Bambini adottati: 3 su 10 sono di «genitori ignoti»

Bambini adottati: 3 su 10 sono di «genitori ignoti» Bambini adottati: 3 su 10 sono di «genitori ignoti» LA LEGGE E I NEONATI UN terzo dei bambini dichiarati adottabili dal Tribunale dei minori, negli ultimi sette anni, erano figli di genitori ignoti. Non riconoscere il proprio figlio è un diritto sancito dalla legge per la madre e il padre che per varie ragioni non intendono allevarlo. Uno strumento efficace per evitare drammatiche soluzioni a gravidanze non volute. Ogni anno alcune decine di persone scelgono questa strada; una scelta che consente al piccolo un rapidissimo inserimento in una nuova famiglia. Soprattutto è una scelta di civiltà rispetto all'abbandono del neonato in strada nella speranza che qualcuno lo trovi. Secondo i dati analizzati dal professor Mauro Zaffaroni, giudice minorile onorario, negli ultimi sette anni su un totale di 753 bambini dichiarati adottabili dal Tribunale dei minorenni i neonati con genitori ignoti sono stati 252 (33,5%). Di questi solo cinque sono stati ritrovati occasionalmente, gli altri non sono stati riconosciuti dalla madre degente in uno degli ospedali del Piemonte e della Valle d'Aosta. Sui 247 bambini non riconosciuti 30 avevano genitori stranieri e sui cinque «trovatelli» uno era di colore. I dati della ricerca e le associazioni di volontariato spiegano che negli ultimi anni è nitari importanti; 17 erano portatori di handicap. La ricerca evidenzia un dato positivo: nell'80% dei casi entro il primo mese di vita il piccolo è stato dichiarato adottabile e nella stragrande maggioranza a due mesi era già stato accolto da una nuova famiglia. Solo per un ristretto gruppo di bimbi, affetti da grave handicap non è stato possibile trovare genitori adottivi, ma quattro portatori di sindrome Down sono stati inseriti in una famiglia. Due bimbe sono morte prima dell'adozione. L'aver dato rapidamente un padre e una madre a un neonato abbandonato dimostra che la soluzione del non riconoscimento è la meno traumatica per il bambino. Dice Frida Tonizzo del Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti di base (Csa): «Le donne devono essere informate del fatto che la legge garantisce il diritto di partorire in assoluta segretezza anche negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie». Aggiunge: «Se la legge e l'esistenza dei servizi territoriali che devono seguire le gestanti in difficoltà fossero più conosciuti sarebbe certamente ridotto il numero dei piccoli abbandonati nei cassonetti o uccisi alla nascita». LE CIFRE IN 7 ANNI LE CIFRE IN 7 ANNI Minori Con genitori Con genitori ignoti Minori adoltabil dltbil giti '988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 121 109 99 88 119 105 112 44 47 29 36 31 25 40 1 1 1 2 aumentato progressivamente il numero dei neonati stranieri non riconosciuti. Nel '94, dodici su 40 bimbi avevano genitori cinesi, nord-africani, est-europei o nomadi). D'altronde nel giro di cinque anni l'incidenza percentuale dei neonati stranieri sull'insieme dei neonati nelle due regioni e passata dall'1,4% al 3,5. I dati torinesi non si discostano dalla realtà nazionale: in sei anni i minori dichiarati adottabili sono stati 9748, di questi 6623 avevano genitori noti, mentre 3125 bambini (cioè il 32,1%) erano figli di ignoti. Centonovantacinque piccoli piemontesi e valdostani sono nati sani, mentre 9 sono stati giudicati a rischio sanitario per la presenza di malattie ereditarie trasmissibili segnalate dai genitori. Altri 48, pari al 19%, avevano problemi sa¬ Manna Cassi Rischia di rimanere senza fondi l'allevamento di Cumiana: «A_jsso lo Stato deve fare la sua parte»

Persone citate: Frida Tonizzo, Manna Cassi, Mauro Zaffaroni

Luoghi citati: Cumiana, Piemonte, Valle D'aosta