Hodgson: forti sì, ma non ancora come il Milan

Hodgson: forti sì, ma non ancora come il Milan Hodgson: forti sì, ma non ancora come il Milan «I rossoneri sono favoriti, a noi manca ancora lo schema base» MIDDLESBROUGH. Prima amichevole all'estero della nuova Inter, oggi col Middblesbrough di Fabrizio Ravanelli. L'ex juventino torna a sfidare una formazione italiana ma lo fa per la prima volta nella sua nuova casa dopo essere venuto in Italia per confrontarsi col Parma e la Juve. Per l'Inter è un test impegnativo in vista della più importante sfida di martedì sera col Manchester United, nel ritorno della Pirelli Cup in cui deve difendere i tre gol di vantaggio ottenuti a Milano, quindici giorni fa. La partita si giocherà all'Old Trafford lo stadio dove due mesi fa l'Italia di Sacchi è stata eliminata dall'Europeo e dove Zola ha sbagliato il rigore decisivo contro la Germania. E' la prima volta che Roy Hodgson sbarca in patria alla testa dell'Inter: «Ma anche in passato, in ventanni di carriera, ho avuto poche occasioni di sfidare i miei connazionali. L'ultima fu a novembre, quando ho guidato la Svizzera contro l'Inghilterra, e mi andò male, fummo sconfitti». Per l'occasione il tecnico, nato a Croydon ma affermatosi in Svezia vincendo sette scudetti con Halmstads e Malmoe (in Inghilterra aveva lavorato due anni, dall'80 all'82, col Bristol City in B e C), non cerca successi personali né pensa di avere nulla da dimostrare ai suoi connazionali: «Mi interessa solo incominciare a valutare l'Inter e il suo gruppo che deve mostrare il suo valore». Per questo ha portato con sé tutti i giocatori disponibili, compreso Tarantino, ancora alle prese con una fastidiosa tendinite, promettendo che farà ruotare un po' tutti per non spremere i migliori in vista della sfida col Manchester di Cantona, in particolare l'ultimo acquisto Ciriaco Sforza (che esordirà in ma¬ glia nerazzurra) e Nicola Berti, che torna a giocare a sei mesi dall'intervento al ginocchio. Intanto Hodgson raffredda gli entusiasmi di chi vede l'Inter già all'altezza dei campioni d'Italia del Milan e invidia Tabarez spiegando che «loro sono avvantaggiati dal fatto che hanno cambiato poco e hanno preso solo giocatori con ruoli ben precisi. Mentre qui ne sono arrivati molti e devo ancora valutare le loro attitudini. Il Milan deve solo ripetersi, noi dobbiamo ancora fare la squadra e trovare lo schema base che sarà pronto solo a fine mese, dopo la trasferta spagnola del trofeo Gamper con il Barcellona, da cui spero di tornare con le idee più chiare». Ma ribadisce che «questa è ia formazione più forte che ho avuto a disposizione e come individualità decisamente superiore anche alla mia nazionale svizzera». Il tutto con la speranza di invertire i ruoli con il Milan e di non dovere più subire la sua superiorità «perché abbiamo almeno sulla carta le doti per lottare per il titolo». A far sognare Hodgson sono qualità e serietà dei nuovi arrivati e il loro grande impegno. Insomma, un sentito grazie a Moratti per avergli messo a disposizione tanti doppioni «così non si ripeterà più quanto è accaduto lo scorso anno, quando dopo sei vittorie consecutive siamo quasi crollati. Un calo assurdo dovuto alla paura dell'alta quota e a un certo appagamento che adesso potremo debellare sfruttando la concorrenza: chi sbaglia o dimostra di non avere la carica giusta non sarà rimandato in campo ma finirà sicuramente in panchina». Nino Sorniani • Amichevoli oggi: TernanaNapoli (20,30), Mestre-Verona (20,30), Regensburg-Lazio (19).