Attacco ceceno guerriglia a Grozny di Anna Zafesova
I soldati di Mosca assediati negli edifìci governativi, si combatte strada per strada I soldati di Mosca assediati negli edifìci governativi, si combatte strada per strada Attacco ceceno, guerriglia a Groiny Blitz ribelle e ritirata russa: un centinaio i morti che questi sparassero un colpo. Il comando russo cerca, come al solito, di sminuire la portata dell'accaduto affermando che la provocazione dei guerriglieri è stata già domata. Ma le ultime notizie provenienti dall'inferno di Grozny IL GIALLO DB MOSCA parlano dei ceceni che avanzano verso l'aeroporto Hankala, dove sono trincerati il comando militare e il governo-marionetta di Doku Zavgaev. La città sarebbe quasi totalmente in mano ai ribelli, con perdite considerevoli subite dai russi: ufficialmente si parla di 13 morti e una cinquantina di feriti, ma sono sicuramente molti di più. I guerriglieri hanno anche incendiato una decina di blindati russi e abbattuto ben cinque elicotteri. Mosca ha subito accusato dell'assalto il leader indipendentista Zelimkhan Jandarbiev. Sarebbe stato proprio lui a dare l'ordine di attaccare. I ceceni replicano dicendo che i russi sono stati i primi a cominciare, aprendo subito dopo la Soldati russi a Grozny, la capitale cecena tornata da ieri teatro di durissime battaglie Gli assalda tank, Mosca: adesso i negoziati si sono definitivamente interrotti vittoria di Eltsin alle presidenziali una vasta e violenta offensiva contro i villaggi ceceni e violando così la tregua raggiunta dal presidente russo per poter vincere al voto. In ogni caso sembra che le trattative di pace - che proprio ieri sarebbero dovute ricominciare - possano essere accantonate definitivamente. Il segretario della Commissione per la regolazione del conflitto, Serghej Stepashin, ieri è stato durissimo: «I negoziati non hanno più senso», ha detto, «i leader separatisti non sono altro che terroristi internazionali e vanno trattati di conseguenza». Stepashin ha anche minacciato che chiunque cercasse di contattare i leader ribelli verrà «punito in base alla legge». In questo modo Mosca blocca ogni tentativo di mediazione. Finite le elezioni, la guerra può ricominciare. itori sono appoggiati occupata anche Argun Anna Zafesova
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