Il re dei 5000 fa l'occhiolino all'Italia di Giorgio Barberis

L'ultima notte dell'atletica esalta Morceli nei 1500. Alto: Bevilacqua a 2 cm dal bronzo L'ultima notte dell'atletica esalta Morceli nei 1500. Alto: Bevilacqua a 2 cm dal bronzo Il re dei 5000 fa l'occhiolino all'Italia Niyongabo vive a Siena: mi offrite la cittadinanza? Qui sopra Niyongabo del Burundi A destra la polizia in pista per impedire al Ghana di partire festeggiare una gara che le ha dato un bel quarto posto oltre al primato personale a 1,99. Chissà dove avrebbe voluto arrivare? Mah. Per molti versi il suo saltare è simile a quello della greca Bakoghianni. Stessa taglia, stesso modo di aggredire l'asticella, cambia solo piede di stacco. Certo, la greca è andata meglio, migliorandosi di 6 cm e riuscendo a spaventare, ancor più della conosciuta Babakova, sua maestà Stefka Kostadinova che a 31 anni pare aver ritrovato la brillantezza dei giorni migliori. La vittoria della bulgara non fa grinze e un solo errore a 2,05 in tutta la gara, rende la prova davvero regale. Regale come il modo in cui Jan Zelezny ha riconquistato l'oro del giavellotto con la solita spallata oltre gli 88 metri e come Svetlana Masterkova ha fatto doppietta aggiungendo al titolo degli 800 quello dei 1500, imitando così i doppi trionfi di Michael Johnson e Marie-Jo Perec. La ventottenne russa è stata brava e fortunata. Brava perché ha sfruttato al meglio le occasioni, fortunata perché se negli 800 Quirot e Mutola, troppo occupate a marcarsi, si erano colpevolmente disinteressate a lei, nei 1500 la caduta in semifinale della Boulmerka ha rappresentato un bel regalo. Nel festival finale delle staffette un grande Bailey ha trascinato il Canada al successo nella 4x100 davanti agli Usa colpevolmente orfani di Lewis. Ed è stata l'unica sconfitta dei quartetti di casa. In una gara dall'avvio «giallo», per l'intervento in pista della polizia, che ha bloccato il quartetto del Ghana, presentatosi al via con una formazione differente rispetto a quella che aveva partecipato alle qualificazioni (era stato sostituito un velocista, i regolamenti della Iaaf non lo consentono). I ghanesi sono stati squalificati. Rimarchevole il risultato della 4x400 maschile che, pur priva di Reynolds e Johnson ha corso in 2'55"99: con i du big probabilmente sarebbe caduto il 2'54"29, record mondiale stabilito tre anni fa a Stoccarda. Tra le donne grande festa per Gwen Torrence, che è di Atlanta, frazionista conclusiva del quartetto veloce del quale facevano parte anche Gail Devers e Inger Miller, il cui padre Lennox era stato medaglia d'argento sui 100 in Messico nella scia di Hines. Ma papà Miller, a quel tempo, correva per i colori di Jamaica. gli Hutu gli portavano le bestie da curare. Poi non sono più tornati. Il problema non è razziale come qualcuno pensa, ma politico». A Niyongabo piace parlare, lo fa in un discreto italiano con accento molto toscano. Poco più in là c'è Di Napoli, che ha centrato il traguar¬ do della finale dei 5000, senza riuscire poi ad esserne protagonista. A metà gara i cambi di ritmo lo hanno fiaccato ed è poi finito dodicesimo. L'altra italiana in gara era Antonella Bevilacqua, personaggio - come dire? - estroso, che non riesce a A sinistra il canadese Donovan Bailey taglia il traguardo Sotto, Lewis dopo il successo di lunedi scorso nel lungo Giorgio Barberis

Luoghi citati: Atlanta, Burundi, Canada, Ghana, Jamaica, Messico, Siena, Stoccarda