Rai nasce il nuovo organigramma di Maria Grazia Bruzzone

Il Polo fa circolare la lista: Volcic al Tgl, Monti al Tg2, Annunziata al Tg3 Il Polo fa circolare la lista: Volcic al Tgl, Monti al Tg2, Annunziata al Tg3 Rai, nasce il nuovo organigramma Direttori di tg e testate nominati venerdì ROMA. Barometro in salita per le nomine dei direttori Rai. Premuto dalle tante voci che davano il cda incerto e diviso, il presidente Enzo Siciliano fa sapere in un'intervista a Repubblica di volerle fare subito, a tutti costi. E accusa il Parlamento di bloccare la tv pubblica «con la sua inerzia nel nominare il presidente della Commissione di vigilanza». Per maggior chiarezza, il cda fa conoscere ufficialmente il proprio calendario. Martedì prossimo, riunione del consiglio sui piani editoriali. Venerdì nuovo incontro, all'ordine del giorno, appunto, la scelta dei nuovi direttori di rete e di testata. Non solo. Un altro meeting, questa volta ufficioso, anzi, tenuto segreto, sarebbe previsto martedì 13, per dar modo al cda di salutare i neonominati. Insomma, il consiglio va avanti, e non è detto che non riesca a farcela. Anche dal Polo, del resto, al di là delle cortine fumogene di protesta per le blande accuse di Siciliano al Parlamento, pare si stia arrivando a più miti consigli. 1 più accaniti restano i parlamentari di An. «Per Siciliano il Parlamento è un bivacco di manipoli?» chiedono in una nota congiunta Francesco Storace, Mario Landolfi, e Adriana Poli Bortone, membri della Vigilanza. «Il presidente della Rai dovrebbe sapere che il servizio pubblico deve rispondere al Parlamento e non viceversa». «Siciliano è come Sacchi: vuol davvero cambiare la squadra vincente?», fa eco dal Senato Riccardo De Corato. Dalla sinistra rispondono per le rime. «Non è il Parlamento che blocca la Rai, come sembra aver affermato il presidente Siciliano, ma il Polo che ha bloccato l'insediamento della Vigilanza e ora pretenderebbe di bloccare le nomine», replica la pidiessina Giovanna Melandri. E Antonello Falorni fa notare come il cda morattiano, scelto dal Polo, «non si sia affatto preoccupato di scegliere i direttori prima di comparire in Vigilanza». Scaramucce. «Se proprio si devono fare, si facciano pure, purché siano persone di garanzia generale», è il parere del nuovo vicesegretario del ccd Marco Follini, che suona come un «via libera» del cuore centrista del Polo, sia pure a certe condizioni di equilibrio. Intanto il Singrai, sindacato Rai notoriamente vicino al Polo, pur facendo fuoco e fiamme contro Siciliano e le «imminenti epurazioni», tira fuori il «bollettino sulle nomine n. 1», che spaccia come l'elenco che il presidente Rai avrebbe portato alla riunione informale di ieri mattina. E, guarda caso, ricalca pari pari la lista fatta circolare in mattinata a Montecitorio da un gruppo di deputati berlusconiani. Dunque, secondo il Polo al Tgl andrebbe Demetrio Volcic, al Tg3 Lucia Annunziata, al Tgr Roberto Morrione, al Gr il cattolico Maurizio Beretta. A Rail Giovanni Tantillo, a Rai2 Giovanni Minoli, a Rai3 Stefano Balassone. Con buona pace di Santoro. Ma la vera novità del bollettino «polista» è il nome di Andrea Monti, il direttore di Panorama, che spodesterebbe al Tg2 Clemente Mimun, al quale fino a ieri erano state date ampie assicurazioni, sia da Berlusconi e da Gianni Letta che da una parte degli stessi vertici aziendali. Anche in ragione degli ottimi risultati di ascolto dei suoi tg (0 notiziario delle 13 è passato dal 16 al 17,2% discare, quello serale è arrivato a sfiorare il 18%, con 4 punti in più rispetto agli obiettivi, e 3,5 milioni di spettatori, rispetto ai 2,2 dell'anno scorso). A spingere per il «neutrale» Monti sarebbero stati il presidente Siciliano, il direttore generale Franco Iseppi e la consigliera Federica Olivares. E Berlusconi, che al suo posto a Panorama già pensa di mettere Nini Briglia, pur spiaciuto per Mimun, avrebbe dato l'ok. Ma il vero nodo, in realtà, è quello dei popolari che non si sentono abbastanza rappresentati da questo come da altri organigrammi considerati troppo «laici». Il ppi preme per tenere Nuccio Fava al Tgl, e quasi si rallegrava che il Polo pensasse in un primo tempo a Vespa per il Tg2 (ma Vespa ha declinato). Due ex potevano andare. Volcic non lo sentono abbastanza cattolico. Tanto che Brancoli e Anselmi sarebbero sempre in corsa per il Tgl (ma in quota pds), mentre si avanzano i nomi di Barbara Scaramucci, di Ennio Chiodi, di Nino Rizzo Nervo o di Andrea Giubilo, da piazzare da qualche parte. Maria Grazia Bruzzone FUÒRI D

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