Grillo e Papi: telematch

Il comico al mare non gradisce le riprese e reagisce con fùria Il comico al mare non gradisce le riprese e reagisce con fùria Grillo e Papi; telematch Se vuoi filmare paghi ' PORTO CERVO. Si infuria con il videopaparazzo Enrico Papi, gli strappa un pezzo della telecamera e poi chiede un riscatto di 150 milioni. Beppe Grillo, tutt'altro che rilassato, sulle spiagge di Porto Cervo, ha affrontato così, l'altra mattina, l'indiscreto cronista di «Papi quotidiani», abituato a cazzotti e porte sbattute in faccia ma non certo a minacce del genere. «Noi eravamo appostati dietro un cespuglio - racconta Papi - e Beppe Grillo era in acqua, al largo di Cala Romantica, con Parvin, la sua compagna. Nessuno si era accorto di lui, perché è ingrassato e ha la barba incolta». Ma alla troupe di Canale 5, il comico non era sfuggito, preda, tra le tante, di quest'estate a caccia di vip nudi e, soprattutto, spogliati da quell'allure televisiva che li rende divi. «Quando Grillo si è accorto di noi - ricorda Papi - è tornato velocemente a riva. Ci ha rovesciato addosso un cumulo di parolacce. Poi ha strappato il cavetto del ricetrasmettitore minacciando di buttarlo in acqua. La compagna gli intimava di non farlo ma era costretta a urlare perché Grillo non voleva saperne di smetterla». Intanto, un capannello di persone si era stretto intorno al gruppo dei litiganti. «Una prima bella figura per il comico - continua il videopaparazzo che ama definirsi anche gentiluomo -, già, perché a quel punto tutti lo hanno riconosciuto». Ma le parole pesanti, le urla e il resto non erano ancora tutto. «Andate a riprendere Berlusconi e le sue amanti, oppure Mike Bongiorno e quelli della Standa con le loro donne», avrebbe cercato di difendersi il comico genovese che, senza mollare l'ostaggio, quel cavetto prezioso per le riprese audio e costosissimo, ha costretto la banda degli scoopisti a seguirlo. «Voleva che firmassimo un foglio - spiega ancora Papi una liberatoria con la quale ci cedeva le immagini appena riprese, per la modica cifra di 150 milioni». Dev'essere impazzito, ha pensato in quel momento l'irriverente giornalista che vanta numerosi Il videopaparazzo: «Ha insultato, ha strappato il cavo audio, poi pretendeva 150 milioni per le immagini "galeotte"» BePPe Grill° fa"' accanto) difende la privacy pe, l'esclusivo hotel della Costa Smeralda, se deciderà di mandare in onda le riprese galeotte. «All'inizio credevo scherzasse - dice con voce ancora concitata Enrico Papi non si può fare una scenata del genere. Del resto, Grillo si trovava in un posto pubblico. Potevo riprendere come e quanto volevo. Quando l'ho visto venire verso di noi, ero quasi contento. Una persona di spirito e con molto Tnso dello humour avrebbe capito la situazione. Resta la mia ammirazione per il comico, quanto al Beppe Grillo bagnante...». Di certo, al vacanziere che era riuscito a mantenere l'anonimato fino a quel momento, la sorpresa non è andata giù. «Siccome mi sono un po' spaventato per la sua reazione - continua Papi - gli ho anche detto che se non voleva non avrei mandato in onda quelle immagini». La risposta del comico? «Sono un genovese, io. E costo. Se mi vuoi riprendere devi farmi la fattura». Una scena comica di mezza estate o la misura colma di chi ha perso la privacy e non si rassegna? «Lo diranno i telespettatori». Che cosa significa, Papi? «L'operatore che era con me ha continuato a riprendere quello che stava accadendo. Se Mediaset mi dà l'ok, mando in onda tutto. Forse già per il 20 agosto. E pensare che questa settimana mi ritenevo soddisfatto per aver ripreso la Barale in topless». tentativi di imitazione. «Alla fine - dice sempre Papi - ha abbassato il prezzo a otto milioni e ci ha costretti a firmare». Mediaset dovrà dunque sborsare a Grillo l'equivalente di otto notti al Cala di Vol- Londra, in due milioni hanno cercato un biglietto

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