GIUSTIZIA SENZA CUORE
E' 3 ff■™ E' 3 ff ROMA ■™ giusto negare a una bambina di otto anni di trascorrere il Ferragosto con i suoi genitori che da otto mesi si trovano agli arresti domiciliari e che mai hanno infranto le regole? Dopo tante polemiche per un presunto lassismo dei tribunali italiani, ecco un caso opposto, i coniugi romani Cinzia Grossi e Flavio Ciambella - arrestati un anno fa alla dogana di Fiumicino mentre stavano introducendo in Italia sei chilogrammi di cocaina - avevano chiesto al tribunale un permesso speciale per passare il Ferragosto in Abruzzo con la figlia. Permesso negato. Il tribunale giudica di «importanza non rilevante» i motivi alla base della richiesta. E loro ora minacciano lo sciopero della fame. 1 coniugi Ciambella vivono chiusi in casa dal gennaio di quest'anno. Dopo alcuni mesi trascorsi in carcere, e dopo copiose confessioni - che hanno permesso al pni Silverio Piro di arrestare diversi spacciatori, ma anche alcuni carabinieri e finanzieri che avrebbero «chiuso un occhio» sul traffico di stupefacente - i giovani genitori hanno ottenuto gli agognati arresti domiciliari. I due, infatti, i sono dei pentiti. Non hanno ottenuto alcun beneficio particolare. Sono due banali imputati in attesa di giudizio, i quali naturalmente sperano in una sentenza lieve dopo aver collaborato alle indagini. Nel frattempo, però, hanno cominciato ad assaporare le durezze del regime carcerario. Anche in casa, gli arresti sono una grossa limitazione della liberta personale. Il problema pili delicato è legato all'equilibrio della figlioletta. Ha solo otto anni e non s'è ancora resa conto di quanto sia cambiata la vita di padre e madre. La finta normalità di casa Ciambella, però, non ha retto alla prova dell'estate. Agli inizi di luglio, la bambina è stata mandata dai nonni che abitano in Abruzzo. Lì ha trovato una grande famiglia di stampo patriarcale, con tanti zii e cugini che vivono nello stesso caseggiato. «Ma dopo pochi giorni - spiegano i genitori - nostra figlia ha cominciato a trovarsi male. Uno stillicidio di telefonate lacrimanti. Ogni sera ci chiama e piange al telefono perché tutti i suoi cuginetti e amici passano le vacanze con i genitori e lei no». Padre e madre all'inizio la tranquillizzano. Riescono a tirarla per le lunghe con varie scuse. Ma la barn-
Persone citate: Ciambella, Flavio Ciambella, Silverio Piro
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