Quarto morto nel paese del mistero

Quarto morto nel paese del mistero Quarto morto nel paese del mistero Val d'Aosta, era testimone del processoJorioz AOSTA. Morto a pochi passi da Champex, il «villaggio del mistero» a una decina di chilometri da Courmayeur, dove 5 anni fa marito e moglie di 79 e 75 anni sono stati uccisi a coltellate. Un delitto impunito. E 11 mesi fa, sempre a Champex, un testimone di quella vicenda era morto in un burrone. Un incidente. La mattina di Ferragosto, finanzieri e carabinieri hanno trovato in un boschetto il corpo di Branko Stolfa, 46 anni, che abitava a pochi passi dalla casa dove avvenne l'omicidio e dove viveva l'uomo sospettato, condannato e poi assolto per quel delitto: Eliseo Jorioz, figlio di Feliciano e Germana, gli anziani uccisi con 20 coltellate la notte del 24 marzo '91. La moglie di Stolfa, Cinzia Birri, ha una relazione proprio con l'uomo assolto da quelle accuse con sentenza della Cassazione, nel dicembre dell'anno scorso. Il corpo di Stolfa era adagiato su un ramo di platano, la testa a terra e il torace «tagliato» in due all'altezza dello stomaco. E' rimasto così un mese, prima che un paio di turisti si accorgessero del fetore che arrivava dalla scarpata sotto la strada tra Pré-St-Didier e Champex. «Non scartiamo nessuna ipotesi», dice il procuratore Maria Del Savio Bonaudo. L'orologio al polso di Stolfa segna le 5,11, il datario è fermo al 28. Il giorno della morte? «Forse», rispondono gli inquirenti. Ora devono accertare se l'orologio è automatico (senza movimenti del polso, funziona al massimo 36 ore); o se è un modello al quarzo, che potrebbe essersi fermato anche molti giorni dopo la morte. Carabinieri e Guardia di finanza indagano anche per cercare il movente di un possibile omicidio. Stolfa era testimone nel processo contro Jorioz ed era stato interrogato nell'inchiesta sulle false dichiarazioni fatte dalla moglie nella stessa vicenda (la Birri è stata condannata a 2 anni, con la condi¬ zionale). La moglie di Stolfa era stata l'amante di Eliseo prima dell'omicidio dei genitori; lei, poi, lo aveva lasciato appena la polizia aveva arrestato «Lisetta» per quella vicenda. Qualche mese fa, la «riconciliazione». Stolfa sapeva tutto. Se l'era presa un po', ma non aveva fatto nulla contro Eliseo. Si era comportato nello stesso modo anche 5 anni prima, quando aveva scoperto (ma nessuno ne faceva mistero) la tresca tra la moglie e «Lisetto». Una relazione che poteva valere la vita di Stolfa? «Vedremo», dicono gli inquirenti, che sembrano però ritenere più probabile l'ipotesi di un incidente. Vicino al corpo c'era una sacca di tela da spesa con dentro 13 pezzi di legno, scarti dei piccoli tronchi utilizzati per fare il parapetto lungo la strada sopra la scarpata. Forse Stolfa era andato là per raccoglierli: legna da stufa, per le serate fredde di fine luglio. Le ipotesi del suicidio e dell'o-

Luoghi citati: Aosta, Courmayeur, Val D'aosta