Caro-polizza, assicurazioni contro Amato

Caro-polizza, assicurazioni contro Amato Caro-polizza, assicurazioni contro Amato L'Antitrust condanna la pubblicità Tim: non è la rete più grande del mondo MERCATO E POLEMICHE messa a fuoco degli incrementi tariffari con riferimento ai rischi assunti ed alla valutazione del loro ipotetico impatto sui bilanci - aggiunge la nota - potrà consentire di capire ancora meglio se le compagnie gestiscono il portafoglio Rea e auto rischi diversi con il necessario rigore». Ma secondo l'Isvap «è auspicabile che nell'Antitrust trovino adeguata considerazione, accanto ai profili attinenti agli incrementi tariffari, quelli relativi alla qualità del servizio che, come l'istituto ha avuto modo di sottolineare recentemente, è il vero elemento premiante nella logica di un mercato competitivo». Motivazioni che sembrano non convincere il ministro dell'Industria, che in un'intervista radiofonica afferma che il sistema delle assicurazioni «non garantisce abbastanza trasparenza nei confronti dell'utenza e non dà luogo ad una pressione sui costi come avviene in un mercato efficiente». Il ministro ha aggiunto che con LROMA E assicurazioni partono al contrattacco. Dopo l'apertura di un'indagine conoscitiva da parte dell'Antitrust, lunedì, e dopo che anche il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani ha parlato ieri di un mercato «ancora imperfetto», le compagnie invitano l'autorità presieduta da Giuliano Amato a considerare la qualità dei servizi assicurativi più dei loro prezzi. Una nota dell'Isvap, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni, spiega che «l'istituto non ha poteri autonomi in tale campo, ma ad esso compete esaminare i comportamenti tariffari delle imprese al fine di accertare se siano in linea con l'andamento dei rischi, con i loro costi e con la valutazione a bilancio degli impegni verso gli assicurati ed i terzi danneggiati. In quest'ottica, l'istituto non mancherà di fornire, come già in passato, ogni più utile collaborazione all'indagine. Una rigorosa stra rete, Tim ospita sulla rete più grande del mondo anche i clienti del secondo gestore», recitava infatti una pubblicità della Tim comparsa sui maggiori quotidiani nazionali a metà marzo, dopo che la società del gruppo Stet era stata obbligata a concedere il «roaming» al concorrente Omnitel. Un annuncio che è stato giudicato «pubblicità ingannevole» dall'Antitrust, che con una deliberazione dello scorso 19 luglio ha accolto la denuncia dell'Omnitel. Nelle sue valutazioni conclusive, tra l'altro, l'Antitrust sottolinea che l'affermazione pubblicitaria dal punto di vista della grandezza della rete Gsm non è vera «poiché non solo nel mondo, ma anche a livello europeo, altri gestori Gsm hanno una estensione di copertura del territorio superiore a Tim (la tedesca Mannesnann 95%, France Telecom 94%, l'inglese Vodafone 85,1%, Tim 58%)». Pertanto, si legge ancora, «la qualificazione della rete Tim come la più grande del mondo non è veritiera e risulta idonea a indurre in errore il consumatore e a pregiudicarne il comportamento economico». Secondo l'Antitrust la stessa frase «trae in errore il lettore sulla circostanza che la rete Tim si sostituisca a quella Omnitel non tanto per l'utilizzo del termine "ospitare", come afferma il denunciante, quanto piuttosto per il fatto che dalla sola lettura del testo scritto con caratteri di stampa molto piccoli non risulta sufficientemente chiaro il funzionamento del servizio di roaming». Insomma, «dalla stessa frase non si evince quanto avviene nella realtà, cioè che Omnitel ha una propria rete e che il servizio di roaming nazionale offerto da Tim consente semplicemente al gestore Omnitel di potenziare la capacità operativa della propria rete offrendo il servizio di telefonia cellulare anche in quelle località non coperte dalla rete Omnitel». Censurato l'annuncio del gestore telefonico su segnalazione del concorrente Omnitel l'operare dell'Antitrust si vedrà di «redimere questo aspetto» e che «non c'è dubbio che non si sono ancora sviluppati dei comportamenti competitivi». Ma ieri l'Antitrust ha avuto modo di occuparsi anche di telefonini, «bacchettando» il gestore pubblico Telecom Italia mobile, reo di aver affermato in una pubblicità di essere l'operatore «più grande del mondo». «Benvenuti sulla no¬ Ir. e. s.]

Persone citate: France Telecom, Giuliano Amato, Pierluigi Bersani

Luoghi citati: Tim