«Ho un alibi»

« « Ho un alibi » Cammisa al Tgl «Vita rovinata» MILANO. Giuseppe Cammisa, detto «Jupiter», un ordine di custodia cautelare che gli pende sulla testa, latitante. E' lui l'ultimo personaggio mancante all'appello, insieme a Cardella, in questo sviluppo delle indagini sulla morte di Mauro Rostagno. L'ordine di arresto che lo riguarda è stato emesso contemporaneamente a quelli degli altri accusati, ma il legale di Cammisa ha consigliato il suo cliente di non rientrare immediatamente in Italia. Mauro Losana, inviato del Tgl, lo ha raggiunto in Ungheria, dove vive da tempo, e lo ha intervistato. Cammisa ha detto che «se i signori magistrati e la gente che mi ha conosciuto avessero verificato tutto ciò che io avevo detto, a quest'ora non sarebbe successo questo casino e sarebbe stato più facile per loro trovare un'altra soluzione a questo caso». Ha anche detto che il giorno dell'omicidio di Mauro Rostagno, lui si trovava «a Milano, dove lavoravo come elettricista. Ho le prove: tramite mia madre che ha trovato le buste paga abbiamo rintracciato il titolare dell'azienda e lui si ò messo a disposizione perché mi conosceva. Queste sono fotocopie, poi i giudici accerteranno se sono originali, se sono stati truffati, camuffati. Poi tra l'altro c'è anche un altro particolare: io ho una foto del 25 settembre, il giorno prima, che sono al battesimo del figlio di un parente, proprio dove abito». Ma Giuseppe Cammisa è già stato sentito due volte dai magistrati di Trapani, come persona informata sui fatti. «Si, sono stato sentito in due occasioni. Ora sicuramente ho detto che io in quel periodo non mi trovavo lì, che mi trovavo a Milano e ho detto dove lavoravo, gli ho dato tutte le indicazioni, volevo aiutare anche loro, e anche per me fa interesse scoprire chi è stato l'autore eh questo omicidio, quindi ho collaborato con loro». Il giornalista del Tgl gli ha domandato quali fossero i suoi rapporti con Rostagno: «Bellissimi. Io, se oggi mi trovo qua a parlare, lo devo a lui e lo devo a Chicca e lo devo a Francesco». Che idea si ò fatta di epiesta vicenda? «Mi stanno distruggendo ancora la vita - ha risposto Cammisa -, me la stanno distruggendo. Visto che ci ho messo così tanto per recuperare la mia, adesso me la stanno distruggendo», [r. cri.] dio nell'assalto a Pesaro

Luoghi citati: Italia, Milano, Pesaro, Ungheria