Esodo: ressa sull'ultimo treno delle vacanze di M. Acc

Esodo; ressa sull'ultimo treno delle vacanze Esodo; ressa sull'ultimo treno delle vacanze Proleste a Porta Nuova: «E' un carnaio, ci voleva un convoglio in più» Porta Nuova, ore 18,35. Parte dal binario 9 l'ultima grande ondata d'esodo da Torino. Destinazione Reggio Calabria: treno stracolmo, carrelli dei bagagli zeppi sotto le pensiline, bimbi in braccio, borsone a mano con panini e bibite. Che fatica. E che caldo. Come da copione, Anche mezz'ora prima si vede un altro «classico» da 3 agosto: tutto pieno anche sull'espresso per Palermo delle 18,05, diciotto ore di viaggio, una notte sulle rotaie, fino a mezzogiorno di oggi. Come sempre, qualcuno resta a terra e protesta: «Ci voleva un treno in più, è un carnaio», dicono del convoglio per Palermo. Impossibile aggiungerlo. «E noi allora? Come facciamo, adesso, a partire?». Sono i vacanzieri dell'ultimo minuto, quelli senza prenotazione, senza neppure il biglietto fino al momento di salire, che tentano una faticosa ma inutile caccia al posto. Destinazione mare, soprattutto. Si calcola che siano quasi 250 mila le partenze, metà delle quali in treno. «Gran parte delle partenze si è concentrata fra venerdì pomeriggio e sabato mattina», dicono alla Polizia Stradale, presente sulle principali direttrici con pattuglie e autovelox. Ma il traffico autostradale era intenso ancora ieri verso le 9 soprattutto in direzione Genova, regolare invece sulla Torino-Milano, dove rimarranno chiusi per il weekend i cantieri di lavoro tra Settimo Torinese e Rondissone e all'altezza del ponte sul Ticino che nei giorni scorsi avevano costretto gli automobilisti a lunghe code sotto il sole. Sulla Torino-Aosta i vacanzieri si sono riversati a ritmo sostenuto verso le vallate alpine: 2 chilometri e mezzo di coda al casello di Aosta Est a metà pomeriggio, con intensificazione della viabilità verso sera. Intenso ma senza intoppi, il traffico sulla Torino-Savona, mentre dalle 4 alle 10 di ieri si è creata sulla Torino-Piacenza una fila di auto lunga un chilometro e mezzo al casello di Piacenza direzione Sud, con un'altra «strozzatura» per due incidenti lievi a Tortona e a Piacenza. Fra le dolenti note del grande esodo, qualche protesta di cittadini per il centralino delle Ferrovie «sempre occupato» e «che non si può contattare dai telefonini», mentre attorno alle 14 un centinaio di automobilisti ha atteso parecchio in coda al casello di Avigliana per imboccare la Torino-Bardonecchia «assediata» da un traffico a singhiozzo: caos di punta fra le 9 e le 11, nuova intensificazione fra le 16 e le 18. A Caselle lo scalo partenze ha registrato un aumento dei passeggeri moderato: per le lunghe destinazioni si è costretti ancora a «passare» da Milano e Roma. [m. acc]