SOTTO ACCUSA LE VITTIME DI PRIEBKE
sono ACCUSA sono ACCUSA LE VITTIME DI PRIEBKE SUCCEDE di rado, nelle democrazie liberali d'Occidente, che un criminale nazista sia trattato alla stregua d'un martoriato, furibondamente perseguitato dai superstiti nonché dai testimoni del genocidio hitleriano. Succede di rado che la collera delle vere vittime provochi infastidite irritazioni in buona parte dell'intelligentsia benpensante, e che le ire suscitate da un verdetto d'assoluzione siano equiparate a un baccano di folle sovraeccitate, o a un episodio di totalitaria intolleranza, o all'insurrezione fanatica, persino fondamentalista, di chi s'aggrapperebbe all'unicità dello sterminio antiebraico per meglio ignorare gli altri genocidi del secolo. Succede di rado che i ruoli perversamente s'invertano: che il boia appaia d'un tratto come vittima, e che quest'ultima sia sospettata di truffa, addirittura di narcisismo degno d'un popolo clic si crede eletto da Dio. Non accade facilmente in altri Paesi ma succede invece in Italia, dopo il processo Priebke. Altrove ci sono parole che semplicemente non si dicono, gesti che non si compiono: e non già perché esista una qualche lobby resistenziale ma perché in queste società sussistono dei tabù, degli spazi di parole e di gesti che sono come un tempio, dove sono raccomandati la prudenza, il pudore, a volte la vergogna. In Italia nulla di comparabile: qui i tabù sembrano tutti spezzati, qui non esiste pudore storico, mentale. In Italia ogni parola è permessa, che altrove sarebbe ostracizzata. Nei giorni scorsi son stati citati storici di altri Paesi - come Furet in Francia, De Felice in Italia - ma a sproposito. Il loro obiettivo è di mettere a paragone il totalitarismo nazista e il totalitarismo comunista-sovietico, di richiamare l'attenzione sui Gulag o sul genocidio cambogiano o sulle epurazioni etniche ser- Barbara Spi CONTINUA A PAG. 6 PRIMA C L'AVVOCATO TAORMINA «Io ebreo difendo il boia» di Giovanni Bianconi A PAG. 10 zzero con moglie e figl inelli OLONNA glio
Persone citate: De Felice, Furet, Giovanni Bianconi, Priebke
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