Londra, il triste addio di Christie di C. P.

Londra, il triste addio di Christie Londra, il triste addio di Christie E mercoledì Michael Johnson non sarà a Zurigo Lanciata dalle avvincenti sfide di Atlanta, prende quota la stagione dei grandi meeting europei di atletica. La settimana aperta mercoledì in tono minore a Sestriere e proseguita sabato a Montecarlo, si è conclusa ieri a Londra con l'appuntamento del Crystal Palace, festa invero assai svalutata dopo le cocenti delusioni rimediate dai britannici alle Olimpiadi tant'è che in tribuna si contavano appena seimila spettatori. Seimila fedelissimi venuti soprattutto per dare l'addio a Linford Christie che aveva annunciato per l'occasione l'ultimo sprint della sua gloriosa carriera. «Tutto deve finire, anche le cose belle», ha detto il 36enne sprinter dopo il 15"08 che gli ha permesso di vincere sull'insolita distanza dei 150 metri. «Il prossimo anno - ha aggiunto la bandiera dell'atletica britannica, dopo un giro d'onore sarò tra la folla, a prendere il fresco e a godermi le gare. Con i meeting di alto livello ho chiuso». Una distinzione che lascia pensare che presto Christie tornerà in pista, cercando di evitare i riflettori della notorietà. Linford non ha ancora dimenticato la delusione della finale olimpica dei 100, quando due false partenze spinsero i giudici a squalificarlo. «Sono loro, i dirigenti, gli unici che mandano avanti lo sport...», ha detto il velocista con evidente ironia. Il Crystal Palace ha regalato poche altre gare di rilievo. Il risultato più sorprendente è arrivato dai 110 ostacoli: Tony Jarrett, caduto nei quarti ad Atlanta, ha sconfitto il campione olimpico Alien Johnson e il primatista mondiale Colin Jackson, vincendo con un tempo modesto: 13"32. Johnson, che durante la stagione aveva già battuto Jarrett in sei gare, ha chiuso 2° in 13"41, precedendo Jackson (13"48). Più brillante di Johnson si è mostrato un altro fresco campione di Atlanta: il norvegese Vebjoern Rodai, l'unico bianco ad aver vinto una gara di corsa ai Giochi aggiudicandosi gli 800, si è agevolmente imposto nei 1000 (2'16"78) lasciandosi alle spalle il keniano Malakwen (2'17"09) e lo statunitense Renan (2'17"29). Decisamente più attraente si annuncia il cartellone che mercoledì proporrà il meeting più ricco di tutti, quello di Zurigo. L'assenza di Bubka (rischia l'operazione al tendine d'Achille destro) e quella dell'ultima ora di Michael Johnson (il dolore alla coscia destra accusato dopo il record dei 200 si è riacutizzato) pesano ma le stelle in grado di illuminare la notte svizzera restano tantissime Tra le più brillanti quelle di Gebrselassie, Kipketer, Bailey, Fredericks, Mcrceli, Ottey e Pe' rec [c. p.]

Luoghi citati: Atlanta, Londra, Montecarlo, Sestriere, Zurigo