La maratona cerca il suo eroe di Giorgio Barberis

Per l'Italia, il più in forma ma il meno esperto è Goffi, affiancato da Bettiol e Milesi Per l'Italia, il più in forma ma il meno esperto è Goffi, affiancato da Bettiol e Milesi La maratona cerca il suo eroe Spagnoli favoriti, l'arbitro è il clima ATLANTA DAL NOSTRO INVIATO L'ultimo capitolo dell'atletica è il più affascinante, senza retorica. Oggi si corre la maratona, che meglio di ogni altra gara simboleggia l'Olimpiade nella sua storia. Una sfida sempre incerta, dal pronostico vago perché in 42 chilometri possono succedere troppe cose capaci di cambiare ripetutamente il volto alla gara. Basta pensare al dramma di Dorando Pietri a Londra nel 1908, che ha reso immortale il nome del corridore emiliano (ma quanti si ricordano che a vincere fu lo statunitense John Hayes?), oppure la fantastica rimonta di Gelindo Bordili ai Giochi di Seul '88, che fa ancor oggi del veneto il campione dell'atletica italiana più conosciuto e amato negli States dove il business dello jogging e della corsa in generale è molto sviluppato. Oggi, almeno sulla carta, l'uomo da battere è lo spagnolo Martin Fiz, campione del mondo in 3SfSJIWMs£ ■JlSAUKD'OUUfc STANOTTE IL 13 DI TOTOLIMPIA Stop ai Giochi e, naturalmente, stop anche a Totolimpia, il concorso pronostici abbinato alle gare di Atlanta '96 che stanotte svelerà i suoi ultimi quattro segni per arrivare al 13. Chi ha in tasca una schedina ancora senza errori, oggi avrà di che soffrire tifando per gli atleti delle nazioni prescelte. Il primo appuntamento (casella 10) è quello della maratona: segno 2 per i favoriti spagnoli, giapponesi e brasiliani; 1 per keniani, portoghesi e per un'eventuale sorpresa italiana; X per etiopi, tanzaniani e messicani. A seguire, la canoa K2 500 metri di Bonomi-Scarpa (1), la finale del volley (1 per l'Olanda, 2 per l'Italia) e quella del basket femminile (X per il Brasile e 2 per gli Usa) in programma dalle 0,35 italiane. ai più forti. Ma un problema che potrebbe sorgere è che molti, spagnoli in testa e pure noi italiani, si erano preparati in funzione del grande caldo che pensavano di trovare ad Atlanta. Allenamenti, quindi, basati sulla resistenza e sulla quantità, ma non tanto sulla velocità». Un problema che sottolinea anche il dottor Pachila, il medico che da anni segue sia Indurain canea, insieme con i suoi connazionali Alberto Juzdado e Diego Garcia. «E' un terzetto - precisa il citi dell'atletica italiana Giampaolo Lenzi - che può servire di riferimento per tutti anche se, tra le incognite, c'è indubbiamente il clima, capace di sconvolgere ogni previsione. Se, com'è stato finora, non farà particolarmente caldo, è probabile una gara veloce, come conviene Il 23enne milanese Danilo Goffi è il più quotato dei tre azzurri in gara oggi LA SCHEDINA 1 TIRO 1 2 SCHERMA X 3 100METRI 1 4 CAN0TTAGGI0 2 5 PALLANU0T0 1 6 GiNNASTICA X 7 CICLISM0 2 8 TENNIS 1 9 CALCIO X 10 MARAT0NA — 11 CAN0A — 12 VOLLEY — 13 BASKET — tici, che hanno le carte in regola per imporsi. A Barcellona il titolo fu conquistato a sorpresa dal coreano Hwang. Ricordo che fu una gara durissima, in cui i favoriti, da Mekkonen a De Castella, da Bordin a Salali, si sciolsero come neve al sole. Qui ci sono nuovamente tutti i più forti. Sarà dunque interessante vedere che tipo di corsa verrà fuori». Per l'Italia saranno al via Bettiol, Goffi e Milesi. E Lenzi non ha dubbi: «Il più inesperto ma anche il più in forma è Goffi. L'incognita è che può non avere ancora maturato del tutto la consistenza della maratona. Sono sicuro comunque che Rondelli l'ha preparato bene. Anche Canova, il nostro responsabile di settore, è molto soddisfatto di quello che gli ha visto fare negli ultimi allenamenti. Bettiol è in buone condizioni, ma è difficile che possa ripetere il quinto posto di Barcellona. Infine Milesi: ha accusato problemi gastrici negli ultimi mesi, ma adesso appare in crescendo». sia Fiz: «Questo clima ci ha presi in contropiede visto che nella preparazione, in particolare quella di Fiz che è stata tutta orientata verso questo appuntamento, abbiamo cercato di inserire momenti ripetuti di lavoro al caldo». «Fiz rimane comunque il favorito - ribadisce Lenzi - anche se ci sono altri, dai messicani guidati da Ceron agli africani e agli asia¬ Giorgio Barberis Massimo Grameliini