Ceco vende la medaglia della canoa di C. P.

Per protesta Per protesta Ceco vende la medaglia della canoa ATLANTA. I Giochi offrono spesso una ricca aneddotica. E' il caso di un canoista ceco che ha venduto le sue medaglie dopo aver accusato il movimento olimpico di essersi «consegnato» ai politici e agli sponsor. Secondo l'agenzia ceca Ctk, Lukas Pollert - che fu campione olimpico a Barcellona nel 1992 e ad Atlanta ha vinto l'argento nella categoria CI della canoa fluviale - avrebbe venduto le sue due medaglie alla società di Borsa praghese Akro Capital, che però non ha voluto rendere pubblica la cifra pattuita. «Non volevamo che le medaglie vinte da uno sportivo ceco finissero all'estero, per questo le abbiamo comprate» è stata la giustificazione di Martin Hanzlik, direttore dell'agenzia di investimenti. Pollert, che si sta specializzando in pediatria, ha parlato con toni molto duri dell'atmosfera che si respirava ad Atlanta: «Questi Giochi non sono stati organizzati per gli atleti - avrebbe detto al quotidiano praghese Mlada Franta Dnes - ma solo per i politici e per gli sponsor». Pollert non ha rilasciato altre dichiarazioni e ancora non è chiaro se voglia continuare la sua attività sportiva e, soprattutto, se abbia intenzione di partecipare alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Da Londra arriva un'altra notizia curiosa. Due dei migliori tuffatori britannici, rimasti completamente al verde, hanno svenduto lungo le strade di Atlanta il loro corredo olimpico per poter celebrare degnamente l'ultima serata, quella della chiusura dei Giochi. Secondo la stampa britannica, il 29enne Robert Morgan e il 23enne Tony Ali, mentre le Olimpiadi volgevano al termine, si sono messi a svendere il proprio equipaggiamento nel Beggars Boulevard (il viale dei mendicanti) di Atlanta. Fra gli articoli in vendita c'erano tute da ginnastica e magliette, fra le quali la richiestissima polo fornita in esclusiva agli atleti britannici (prezzo 30 dollari, circa 45 mila lire), e la felpa ufficiale dei Giochi (250 mila lire). «Siamo completamente in bolletta e disperati - si sono confessati i due tuffatori - e non abbiamo sponsor che ci salvino». Per i dirigenti della rappresentativa britannica, che ad Atlanta ha vinto una sola medaglia d'oro (è la peggiore prestazione degli ultimi 44 anni), l'episodio dimostra che gli atleti devono contare solo sulle proprie tasche e che il governo inglese ha tagliato drasticamente i fondi allo sport. [c. p.]

Persone citate: Beggars, Lukas Pollert, Martin Hanzlik, Robert Morgan, Tony Ali

Luoghi citati: Atlanta, Barcellona, Ceco, Londra, Sydney