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Vescovo di Ivrea Vescovo di Ivrea Mons. Bettazzi fa 50 anni di sacerdoiio LA RICERCA SUL CANCRO I fondi sono devoluti all'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo ed al Comitato Ghirotti. Aiuti anche per le famiglie dei malati in difficoltà economica. 22 LUGLIO: In ricordo di papà 150.000; i condomini di corso Belgio 81 in memoria di Edmondo Rovati 105.000; in memoria di Mario Gilodi, la moglie Rita 100.000. 23 LUGLIO: in memoria di Antonio Testa, amici e vicini di casa 300.000; i vicini di casa in memoria di Giuseppina Benenti in Gai 300.000; condominio c.so Correnti 58 in ricordo di Francesco La Spada 295.000; amici e gruppo Giovani Loyola in ricordo di Francescola Spada 215.000; Maria, Germana, Elena e Tiziano ricordano Mauro Attivissimo 200.000; in memoria di Giovanni Perino 200.000; in memoria di Margherita, i condomini di via Pomponazzi 4-6 200.000; famiglie Gianotti, Vitale e studio Vitale in ricordo di Francesco La Spada 180.000; in memoria di Fortunato e Michele Zappia, i vostri cari 100.000. 24 LUGLIO: Rosa, Rita, Francesco, Nicola, Licia e Giacomo salutano il fratello e zio, Luigi Squadrone 600.000; nipoti ed amici in memoria di zio Lorenzo Battaglino di Val della Torre 600.000; Anna e Maria in memoria della mamma Rosa Losito 150.000; i colleghi di Bruno in memoria del papà Filippo Ramello 140.000; i condomini di via Genova 235 237 239 in memoria di Carmela Pellicane 100.000; nel ventesimo anniversario i figli ricordano Elisabetta e Luigi Zannino 30.000. 25 LUGLIO: condominio di Lungo Po Antonelli 207 in ricordo di Dario Alessio Peverati 270.000; Gino, Patrizia, Piercarlo, Gisella, Franco, Maura, Gian Piero, Nella, Rinaldo, Laura, Renzo Vallino in memoria di Egidio Conti 270.000; i colleghi Telecom Gra Centro di Sebastiano in ricordo della mamma Carmela Mosca in Ferrara 182.000; il circolo bocciofilo Co.Pro.Ma in memoria del socio Franco Lodi 140.000; Caterina e Loredana 100.000; in memoria di Carmen Falletti 100.000. 26 LUGLIO: in memoria di Walter Guareschi 250.000; in memoria di Gianfranco Genziana i condomini di c.so Grosseto. 165.000; W.M. 100.000; O.E. 50.000. 29 LUGLIO: gli amici di Cesana in memoria di Ernesto Gambarino 450.000; i vicini di casa in memoria di Enrica Chicco Alotto 415.000; colleghi e compagni di lavoro in memoria della mamma di Marino Benetazzo 270.000; i condomini di corso Correnti 58 in memoria di Pietro Gatto 270.000; le famiglie Martoccia Ignazio e Giuseppe, Putignano, Zuliani e Roselli in memoria di Paola Randazzo 250.000. [continua] Lo hanno definito il «Vescovo Rosso» per il suo schierarsi sempre dalla parte dei deboli, per essere in prima fila in manifestazioni e scioperi per salvare posti di lavoro. Monsignor Luigi Bettazzi, 73 anni a novembre, vescovo della diocesi di Ivrea Mons. Bettazzi dal 1967, festeggia oggi i 50 anni di ordinazione sacerdotale: lo fa a Bologna, la città dove il 4 agosto del 1946 il cardinale Naselli Rocca lo ordinò sacerdote. Altri tempi, ma lo stesso impegno. Le critiche gli sono addosso da più di 20 anni. «E' un vescovo che fa politica, troppo vicino ai comunisti» lo accusarono gli oppositori nel '76 quando inviò una lettera aperta all'allora segretario del pei Enrico Berlinguer. E quella non fu che la prima di una serie di lettere di Bettazzi a personaggi del mondo politico: scritti meno noti e destinati a suscitare minor scalpore. Vescovo controtendenza nel suo curriculum c'è anche la decisamente ricca attività pubblicistica. Di libri a sua firma, dall'inizio degli Anni 60 ad oggi, ne sono usciti una ventina. Molti destinati a far discutere. Da quello sul rifiuto della fede «Ateo a 18 anni» in libreria dall'82 agli ultimi «Farsi donna, farsi giovane per la pace» del 1995 e «La sinistra di Dio» uscito la scorsa primavera. E poi ci sono gli scritti sul settimanale diocesano «Il Risveglio Popolare» da cui, in decine di occasioni, ha lanciato messaggi e moniti a cattolici, politici e cittadini. L'essere conosciuto, però, non gli ha mai fatto perdere di vista la missione in diocesi. E in più di un'occasione, proprio sui temi di casa ha fatto sentire la sua voce fuori dal coro. Come nel dicembre di tre anni fa quando, dal Risveglio, mandò gli auguri di buone feste a un giovane anarchico eporediese in carcere per aver costruito una bomba artigianale. Oppure quando additò come «peccatore» l'anonimo che aveva rivelato in anticipo il nome della Violetta del carnevale di Ivrea. «Peccatore» sì, ma Bettazzi, nemmeno a lui, aveva negato il perdono.