Biaggi ko, spunta Superboy di Enrico Biondi

Biaggi ko, spunta Superboy Biaggi ko, spunta Superboy Goi vince a 16 anni: mai nessuno come lui ZELTWEG. Tutto da rifare. 0 quasi. Questo il verdetto del G.P. d'Austria, decima prova del motomondiale, disputatosi regolarmente grazie alla clemenza del tempo che aveva invece sconvolto le prove, con piogge torrenziali. Il nuovo circuito di Zeltweg, dunque, ha avuto il pregio di riaprire, in un solo colpo, due campionati, quelli della 125 e della 250 Ila vittoria di Criville nella 500 davanti a Doohan lascia inalterate le cose in vetta alla classifica) che sembravano ormai appannaggio di Aoki e Biaggi. Perché i due campioni in carica ieri sono stati costretti al ritiro. Ma se per il giapponese si tratta di problemi tecnici, dovuti all'usura eccessiva dei pneumatici, fa scalpore invece la caduta, poco dopo il via, del pilota romano che ha tamponato con la sua Aprilia uno sfortunatissimo Jacque (che già in Francia fu messo ko dal tedesco Fuchs in un analogo incidente) partito bene al comando. La vittoria è così andata a Waldmann che non si è fatto scappare l'occasione di ridurre a 28 i punti di distacco da SuperMax. Peccato che la stessa cosa non sia riuscita, nella 125, a Stefano Perugini fermato dopo 8 giri a causa di un problema alle candele che, fatto curioso, sono l'unico particolare «giapponese» della sua Aprilia. Identico problema per Tokudome che, in testa, è riuscito comunque a chiudere al 4° posto. Aoki ha ora un vantaggio di 21 punti e non potrà più, come Biaggi del resto, dormire sonni tranquilli. Gli incidenti di cui sopra hanno fatto passare un po' in secondo piano il successo, il primo della lacrime agli occhi per la gioia - e ora avete capito di che pasta è fatto. La sua dote migliore? Sa ascoltare i consigli, li mette in pratica e non ha tanti grilli per la testa». Quei «grilli» che, forse, hanno un po' condizionato la prova di Biaggi. Il pilota romano non aveva mai commesso un errore simile (si è lasciato iungannare dai freni ancora freddi) e quindi ci pare giusto non accusarlo oltre misura: sbagliare può capitare a tutti in una stagione: certo è, comunque, che la ridda di voci sul suo futuro (resta in Aprilia, va alla Suzuki, lo vuole la Benetton e chissà cos'altro si potrebbe aggiungere) non gli facilita la concentrazione. Ragion per cui sarebbe meglio si facesse chiarezza subito, prima del GP di Brno, per non rischiare di compromettere un campionato già vinto. Nella classe regina, la 500, i sussulti si sono avuti soltanto all'ultimo giro quando Sua Maestà Doohan ha dovuto cedere il passo al compagno di squadra, lo spagnolo Criville, dopo aver usurato completamente la ruota posteriore. Il vantaggio di Doohan, 57 punti, sull'amico-rivale è comunque tale da metterlo al sicuro. Tanto più che Cadalora, ieri 4° («Ma ho sbagliato io la scelta del pneumatico anteriore, troppo tenero»), sembra ormai pensare più al futuro (c'è anche chi lo vede impegnato in Aprilia sia in 250 che in 500) che al campionato attuale. Infine Capirossi ottavo ma convincente, anche perché aveva già pensato al ritiro a causa di grossi problemi con motore e pneumatici. TUTTI I LEADERS SCONFITTI Classe 125. 1. Goi (Ita-Honda) in41'50"829, 2. Raudies (Ger-Honda) a 0,767; 3. Rossi (Ita-Aprilia) a 2"322; 4. Tokudome (Gia-Aprilia), 5. Oettl (Ger-Aprilia). Ritirati: Perugini (Aprilia) e Aoki (Honda). Mondiale piloti. 1. Aoki p. 154; 2. Tokudome 133; 3, Perugini 119; 8. Goi 76; 10. Rossi 73. Marche. Apriliap. 213; Honda 207; 3. Yamaha 44. Classe 250. 1. Waldmann (Ger-Honda) in 41'29"190; 2. D'Antin (Spa-Honda) a 16"374; 3. Fuchs (Ger-Honda) a 21"140; 4. Ukawa (Gia-Honda); 5. Ruggia (Fra-Honda). Mondiale piloti. Biaggi p. 199; 2. Waldmann 171; 3. Fuchs 112; D'Antin 100; Harada 97. Migliorati 38. Marche. Aprilia p. 208; Honda 195; 3. Yamaha 106; Suzuki 20. Classe 500. 1. Criville (Spa-Honda) 42'37"024; 2. Doohan (AusHonda) a 0,500; 3. Abe (Gia-Yamaha); 4. Cadalora (Ita-Honda); 5. Barros (Bra-Honda); 8. Capirossi; 16. Pedercini. 18. Lucchi (Aprilia). Mondiale piloti. 1. Doohan p. 211; 2. Criville 154; 3. Cadalora 126; 11. Capirossi 51. Marche. Honda p. 245; Yamaha 142; Suzuki 109; Roc Yamaha 39; Elf 32; Aprilia 21; Harris Yamaha 9. Prossima gara: Gran Premio della Repubblica Ceca, domenica 18 agosto a Brno. carriera, di Ivan Goi il quale da ieri, a 16 anni e 5 mesi, è il pilota più giovane ad avere vinto un Gran Premio di motociclismo. Con la sua impresa, il cremonese Ivan (è nato a Casalmaggiore ma ora risiede a Viadana, in provincia di Mantova) ha cancellato il record dell'allora diciassettenne Loris Capirossi, diventato in seguito due volte campione del mondo nella classe 125. Goi ha preceduto sul traguardo il tedesco Raudies e un ottimo Valentino Rossi, anche lui finalmente sul podio per la gioia del suo team manager Giampiero Sacchi e della sua squadra, il team Agv dell'alessandrino Amisano. Pronosticare un grande futuro per i due piloti italiani è sin troppo facile: entrambi hanno un contratto che li lega all'Aprilia (Rossi come pilota ufficiale il prossimo anno in 125 al posto di Perugini che salirà in 250) e alla Honda del team Cepsa dove lavora Massimo Matteoni che, oltre a essere il mago dei preparatori (per gli esperti è addirittura più bravo dei giapponesi) è anche uno scopritore di talenti. Fu lui, infatti, a dare a Biaggi la prima moto da corsa (una 125 per una gara di Sport Production) ed è stato lui a scoprire le doti di Goi, portandolo a una gara di Open Ducados, in Spagna, dove il ragazzo fu secondo senza aver mai visto né pista né tracciato né concorrenti. «Da quel momento non l'ho mollato più - ha detto Matteoni, Enrico Biondi