Il kenyano Komen attacca Gebre di C. R.

Stasera a Zurigo anche Lambruschini: cerca l'europeo dei 3000 siepi Stasera a Zurigo anche Lambruschini: cerca l'europeo dei 3000 siepi Il kenyano Komen attacca Gebre Sui5000 una gara da record La Luperini va già forte nel prologo Con una ricca tradizione di record alle spalle, il Letzigrund di Zurigo ospita stasera il meeting più ricco del circuito atletico: quasi 8 miliardi di lire per garantire ad un pubblico che prenota il biglietto da un anno all'altro la parata di tutte le più splendenti stelle, convinte dai ricchi ingaggi ad accettare confronti cui altrimenti rinuncerebbero volentieri. Andreas Brugger, l'assicuratore che poco meno di 40 anni fa intravide il grande business diventando l'anima del meeting zurighese, dopo i fantastici primati di un anno fa ottenuti da Kiptanui (che per primo ha corso i 3000 siepi in meno di 8') e Gebrselassie (capace di migliorare il primato dei 5000 di oltre 10"), puntava su Michael Johnson per attaccare il limite dei 400, guarda caso fermo da otto anni a quel 43"29 ottenuto da Butch Reynolds proprio al Letzigrund. Ma Doublé Mike, suo malgrado, ha dovuto dare forfait: il dolore avvertito alla coscia destra dopo la la fantastica finale dei 200 ad Atlanta, si è fatto risentire in allenamento costringendo il texano a un nuovo stop. Addio quindi, per Michael Johnson, ai centomila dollari pattuiti per gareggiare, che sarebbero raddoppiati in caso di primato. Brutto colpo anche per Brugger che, comunque, non si scoraggia. Il cast dei partecipanti è tale da poter sopperire anche all'assenza dell'atleta più celebrato dei Giochi. Perché, senza far conto sui 100 - dove i fattori esterni possono influenzare il risultato cronometrico più che altrove - con l'olimpionico Bailey a concedere la rivincita a Boldon, proprio le gare-record di un anno fa si ripropongono come possibile scenario di nuove grandi imprese. Innanzitutto i 5000. Un anno fa a Goeteborg, Gebrselassie - BL C&MPOONE RS7ROVATO Il Milan ha un leader, TUTTI I PRIMATI DI ZURIGO MASCHIU 1959 110 hs 13"2 M. LAUER [GER] 200 hs 22"5 M. LAUER [GER] 1960 100 10"0 A. HARY [GER] 1969 110 hs 13"2 W. DAVENPORT IUSA1 1973 110 hs 13"1 R. MILBURN (USA] 1979 1500 3*32"1 S. C0E |GBR1 1981 110 hs 12"93 R. NEHEMIAH [USA] miglio 3'48"53 S. C0E [GBR] 1988 400 43"29 B. REYNOLDS [USAl 100 9"93 C. LEWIS [USA1 1989 110 hs 12"92 R. KINGDOM (USA) 1991 4x100 37"67 STATIUNITI 1992 3000siepi 8'02"08 M. KIPTANUI [KEN] 1995 3000 slepi 7'59"18 M. KIPTANUI [KEN] 5000 12'44"39 H. GEBRSELASIE [ETI] FEMMIHI1I 1975 disco 70,20 F. MELNIK [URS1 1980 1500 3'52"47 T. KAZANKINA [URS] 1984 100 10"76 E. ASHF0RDIUSA1 1985 miglio 416 "71 M. DECKER-SLANEY [USA] Neftenga, ovvero il boss del fondo come lo chiamano i suoi connazionali - rinunciò, dopo aver vinto il titolo iridato dei diecimila, a correre anche la distanza inferiore perché Brugger gli aveva promesso una sostanziosa borsa se avesse migliorato il primato della distanza a Zurigo, due giorni dopo la conclusione dei Mondiali. Fu una scelta precisa, ripagata da un fantastico record (12'44"39). Quest'anno ad Atlanta, invece, l'etiope dopo aver conquistato l'oro dei diecimila ha dato forfait sulla distanza inferiore per altri motivi. «Sono troppo stanco, non ho mai corso una gara tanto difficile e tirata» spiegò, ammettendo così che, per tenere testa ai continui cambi di ritmo imposti dai tre kenyani nel tenta¬ oggi ad Amsterdam come lunedì a Berlino tivo di fiaccarlo, aveva dovuto profondere un'imprevista quantità di energie fisiche e mentali. Adesso l'Olimpiade è lontana. Gebre ha avuto tempo di ricaricarsi a dovere ma trova sulla sua