Feste barbare contro gli animali; Olimpiadi per «stralunati»

Feste barbare contro gli animali; Olimpiadi per «stralunati» Feste barbare contro gli animali; Olimpiadi per «stralunati» De Coubertin li vorrebbe felici Alle Olimpiadi televisive, mi fanno una sgradevole impressione (fra la compassione e il disagio) quei nuotatori che, presi di fronte, si avviano ai loro blocchi di partenza; così per altri aiteti in diverse discipline, tesi, stralunati, tutti presi nel momento culminante, non certo festosi e felici. Altro che De Coubertin!!! Ritengo che questa, all'apparenza, stupenda gioventù sia ridotta al livello delle foche ammaestrate, con migliaia e migliaia di ore di palestra e piscina. Capisco che solo così si può eccellere ma se venissero forzati così degli animali, interverrebbe e con ragione, il Wwf et similia. Enzo Sarto, Genova La Borsa sconfessa le leggi della finanza Il ribasso della Borsa di mercoledì 24 luglio di quasi due punti percentuali, all'indomani della riduzione del costo del denaro, decretata dalla Banca d'Italia, ha sconfessato clamorosamente una delle principali regole dei mercati finanziari: che quando i tassi scendono i prezzi delle azioni salgono. E' vero che il mercato azionario italiano ha risentito, unitamente alle Borse europee, del negativo andamento di Wall Street ma è anche vero che le continue convulse fibrillazioni all'interno della maggioranza, provocate dalla litigiosità di Verdi e Rifondazione, hanno determinato sfiducia e discredito nei confronti di questo governo da parte degli investitori esteri. Mi sembra più che dimostrato che i governi di coalizione, frutto di questa legge elettorale falsamente maggioritaria, non reggano e si sfaldino dinanzi ai problemi da affronta- LA LETTERA DI O.d.B. Gentile Signor Zinnia, sono lieto che lei contribuisca a smentire il luogo comune che tutto vada male. E' giusto che si pubblichino qui segnalazioni di cose buone e anche denunce di cose che ci contrariano. Tra queste va compresa una protesta contro un nostro corrispondente da parte di un altro corrispondente: Gentile sig. Del Buono, leggo su La Stampa le invettive poco generose che il Dr. Alessandro Tripi scaglia sui suicidi e aspiranti tali. Il tono di queste missive trasuda arroganza e mancanza di rispetto per filosofie di vita e morte che non sono le proprie, per non parlare della pietà verso chi, per forza di cose, non può replicare. La scelta'estrema del suicidio viene pagata in prima persona. Tutte le opinioni, compresa quella del Dr. Tripi, sono fiato sprecato. Gentili lettori, grazie. Mercoledì. 3 I luglio, ho pubblicato ir, questa rubrica un appello del Signor Carlo Perosino da Rivoli che chiedeva notizie e indicazioni riguardo alla sindrome di Sjogren, una malattia di cui soffre sua moglie. Ho pensato di rivolgermi a voi, e non ho sbagliato. Lo stesso 3 I luglio mi è arrivata l'informazione richiesta. Per chiarimenti e cure il Signor Perosino può rivolgersi all'Istituto di Patologia Medica dell'Università dehli Studi di Pisa: Dr. Vitali, via Roma n. 67, Pisa. Telefono 050/592058. SONO molto contento per la premura con cui mi e arrivata questa risposta e per altre segnalazioni in propositi) che continuano a giungermi. Questa rubrica può risultare più utile con lo scambio d'informazioni. E non c'è alcun veto per le notizie positive come quella contenuta in una lettera appena aperta. "Gcnt.mo Signor Del Buono, sono un pensionato di 67 anni recentemente sottoposto a intervento prostatico-vescicale presso l'Ospedale Giovanni Bosco di Torino. Confesso i miei timori antericovero, per le descrizioni poco rassicuranti di concittadini che lamentavano scarsa assistenza e disservizi nei centri sanitari pubblici. Ebbene, dopo la degenza, desidero esternare la mia grande soddisfazione per la capacità, serietà e impegno del personale medico e infermieristico». Nessuper le pos Non confondiamo Catari e Manichei Nella scia delle giuste osservazioni di Enzo Bianchi all'opera di Marcello Craveri su L'eresia («Tuttolibri», 25/7/96), vorrei dire allo studente inglese Arthur William Russell («Lettere al giornale», stessa data) che anche lui pecca, se non di «ampollosità», almeno di «superficialità», quando, citando il malvagio Demiurgo dei Catari, mostra di confondere questi ultimi coi Manichei! I Manichei professavano un dualismo assoluto, cosmico, mentre i Catari erano dualisti mitigati, certi come erano della vittoria finale del Dio del Bene su quello del Male (cfr. i classici di Anne Brenon e di Jean Duvernoy, del Centre d'Etudes Cathares di Carcassonne). Giovanni Gonnet, Roma La tv delude chi ama la lirica Da un po' di tempo sui giornali non si legge altro che misure nuove e cambiamenti di personale riguardanti la Rai Tv. Noi, fedeli abbonati ed appassionati di musica lirica, facciamo voti affinché i programmisti tengano conto anche dei nostri desideri e cioè: che le rarissime trasmissioni Uriche non vengano trasmesse solamente dalle ore 23,30 in poi ma in ore più urbane. Inoltre l'emittente «+3» ci aveva allettati con trasmissioni «culturali» alle ore 21 invitandoci anche ad esprimere la nostra soddisfazione. Ora, durante il giorno, si vedono solamente cantanti americani ed alle 21 tutto si oscura e buonanotte! Non si capisce perché l'oscuramento deve avvenire solo alla sera. Mario Debenedetti, Torino Carmen Lasorella Ghirelli e il Tg2 Caro direttore, in un generoso slancio di solidarietà con Vel¬ troni e a costo di darsi un colpo di zappa sui piedi, l'amico Minzolini offriva nel numero di ieri un esempio classico di minzolinismo, attribuendomi una dichiarazione che non ho mai pronunciato sulla collega Carmen Lasorella. Per cominciare, il tuo brillante cronista mi cita come ex vicedirettore del personale della Rai, laddove tutti sanno che fui semplicemente, e per un fuggevole anno, direttore del Tg2. In secondo luogo, assicura che avrei assunto Carmen dopo un numero indefinito di telefonate di Scotti e che l'avrei sottoposta a ben 26 provini. La verità è un'altra. Carmen Lasorella lavorava già da tempo per la Rai con contratti a termine e io la mandai direttamente in video semplicemente perché era brava e volevo rallegrare la malinconica immagine del Tg2 con presenze femminili. Ma non fu assunta come annunciatrice, come del resto annunciatrice non era la Gruber, che da molto tempo lavorava alla Rai di Bolzano: erano, come sono, bravissime giornaliste. E' vero, invece, che nominai Vincenzo Scotti ma solo per addolcire le resistenze del direttore generale Biagio Agnes che, come democristiano doc, era sensibile a certi riferimenti. Fu un piccolo trucco, che da buon liberale tu certamente mi perdonerai, visto che servì a rilanciare il Tg2, come tu hai fatto magistralmente nove anni dopo col Tgl. Antonio Ghirelli Risponde Augusto Minzolini: Anche in questa occasione l'amico Ghirelli eccelle nel ghirellismo, cioè nell'arte di cambiare i propri giudizi a seconda degli interlocutori. Quello che ho riportato mi è stato riferito da persone degne di fede, e a leggere attentamente le cronache dei giornali Ghirelli si accorgerà che quel racconto non è stato fatto solo a me.

Luoghi citati: Bolzano, Pisa, Roma, Torino