La Germania: «Dateci Priebke e Hass» di M. A.

lu Germania; «Dateci Priebke e Hass» lu Germania; «Dateci Priebke e Hass» Presentata la richiesta di estradizione. Intelisano: «E'giusta» «Ritirate quella canzone W antisemita» Dimesso, Pacciani incide una cassetta per la moglie Uccide la moglie e accoltella suocero e cognato ROMA. La Germania li vuole tutti e due, Erich Priebke e Karl Hass. A distanza di poche ore una dall'altra, il governo tedesco ha presentato alle autorità italiane la domanda di estradizione nei confronti dei due ex nazisti, il primo detenuto nel carcere di Regina Coeli e il secondo agli arresti in una clinica ai Castelli Romani. Lo ha reso noto ieri un portavoce del ministero della Giustizia di Bonn. Il capo d'accusa nei confronti di Priebke - ha precisato un portavoce a Bonn - è omicidio per aver ucciso personalmente due ostaggi e concorso in omicidio per aver collaborato a organizzare l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Adesso, «aspettiamo di vedere che cosa decideranno le autorità italiane». E, mentre il ministero di Grazia e Giustizia confermava di aver ricevuto le domande di estradizione, è già stata disposta la traduzione dei documenti arrivati dall'ambasciata tedesca tramite la Farnesina. Poi, saranno esaminate secon¬ do una procedura che prevede la loro trasmissione al procuratore generale presso la corte d'appello. «Fermo restando quanto deciderà la corte di Roma, giudico positivamente, dal punto di vista etico, questa iniziativa della Germania, che mostra di essere sensibile verso determinati crimini che non si prescrivono e non cadono mai nel dimenticatoio», ha commentato Antonino Intelisano, pm del processo contro Priebke. In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che ha prosciolto Priebke per l'eccidio delle' Ardeatine, ha anche detto di essere «in attesa di riscontri per quanto riguarda l'indagine sui responsabili della strage della Storta», nella quale vennero uccisi, il 4 giugno del '44, il sindacalista Bruno Buozzi ed altri 13 prigionieri. Da parte sua, una dei dei due avvocati dell'ex SS, Carlo Taormina, si è detto contrario all'iniziativa: «La richiesta di arresto per Priebke da parte della Germania pervenne in ROMA. «E' da varie settimane che dalla vostra radio viene mandata in onda una canzone di Mauro Marino, "Porco Giuda". Pur consci che non sia nelle vostre intenzioni, vi segnaliamo che una canzone così denominata potrebbe dare adito ad espressioni e comportamenti antisemiti». Lo ha scritto il movimento culturale degli studenti ebrei al direttore generale dei programmi di Radio Dimensione Suono, Marco Minelli, chiedendo di «procedere quanto prima alla sospensione della messa in onda di tale canzone». Ma alla radio sono rimasti tutti, giornalisti e tecnici, «decisamente perplessi»: «Attribuire a un semplice pezzo musicale, nel cui testo, peraltro, non compare alcun riferimento o espressione antisemita, la capacità di comportare un pericolo per la popolazione ebrea ci appare decisamente eccessivo». lAdnKronos] dell'ex ufficiale. Il fascicolo, intestato per il momento contro ignoti, è finito sul tavolo del procuratore aggiunto Vittorio De Cesare, lo stesso magistrato che dovrà decidere se trasmettere al tribunale dei ministri la denuncia presentata da Taormina contro il Guardasigilli Giovanni Maria Flick per la procedura seguita nell'arresto. E mentre 2 caso Priebke conosce una svolta, un nuovo colpo di scena arriva dall'Argentina: vivrebbe lì, dimenticato da 50 anni, un uomo indagato per una delle stragi naziste compiute nel Veneto. Si tratta di Bruno Caneva, di Asiago (Vicenza), latitante dal 1947, quando fu processato a Vicenza assieme a Battista Marcialis, entrambi condannati a 30 anni per l'uccisione del partigiano Rodino Fontana durante un rastrellamento suU'Ortigara nell'estate del '44.1 giudici militari di Padova sarebbero intenzionati a interrogare Caneva attraverso una rogatoria internazionale. [r. cri.] FIRENZE. «Ora devo pensare a riunire la mia famigliuccia a cui ne hanno fatte di tutti i colori». Sono la moglie e le figlie il primo pensiero di Pietro Pacciani che ieri, in anticipo, ha lasciato l'ospedale di Ponte a Niccheri dov'era stato ricoverato la settimana scorsa. Il contadino non sembra preoccupato per la dieta ferrea a cui dovrà sottoporsi: secondo i medici dovrà perdere molti chili. «Venti», ha precisato suor Elisabetta, la sua assistente spirituale che è andata a prenderlo in ospedale. E sarà lei che consegnerà una cassetta incisa da Pacciani e destinata alla moglie Angiolina. «E' stata soggiogata dalle figlie che vogliono che stia con loro ha spiegato -, ma loro sono due e possono aiutarsi. Un uomo invece ha bisogno di una donna. Se poi non vuole tornare a casa con me, può andare a stare nell'altra casa che abbiamo a Mercatale». [Ansa] CAGLIARI. Uxoricidio a Castiadas, centro del cagliaritano a 40 chilometri dal capoluogo. Luigino Maxia, 58 anni, ha ucciso a coltellate la moglie Assuntina Murtas, sua coetanea. Dopo aver commesso il delitto, l'uomo è salito in auto e ha raggiunto Muravera, a una ventina di chilometri di distanza, dove ha gravemente ferito a coltellate il suocero, Luigi 87 anni, e il cognato Giuliano, 49. Successivamente è risalito in macchina e appena fuori l'abitato di Muravera si è gettato con l'auto fuori strada, rimandendo ustionato. I tre feriti sono ricoverati all'ospedale San Marcellino di Muravera. Motivo della tragedia un litigio. L'uomo, colto da furia omicida e ritenendo responsabili del fallimento del matrimonio i familiari della donna, ha poi deciso di completare la sua vendetta, prima di tentare il suicidio. L'ex ufficiale nazista Erich Priebke tempi successivi rispetto al momento in cui fu arrestato. Per cui dobbiamo attendere che la corte di Cassazione sancisca questa illegittimità». La procura di Roma, intanto, ha aperto un'inchiesta sugli incidenti avvenuti la notte tra il 1° e il 2 agosto all'interno del tribunale militare e all'esterno dell'edificio di Viale delle Milizie subito dopo la sentenza di proscioglimento [m. a.]