« E ora parliamo di canzoni» Il Comune: «Basta occuparsi soltanto di inchieste e tangenti» di S. N.

« « E ora parliamo di canzoni» 77 Comune: «Basta occuparsi soltanto di inchieste e tangenti» SANREMO. Soddisfazione per le nomine della commissione Festival ma ancora timori e incertezze per come sarà il «dopo-Baudo». L'assessore al Turismo di Sanremo, Antonio Bissolotti, parla di un «cambiamento epocale che si annuncia particolarmente difficile per la mancanza di Baudo, l'uomo che è stato l'essenza degli ultimi Festival». La prossima edizione della manifestazione più seguita dagli italiani rimane infatti ancora un enigma, forse addirittura un rompicapo al quale si dovrà trovare una soluzione entro le prime settimane di settembre. E se Giorgio Moroder, Pino Donaggio e Carla Vistarmi sono una garanzia per quanto riguarda la scelta delle canzoni, la «roulette del Festival» non ha ancora visto il «rien ne va plus» su presentatori e ospiti. A chi spetterà il compito di preparare il «progetto Festival» definitivo? «Il Comune - spiega l'assessore - lo deve solo approvare ed esprimere un parere. Decideranno il capo struttura di Raiuno, Maffucci, e la produttrice, Bemporad». A Sanremo c'è anche soddisfazione per la nomina di Giovanni Tantillo a direttore generale di Raiuno. «Lo abbiamo già contattato - continua Bissolotti - e abbiamo deciso di fissare un primo incontro per la fine di agosto. A settembre, invece, ci sarà la prima riunione operativa sul 47° Festival. Un momento importante e delicato nel quale non ci limiteremo a fare da spettatori». E quella che si sente nell'aria è la tensione per come cambierà il Festival, per le strategie che avranno come obiettivo quello di far rimanere gli spettatori incollati davanti al video senza la presenza di Pippo Baudo. «Ricordiamoci che a fare il Festival sono soprattutto le canzoni - precisa Bissolotti - e da questo punto di vista la commissione appena nominata è una garanzia di successo». Giorgio Morode Giorgio Moroder deoclip della canzone. Ma prima di avviare il processo commerciale, prima delle «promotions» e del caravanserraglio che amplifica le trombe della pubblicità, Dalla è volato in Brasile, ha incontrato le sorelle e i familiari di Ayrton Senna, a cui ha fatto ascoltare in anteprima la canzone. «Ayrton» sembra fatta apposta per sorprendere. La canzone non ha per protagonista il personaggio che tutti hanno co- Il motivo della soddisfazione sanremese è uno solo. Il Comune, con le nomine di ieri, ha visto accontentare la sua principale richiesta: «Vogliamo che si parli del Festival come della grande manifestazione canora di sempre e non per le inchieste che sta conducendo la magistratura». E il fatto che i tre «garanti» siano al di fuori dagli interessi delle case discografiche e dei còrsi di formazione per giovani talenti rappresenta un grande passo in avanti in questo senso. Per il resto, intanto, rimangono diversi punti fermi sulla prossima edizione del Festival: il ritorno a cinque serate, un gala della stampa che rappresenti una grande festa di mondanità, la passerella hollywoodiana dei cantanti all'esterno del teatro Ariston. «Non intendiamo rinunciare a questo particolare - dice l'assessore al Turismo che rappresenta una svolta nel vo ler portare il Festival in mezzo alla gente». Per il resto Sanremo avrà anche il rock per i giovani, ma una settimana prima del Festival vero e proprio. All'Ariston approderanno anche gli ospiti stranieri ma soltanto personaggi di grande caratura, che non possano rappresentare una scomoda concorrenza per i cantanti in gara. E i comici? «Siamo aperti al loro ritorno - conclude Bissolotti - ma non è un problema del Comune di Sanremo». Un'altra novità: con l'estate il teatro Ariston, la «casa del Festival», si è rifatto il look. Interventi per centinaia di milioni per la realizzazione di una serie di palchi «tecnici» che serviranno per la sistemazione di riflettori e apparecchiature e un palcoscenico con possibilità di essere allungato o che permetterà di creare una scalinata verso la platea. Il 47° Festival adesso è come una tela bianca, la Rai dovrà usare pennello e colori. Giulio Gavino Qui accanto Lucio Dalla, a sinistra Ayrton Senna. Dopo Nuvolari, un altro idolo del volante è entrato nel repertorio del cantautore bolognese, che in questi giorni è andato in Brasile per far sentire la canzone ai parenti dell'automobilista scomparso nosciuto. Dalla non canta l'aspetto glorioso e epico del campione. «Ayrton» vuole essere una meditazione sulla vita e sulla morte. Senna viene colto perciò nel suo aspetto nascosto. Del campione temerario vengono raccontate le paure, le speranze e i turbamenti. Esce l'uomo privato, insomma, appare l'uomo segreto. L'album che contiene «Ayrton» dovrebbe essere commercializzato a partire dal 5 settembre. Ma la canzone su Senna sarà pubblicata anche in Brasile (Paese solitamente sordo alla produzione italiana) e nel resto dell'America Latina, dove però i nostri cantanti godono di larga circolazione. Insomma il lancio di «Ayrton» avverrà su larga scala internazionale e si arricchirà di un particolare umanitario: una parte dei diritti d'autore provenienti dalle vendite sarà devoluta alla Fondazione Senna. [s. n.]

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