Commando kamikaze in viaggio per Parigi di Aldo Cazzullo

Commando kamikaze in viaggio per Parigi Commando kamikaze in viaggio per Parigi PARIGI DAL NOSTRO INVIATO «I servizi segreti stranieri ci avvertono che le centrali del fondamentalismo islamico di Milano, Bruxelles, Bonn e Madrid stanno tentando di infiltrare in Francia gruppi di integralisti. Temiamo in particolare un gruppo di origine bosniaca, che starebbe cercando di raggiungere la Francia attraverso la Turchia e la Spagna. Temiamo anche le filiali terroristiche afghane e pachistane. Se la maggior parte della rete terroristica responsabile degli attentati in Francia dell'estate '95 è stata smantellata, altre tentano di costituirsi. I servizi segreti di Parigi hanno notato una grande agitazione negli ambienti integralisti per procurarsi documenti falsi e organizzare centrali». L'avvertimento viene da Roland Jacquard, presidente dell'Osservatorio internazionale del terrorismo, e suona come una conferma dell'allarme lanciato giovedì sera dall'assassinio del vescovo di Orano, monsignor Pierre Claverie: la Francia è di nuovo nel mirino dei terroristi islamici. Parigi ha appena commemorato, il 25 luglio, i sette morti della strage al metrò di SaintMichel, il primo di una lunga serie di attentati che insanguinarono la scorsa estate e ora teme che la stagione del terrore possa ricominciare. Non a caso il piano «Vigipirate», il costosissimo dispositivo d'emergenza introdotto nel settembre scorso, resta nella sostanza in vigore, «e tutta una serie dì segnali - dichiara Jacquard in un'intervista a "France Soir" indica che il governo dovrà ancora mantenerlo». L'assassinio di monsignor Claverie ha seguito di poche ore la visita di Hervé de Charette, primo ministro degli Esteri francese a recarsi in Algeria negli ultimi tre anni. Il viaggio di de Charette avrebbe dovuto segnare l'inizio di una nuova stagione della politica algerina della Francia, dopo l'estate delle bombe e la gelata e determinati come lui. I membri del Già che ne hanno condannato gli eccessi, come il rapimento e l'assassinio dei sette monaci trappisti, sono gli intellettuali che vivono a Londra, in Svezia e in altri Paesi europei, e non vogliono rompere con le comunità islamiche moderate. In realtà i gruppi terroristici si frammentano e proliferano. Ormai "Già" non significa più Gruppi integralisi armati, ma Gruppi islamici autonomi. Una divisione che non rassicura i servizi antiterrorismo, anzi, li inquieta, perché condurrà a un'escalation di violenza». La mappa del terrore islamico ha ancora al centro il gruppo di Zeituni, la cui eredità è stata raccolta dal vice, Abu Tala Alitar Zuabri, uno specialista di esplosivi addestrato in Libano. Si sono poi formati altri due gruppi, considerati molto pericolosi: il Fida (Fronte islamico della Jihad armata), che controlla la casbah di Algeri, e il Mipb (Movimento islamico per la predicazione e la Jihad). Negli ultimi due mesi questi gruppi hanno moltiplicato gli attentati dinamitardi, gli agguati e i rapimenti. Sembra che dispongano di grandi riserve di esplosivi, in particolare di Tnt, e che intendano portare l'offensiva terroristica fuori dall'Algeria. «Gli attentati contro le persone e gli interessi francesi in Algeria continueranno senza dubbio - avverte Jacquard -. In Francia, le minacce sono più vive che mai». Aldo Cazzullo

Persone citate: Claverie, Jacquard, Pierre Claverie, Roland Jacquard