strada uno dei grandi assenti dei Giochi, quel Daniel Komen che giungendo quarto ai trials di Nairobi fu escluso a sorpresa dalla squadra kenyana e che sabato scorso a Montecarlo, sui 3000, ha mostrato di essere in grandissima forma mancando di soli cinque centesimi il primato mondiale di Morceli. Komen è l'uomo nuovo del Kenya. Nativo di quella Rift Valley che già tanti campioni ha dato all'atletica, 20 anni appena (compiuti il 17 maggio), vanta primati e vittorie importanti tra gli junio- L'etiope Halle Gebrselassie, che i suoi connazionali hanno ribattezzato Neftenga ossia il «boss» del fondo, nella gara dello scorso anno al Letzigrund di Zurigo in cui ha migliorato il record mondiale dei cinquemila di oltre 10 secondi con il fantastico tempo di I2'44"39 res, e in assoluto il terzo tempo mondiale di sempre (12'51"60) sui 5000 con margini di miglioramento tutti da scoprire. Logico quindi che stasera si proponga come temibilissimo rivale di Gebre anche nella caccia a un miglioramento del limite mondiale, tanto più che potrà contare sull'appoggio dei conazionali Tergat e Nyariki. Senza dimenticare la presenza anche dei marocchini Boulami e Sghir. Nei 3000 siepi, invece, Joseph Keter dopo aver battuto ad Atlanta un Kiptanui ormai da tempo afflitto da problemi fisici, aspira a essere il secondo uomo al mondo capace di correre la distanza in meno di 8'. E visto che il record (7'59"18) non è poi così lontano, ecco come un pensierino al- l'accoppiata sia più che logico. Kiptanui permettendo, naturalmente. Perché il primatista ha tale e tanta classe da potersi inventare anche la gara super e ribadire così la propria superiorità. Ma sulle siepi l'interesse va anche oltre perché al via ci sarà un Lambruschini che, conquistato il bronzo olimpico, adesso ha messo nel mirino il limite europeo (8'07"62) stabilito 12 anni fa dal francese di origine algerina Mahmoud e in subordine quello italiano (8'08"57) di Francesco Panetta. In una serata di grande atletica, dunque, potrebbe anche ritagliarsi uno spazio tinto di azzurro, in grado di far rivivere gli splendidi giorni dell'Olimpiade. Giorgio Barberis PORNIC. Si è iniziato bene il Tour de France per Fabiana Luperini. La ciclista italiana, che tenta l'impresa storica di vincere per due volte consecutivamente il Giro Luperini d'Italia e la corsa francese, si è piazzata ieri al secondo posto nel cronoprologo a squadre che dava l'avvio alla gara, nella zona balneare della Bretagna. La corsa, sulla distanza di 16,4 chilometri, è stata vinta dalla Francia con Longo, Chaleat, Chevanne, Marsa, Messor e Swaertvaeger. Ma l'Italia, forte della stessa Luperini, aiutata in questa occasione da Bonanomi, Calliope, Corneo e dalle sorelle Alessandra e Valeria Cappellotto, si è classificata appunto seconda, con un distacco di appena 8". Terzo posto per la Russia. Il risultato, pur non essendo valido ai fini della classifica generale, consentirà oggi alla francese Jeannie Longo di prendere il via nella prima vera tappa (Pornic-Guerande, 80 km) con la maglia gialla di leader. La corsa contro l'orologio era temuta dalla Luperini che ha in questo settore il suo unico possibile tallone d'Achille, anche in considerazione del fatto che le condizioni fisiche dell'agile toscana non erano buone a causa della caduta in allenamento domenica scorsa. Le azzurre si sono strette intomo alla loro capitana e hanno pedalato con assoluta sicurezza limitando i distacchi oltre le più rosee previsioni. Il Tour de France femminile ha attirato 84 concorrenti di 20 nazioni, divise in 14 squadre. Le tappe ùi programma sono 12 (2 crono) per 1246 km, arrivo a Parigi il 25 agosto. [c. r.]