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Soffocata da un cerotto Una morte tinta di giallo Soffocata da un cerotto Una morte tinta di giallo UDINE. La porta d'ingresso chiusa dall'interno, nessun segno di effrazione e al centro della scena una donna distesa bocconi sul letto, un nastro adesivo che le copre la bocca, il volto deformato, in decomposizione, sangue rappreso sul cuscino. E' mistero, a Lignano Sabbiadoro, sulla fine di Waltraud Niederl, 64 anni, una pensionata brasiliana naturalizzata austriaca trovata senza vita in mi appartamento di via Latisana, dove risiedeva da due anni, da quando, cioè, aveva divorziato. Alcune vicende del suo recente passato, una certa facilità a cadere in crisi depressiva inducono gli inquirenti a propendere per la tesi del suicidio. Ma la scena del ritrovamento non consente di trascurare l'ipotesi del delitto. Waltraud Niederl era stata vista l'ultima volta lunedì pomeriggio, quando era scesa a depositare il sacco delle immondizie. Ma conduceva una vita riservata e trascorreva la gran parte del tempo in casa, spesso sotto l'effetto di calmanti: così nessuno si è preoccupato dell'assenza. Mercoledì sera, un amico e lontano parente, Luigi Piussi, si è recato a farle visita e ha fatto la scoperta. Waltraud Niederl si sentiva minacciata. L'inverno scorso si era anche rivolta ai carabinieri che però non le avevano dato credito. Anzi, avevano consigliato e favorito il ricovero in ospedale della donna che aveva dato chiari segni di squilibrio. C'è chi sostiene che soffrisse di manie di persecuzione. Elementi che ora suffragano la tesi del suicidio messinscena del delitto. Il chiarimento definitivo arriverà dall'autopsia anche se non tutti i tasselli collimano. Di Waltraud Niederl si sa ancora poco. Il divorzio dal marito sposato in Austria; i piccoli litigi con mi vicino; qualche-amicizia di mezza età, per lei che non aveva perso del tutto la bellezza di un tempo. Dalle ombre di questo passato potrebbe emergere il movente del giallo della camera chiusa. [m. me.]