Mucca pazza è di nuovo allarme

Rapporto veterinario inglese ammette nuovi rischi di contagio per i vitelli Rapporto veterinario inglese ammette nuovi rischi di contagio per i vitelli Mucca pazza, è di nuovo allarme «Il morbo può trasmettersi per via ereditaria» Finora si credeva che il morbo si trasmettesse solo attraverso il cibo Il ministro Bindi: in Italia massima vigilanza sulle carni BRUXELLES. Nessuno ha per il momento lanciato ulteriori e urgenti misure di lotta al morbo della «mucca pazza», ma gli esperti dell'Unione europea sono da ieri alle prese con due nuovi e inattesi rischi di diffusione del contagio. Sui tavoli del comitato veterinario permanente dei Quindici è approdato a sorpresa un rapporto del ministero dell'Agricoltura britannico che, per la prima volta, ammette un sia pur limitato rischio di trasmissione ereditaria dell'encefalopatia spongiforme bovina (bse) dalla mucca al vitello. Finora, era convinzione generale che la malattia si diffondesse solo attraverso il cibo, e in particolare con le farine animali contaminate con cui vengono (o venivano) nutriti gli animali da allevamento. Al vaglio degli esperti comunitari vi era già una proposta del commissario europeo per l'Agricoltura Franz Fischler di escludere dalla catena alimentare (animale e umana) cervello, midollo spinale e milza degli ovini e dei caprini dopo che - sia pure in condizioni particolari di laboratorio - degli studiosi francesi avevano dimostrato la trasmissibilità tlella malattia anche a queste specie animali. Mentre la proposta di Fischler non sembra avere molte speranze di passare dato il carattere quasi esclusivamente teorico del rischio per agnelli, capretti e montoni, più inquietanti sono apparse agli esperti le possibilità che i vitelli possano prendere la bse - e potenzialmente trasmetterla all'uomo - anche ereditandola dalla madre. 11 rapporto britannico ha parlato di un 10% di vitelli contagiati dalle mucche di un campione che si trovavano negli ultimi sei mesi * < * '• ; - ": •■•*" ■'. A \ * L'IRA DEI GIUSTI tanto delitto, da ieri e libero perche il reato è «andato in prescrizione». Certo, il vecchio cronista è turbato. II vecchio cronista che quand'era radazzo aveva coraggiosamente paura perché faceva il partigiano nella Roma occupata dai nazisti, certo chi scrive queste note si sente offeso, come i romani tutti. Signori e plebei. La sentenza non la una grinza, giuridicamente funziona. Ma offende. Gli ebrei eli Roma e con loro gli uomini di buona volontà eli tutto il mondo s'aspettavano la condanna del vecchio boia. Non imporrava che l'ergastolo Priebke lo scontasse davvero, lui, ultimo (forse) miserabile epigono di Rosenberg. L'importante era condannare, decretando l'ergastolo, con lui, e definitivamente, la bestia infame chiamata nazismo. Invece, cinquantanni dopo la strage delle Ardeatine scopriamo che quella bestia non è morta, non vuole morire: ce lo dicono Srebrenica, Mostar, i campi di sterminio della Bosnia, ce lo sbattono in faccia il sorriso farabutto di Karadzic, le strizzatine d'occhio del suo complice Mladic. Avevamo avuto subito la sensazione, entrando nell'angusto tribunale militare di Roma, il giorno in cui il processo comincio, che quei giudici non si rendevano conto di maneggiare una bomba a tempo, un pezzo di Storia rovente più della lava d'un vulcano. Quei giudici hanno gestito un processo «tecnico», tra militari, chiudendo porre e finestre alla Storia, alla piena dei sentimenti. Hanno voluto, legittimamente, un processo asettico pensando, forse, che dopo cinquant'anni, codici alla mano, così andava fatto. Il pubblico accusatore, lui, Intelisano, aveva invece capito ed è per questo che ha perduto (per ora) la sua battaglia tesa a una giusta sentenza. Concludendo il suo intervento, la voce rotta dall'emozione, aveva detto al tribunale: «Priebke va condannato al- A fianco, John Major Nella foto grande un magazzino di carni bovine in Gran Bretagna di incubazione del morbo e, quindi, solo dell' 1% di rischio per l'intera popolazione bovina, considerando che il periodo di incubazione della malattia della «mucca pazza» è di 60 mesi. Il documento ha anche detto che la scoperta non è tale da richiedere misure addizionali di lotta contro la malattia e ha escluso che i vitelli possano essere contagiati dal latte di mucca. Lo studio potrebbe però indurre l'Ue a chiedere comunque una revisione e un allargamento del piano di abbattimento dei capi di bestiame. Se confermati, inoltre, i nuovi dati rischiano di compromettere la speranza di Londra di una rapida revoca dell'embargo sulle sue esportazioni di bovini e derivati, revoca che dovrebbe riguardare in un primo tempo proprio i vitelli più giovani. La possibile «trasmissione verticale» della encefalopatia spon- giforme bovina «non inciderà sulle misure cautelative adottate dall'unione europea nei confronti del Regno Unito». Lo ha affermato ieri sera il ministero della Sanità, che ha dato inoltre notizia dell'insediamento del Comitato permanente