Elio in miniera: «Tenores sì, padrones no» di S. N.

Elio in miniera; «Tenores sì, padrones no» Elio in miniera; «Tenores sì, padrones no» E dice con ironia: «Canto in sardo, ma non so quel che dico» Elio insieme con i «tenores» durante il sin 464 metri di profondità, con le tute blu e i caschi sul capo nella «mitica» miniera di San Giovanni. L'iniziativa, che ha fornito una suggestione particolare all'esibizione canora, è tesa a dare un nuovo ruolo alle cave sotterranee come luogo in cui promuovere golare concerto a Iglesias attività di spettacolo e di intrattenimento, nell'ambito di una moderna «Disneyland sotterranea». Dalla «Terra dei cachi» dunque al pozzo a «meno 464 metri» della miniera di San Giovanni: è il singolare «percorso musicale» di Elio, affiancato questa volta non dall'allegra brigata delle sue «Storie tese» ma dagli austeri tenores del «Coro di Neoneli». Si è trattato come abbiamo detto di un'operazione di promozione culturale di quello che era fino a qualche decennio fa uno dei più importanti bacini minerari d'Europa e che ora, dopo l'abbandono dell'attività estrattiva, vede affidate a un progetto di riconversione turistica le speranze di rilancio in termini di sviluppo e occupazione per l'intera zona. «Sarà un concerto... profondo», aveva detto Elio alla vigilia, ma battuta a parte il cantante milanese si è letteralmente calato per alcune ore in una realtà che nei festival approda solo per saltuarie e rituali «attestazioni di solidarietà». Indossata, insieme con il gruppo di Neoneli e gli accompagnatori, la tuta da minatore con casco, è sceso in fondo al pozzo, dove ha cantato il suo successo sanremese, ma in versione sarda, cioè «Sa terra e su entu» col refrain «Padrones no, tenores sì: sas boghes antigas» («Padroni no, tenores sì: le voci antiche»). «Canto in sardo, ma non so quello che dico», ha sottolineato Elio, con la consueta ironia, per rimarcare qualche errore di pronuncia, nonostante gli studi fatti per cantare in «limba». Il cantante milanese ha confermato nei sei brani eseguiti insieme ai tenores l'impegno e la professionalità con la quale si è lanciato in quest'esperienza sarda, che per alcune settimane l'ha visto girare le piazze dell'isola per lanciare l'ultimo album del Coro di Neoneli, «Terra nostra», in un connubio pop-tenores che vede Elio dare la voce a uno dei brani più significativi dell'album, «Amazzonia», una ballata ecologista. Dopo il concerto-prova in miniera, Elio e il Coro di Neoneli si sono esibiti in serata nella piazza principale di Iglesias. [s. n.]

Luoghi citati: Europa, Iglesias, Neoneli