Alesi a muso duro

Alesi q muso duro Alesi q muso duro «Obbligato a frenare per far strada a Berger» BUDAPEST. A vedere il volto di Jean Alesi si capiva tutto. Se il francese era contento di un terzo posto insperato, di sicuro aveva un diavolo per capello per una decisione che gli era stata imposta dalla squadra. Un episodio successo al 58° giro, quando la squadra gli aveva imposto di far passare Berger che lo seguiva. A chi gli ha chiesto come era avvenuto il sorpasso, Jeanburrasca ha risposto: «Non so, chiedetelo al team». Un tipo di ordini, questo, che il focoso pilota di origine siciliana non ha mai gradito. Lo scorso anno, quando Todt gli chiese di fare la stessa cosa (sempre con Berger...) Alesi divenne una furia. A parte questo Jean ha consolidato il suo terzo posto in classifica, il che non gli dispiace. Ma certamente sperava di avere una stagione ben più brillante. «Salire sul podio in Ungheria, in un circuito che io odio, quando al via non pensavo di avere alcuna spe¬ li francese Jean Alesi non ha gradito l'ordine ricevuto dal suo team che l'ha costretto a farsi superare dal compagno Berger ranza di piazzamento, è un bel risultato. Ma - ha detto il corridore della Benetton - spero proprio che questa sia l'ultima gara su questa pista». Al momento non si sa se sarà ascoltato: pare che la corsa si farà ancora nei prossimi anni, cambiando di data. Il successo di pubblico è stato enorme, ben oltre le più rosee previsioni, con 160 mila presenze. Tornando ad Alesi, la curaBriatore gli ha fatto bene. Jean ha imparato a guidare anche da ra¬

Persone citate: Alesi, Berger, Jean Alesi, Todt

Luoghi citati: Budapest, Ungheria