Auto revisione biennale

Il governo, entro l'anno, adegua le norme a quelle europee Il governo, entro l'anno, adegua le norme a quelle europee Auto, revisione biennale Anche i privati nei controlli | ROMA. Mini-rivoluzione in arrivo per il parco automobilistico italiano. Un cambiamento annunciato una ventina di giorni fa dal ministro dei Trasporti, Claudio Burlando, che ci avvicina ulteriormente all'Europa, seppure con ritardo. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato ieri un provvedimento per adeguare la normativa italiana sulle revisioni degli autoveicoli a quella della Comunità, in base alla quale il «check up» ruote dovrà essere effettuato ogni due anni e non più ogni cinque mentre il primo controllo scatterà quattro anni dopo la prima immatricolazione. Fino ad oggi, come è noto, la legislazione italiana prevede invece il primo controllo dieci anni dopo la prima immatricolazione e i successivi «esami» dopo cinque anni. Un cambiamento di non poco conto che i costruttori del settore più volte avevano sollecitato. Ritenevano infatti fondamentale un provvedimento di questo tipo non solo per ridurre l'inquinamento del parco auto circolante (30 milioni di vetture, il 10 per cento delle quali in strada da più di quindici anni) e per aumentare i margini di sicurezza, ma anche per rilanciare il mercato interno, da un quadriennio in profonda crisi. Ma sulla strada di questa riforma c'era un grosso ostacolo. L'agenzia di valutazione finanziaria statunitense Moody's ha alzato il rating dell'Imi da Al ad AA3. La promozione riguarda in particolare i depositi a lungo termine e il debito. L'aumento del rating conclude così il processo di revisione avviato nello scorso mese di maggio e segue l'aumento del rating delle emissioni della Repubblica italiana salito ad AA3. | FILA

Persone citate: Claudio Burlando

Luoghi citati: Aa3, Europa, Roma