«Tre bimbi su 10 vittime di abusi»

«Tre bimbi su 10 vittime di abusi» «Tre bimbi su 10 vittime di abusi» Accuse dellVnicef: ma le denunce sono poche sessuali in famiglia o in ambito familiare. Di questi, la metà ha dovuto sopportare abusi gravi e il 10 per cento un abuso completo: ebbene, soltanto nel 3 per cento dei casi i fatti diventano oggetto di denuncia. Per il resto, si cerca d'aggiustare tutto in famiglia...». Sono storie terribili di bambini spezzati che, improvvisamente, diventano aggressivi e tendono a ripetere con i compagni di gioco ciò che loro stessi hanno subito; fanno pipì a letto; diventano introversi; rifiutano il cibo oppure, al contrario, s'ingozzano. Ma la parte più tenera del pianeta deve fare i conti con altre violenze: dal turismo sessuale alla pornografia. Una vera e propria tratta di piccoli schiavi. Leggere i dati raccolti da varie fonti, dall'Unicef all'Ecpat (End child prostitution asian tourism), è come immergere le mani in una fogna. Il traffico di carne giovane si attesta, soprattutto, nei Paesi più poveri, dove i figli sono, spesso, l'unica fonte di gua- sporchi della Terra. «Si parlerà di turismo sessuale spiega Farina -, di pornografia, ma anche del fenomeno sommerso, sempre più emergente, degli abusi in famiglia». Una realtà che, tuttavia, non conta dati certi. Perché? «Per una specie di ritegno - osserva il presidente Unicef - ad ammettere che simili cose possano accadere. Ma spesso in famiglia si consuma ogni sorta di angherie». Eppure soltanto una minima parte dei casi finisce con una denuncia all'autorità giudiziaria. Lo sa bene Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, scrittrice, collaboratrice dell'Unicef, che da diversi anni si occupa del problema e ha raccontato la sua esperienza in due libri: «I quaderni delle bambine», diventato ormai un long-seller, e «L'amor violato», uscito proprio quest'anno. La dottoressa Parsi riferisce i dati della Società italiana di psicoanimazione: «Su cento bambini visitati, cinquanta hanno subito molestie

Persone citate: Farina, Maria Rita