le prostitute firmano la pubblicità anti-Aids

le prostitute firmano la pubblicità anti-Aids le prostitute firmano la pubblicità anti-Aids Solo in 4 città i manifesti del Comitato per i diritti delle lucciole Task-force per salvare una mula nel crepaccio delle prostitute». Ne parlano Carla Corso e Maria Pia Covre, fondatrici del comitato che da qualche anno si occupa di tutto ciò che riguarda il mondo delle 45 mila prostitute italiane, incluse 26 mila straniere. Loro due vivono a Pordenone («Città tranquilla, bacchettona. Siamo solo in sei a fare il nostro mestiere»), ma negli ultimi mesi hanno preso mille volte il treno per Roma. Qui infatti c'è una delle due sedi italiane dell'agenzia pubblicitaria Bates, che ha messo un suo creativo a disposizione dell'insolito committente. «Siamo state chiare ricorda Maria Pia Covre -. Non avremmo avuto i soldi per pagare». E' andata bene: l'agenzia ha accettato l'incarico, un fotografo ha lavorato gratis e non sono stati spesi soldi per i diritti di affissione. «Volevamo far capire che non si può comperare tutto con il denaro - spiega Carla Corso -. Che la prostituta LUCCA. E' una regina, ma soltanto di nome. Per lei, però, da due giorni si sono mobilitati uomini, forze e mezzi, quasi che fosse davvero una sovrana. Era in grave pericolo, ma alla fine sono riusciti a salvarla. Regina è una mula di cinque anni, caduta da due giorni in un crepaccio profondo una quarantina di metri, mentre, carica di legna, stava percorrendo un sentiero in località Coste della Ripa nel comune di Sillano. Alle 16 di ieri, grazie all'intervento di un elicottero dei vigili del fuoco di Arezzo, la mula è stata salvata e trasportata all'albergo-rifugio Miramonti. Adesso Regina è al sicuro, ma è viva per miracolo. Dopo la caduta il proprietario dell'animale Francesco Bolognini, aveva dato subito l'allarme. Sono accorsi i vigili del fuoco di Lucca e quelli del distaccamento di Castelnuovo e Viareggio, poi anche una pattuglia Uno dei manifesti che compaiono a Roma, Milano, Torino e Rimini: sono stati realizzati per iniziativa dei comitato in difesa dei diritti della prostitute re la sensibilità del cliente», e tenendo conto «del rispetto che meritano le prostitute». Concetti recepiti al volo da Roberto Velia, il creativo che ha elaborato la campagna. «Basta far credere che si parli di virilità, e subito il maschio italiano apre occhi ed orecchie - spiega -. Bisogna approfittare di quei se¬ condi di attenzione per far passare il messaggio. In questo caso, che i clienti che non utilizzano il preservativo sono potenziali diffusori di contagio. E che non sono importanti le «sue» dimensioni, ma quelle del cervello». è una persona da rispettare». E aggiunge: «Questi uomini cercano il piacere con noi, poi tornano dalle fidanzate, dalle mogli. Espongono se stessi e gli altri al rischio di contrarre l'Aids, l'epatite o chissà che malattia venerea». Tutto questo, ovviamente, bisognava esprimerlo «senza correre il rischio di urta¬ Marco Sartorelli dei carabinieri. Gli uomini dell'Aereosoccorritori si sono calati nel crepaccio e sono riusciti a bloccare la mula per non farla precipitare ancora. A due passi da lei, infatti, c'era un burrone che scendeva per altre diverse decine di metri. Tirarla su era però praticamente impossibile ed è stato necessario aspettare una notte intera, che la mula ha passato all'addiaccio in compagnia di un vigile del fuoco armato di acqua e biada. Poi, ieri, alle 16 si è finalmente potuto imbracare l'animale e un elicottero, giunto da Arezzo, l'ha trasportata sana e salva al rifugio Miramonti. Per tutto il tempo, Regina era stata alimentata con acqua, biada e flebo dai veterinari di Castelnuovo. In tutto, il recupero è durato tre ore: per far avvicinare l'elicottero è stato infatti necessario addirittura disboscare una parte della parete del crepaccio, le. g.]

Persone citate: Bates, Carla Corso, Francesco Bolognini, Marco Sartorelli, Maria Pia Covre, Miramonti