Scarcerato per assistere il figlio
Scarcerato per assistere il figlio Scarcerato per assistere il figlio Ex rapinatore, ha un bambino cieco e sordomuto L'uomo lavorerà come autista, poi accudirà il bimbo Il piccolo è legato in modo particolare al genitore nuòvamente in qualche reato, questa volta gli si aprirebbero le porte della prigione. Tutto comincia nel 1992. Calabria, poco dopo la nascita del bambino, si rende conto che il suo futuro sarà buio e che per tentare di rischiararlo occorre molto più denaro di quanto riesca a procacciarsi col proprio mestiere. Disperato si «arruola» nel commando che irrompe in una agenzia del Monte dei Paschi di Siena in via Ammiraglio Rizzo, nella periferia occidentale di Palermo. Maldestro, si fa sopraffare dai vigilantes e finisce in galera. A caldo tenta di giustificarsi sostenendo di aver saltato il fosso per racimolare una somma che gli consentisse di acquistare i farmaci per il binubo e per potere raggiungere periodicamente l'ospedale Niguarda di Milano, dove esiste l'unico presidio in Italia per gli handicap del figlio. Trascorre 11 mesi in cella in attesa di giudizio e poi ritorna dai propri cari con il consenso del giudice per le indagini preliminari, in considerazione della situazione familiare. Nel frattempo la sentenza di prima istanza per il colpo in banca. Calabria tenta di arrangiarsi come può, e sempre senza grande costrutto, per man¬ tenere moglie e figli e per pagare i viaggi della speranza per lo sfortunato figlioletto. E' di un mese fa il pronunciamento della Cassazione che ha confermato la pena erogata in appello (3 anni e 8 mesi). Scorporato il periodo di custodia cautelare, restano quindi da scontare 2 anni e 9 mesi. Gli avvocati Natoli e Gerbino nel loro intervento presso il tribunale di sorveglianza hanno messo in evidenza soprattutto il «caso umano»: il dramma di un figlio con insufficienze gravi, il legame intenso con i genitori, l'opportunità, in questo contesto sicuramente significativo, di offrire un'occasione di riscatto al reo. Sollecitazioni che hanno convinto gli uomini della giustizia, che in questa occasione hanno temperato il rigore formale con i bisogni di un piccino che una natura non benigna ha reso dolorosamente vulnerabile. Giancarlo Mirone
Persone citate: Gerbino, Giancarlo Mirone, Natoli
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