veterinario zootecnico istituito d'intesa fra il ministro Bindi e il collega delle Risorse Agricole Pinto. Il comunicato precisa che l'informazione proveniente dalla Gran Bretagna «non mancherà di avere conseguenze sul piano di sradicazione della malattia nel Regno Unito approvato alla commissione dell'Ue che dovrà pertanto essere adeguato». Il ministero della Sanità ribadisce la massima vigilanza attraverso costanti controlli per evitare l'ingresso, su tutto il territorio nazionale, di animali, carni o prodotti da essi derivati, provenienti dalla Gran Bretagna». [Ansai Stato civile di Torino l'ergastolo. Il bilanciamento delle attenuanti con le aggravanti, che porterebbe alla assoluzione, sarebbe una operazione da magliari». E in ultimo, quasi sottovoce: «La Storia vi guarda, che Dio vi illumini», aveva concluso. Padre Pio da Pietrelcina diceva che la retorica è ammessa soltanto in chiesa e nelle aule di giustizia. Verosimilmente il frate delle stigmate, rozzo come sublimemente rozzi erano gli apostoli perché uomini semplici, intendeva dire che le parole sono pietre quando chi le pronuncia crede in quello che dice. Con questo non vogliamo dire che il tribunale militare non credesse nella sacralità del suo compito: forse quei giudici semplicemente non hanno capito, che non avevano fra le mani fascicoli giudiziari, bensì lacerti di Storia, le tracce indelebili di una carneficina. Catafratti nel loro rigorismo militare, gli c staro impossibile ascoltare il dolore dei sopravvissuti, hanno, forse, scambiato la forte domanda di giustizia per se- te di vendetta. Adesso contro la loro sentenza ricorreranno Intelisano, le parti civili eccetera e a lungo durerà il coro dei dolenti e degli indignati. Ma non è questo il punto. Quel che umilia la nostra coscienza, quel che moltiplica il dolore dei sopravvissuti è pensare che di quella strage infame altro non rimanga se non una teca, piccola, modesta, consunta dalle lacrime, consumata dalle carezze. La teca che custodisce un pettinino, un paio di calzini rammendati, un pezzetto di corda. Tutto quello che rimane del tenore Ugo Stame, mandato a morte da Priebke. Perché colpevole di essere ebreo. No, non è retorica affermare che da questa piccola teca sale la rivolta di Roma, la rivolta degli uomini giusti. Non è una reazione qualunquista ad una «condanna tecnica». No. E' l'indignazione genuina del popolo, è l'ira dei giusti. Ha raggiunto la pace del Signore che ha illuminalo la sua vita NATI DENUNCIATI IL 31 Luglio 1996 Aamer Manal; AJabara Nahy Oumaima; Alessandria Martina; Anello Mattia; Balbo Giorgia; Barresl Gabriele; Beshai Mina; Borgo Martina; Borsarelll Davide; Bucci Daniele: Cavallo Martina; Cotronel Desiree; Crupl Alessandro; D'Ambrosio Francesco; Dall'Oslo Luca: De Gregorio Eleonora: De Santls Nadia: DI Malo Andrea; Domenlchlnl Beatrice: Falella Pierpaolo Vincenzo; Fonti Sara; Fracchla Alice: Galla Andrea Roberto: Grasso Eleonora; Gravina Daniele; Intontì Gaia Maria Sole: Latomia Giorgia: Llppolls Valeria: Longo Erika. Marangoni Gabriele; Mattiazzl Giulia Angelica; Mohamed Saldi Mahmud; Moussa Moenien: Nido Eleonora; Notarl Riccardo; Patti Andrea; Pezzo Giada; Plrozzo Salvatore; Porcu S"nia; Rigotto Lorenzo: Sala Eugenia Anna Giulia, Santoro Simone Giovanni; Scalola Gianluca: Scarsi Filippo Emilio: Schlrru Elena: Speciale Manuel: Splendidi Ilaria; Tarditi Simone. Teppati Lorenzo; Tirinato Claudia: Tognolina Federico; Topla Mattia: Tresca Federica; Vedano Sara: Zalo Federi- La ringraziano per l'amore che ha dato loro Lucia, Meni, Cristina, Marialuisa e Paolo. Esequie il 2 agosto 1996 ore 16,30 con paranza dall'abitazione in Alpignano. via I Maggio 26. Alpignano, 2 agosto 1996. Titolari e Collaboratori dello Studio Acconterò sono vicini a Domenico e famiglia. E' mancato all'affetto dei suoi cari, dopo una vita di lavoro e di dedizione alla famiglia MORTI DENUNCIATI IL 31 Luglio 1996 Negli Ospedali: Chissottl Giovanni, anni 85. Koelltker, nato a Trolarello (TO); Perlno Lidia, a. 88, Cottolengo. nata Venana Reale (TO). Digiugno Calogero, a. 68. Mauiiziano Umberto I. nato a Reggio nell'Emilia; GUI Giuseppina ved. Famiglio, a. 70. Molinette, nata ad Alpignano (TO): Gabbatel Antonio, a. 76, Martini, nato a Caorle (VE): Crivellar! Michele, a. 69, Molinette, nato a Rosolina (Ro); Forni Ida ved. Val, a. 84. Molinette, nata a Caorso (PC); Matta Erminia Pierina ved. Schierano, a. 88. Mauriziano Umberto I, nata a Passerano Marmorito (AT); Mussa Olimpia ved. Marchi, a. 82. Giovanni Bosco, nata a Camerano Casasco (AT); Mascarlno Vilma in Decorato, a. 68, Ostetiico Ginecologico Sant'Anna, nata a Castelletto Merli (AL); Fablch Mario, a. 76. Maria Vittoria, nato a Fiume; Brusasco Lodovico, a. 68. Evangelico Valdese, nato a Torino: Allgeyer Elena ved. Gulllet, a 91. Molinette, nata a Torino; Porta Angelina ved. Vaccottl, a. 72, Maria Vittoria, nata a Mondovi (CN); Beccaria Anna ved. Ferrua, a. 82, Martini, nata a Bene Vagienna (CN): Chiedo Giovanna ved. Marinoni, a. 86, Maunziano Umberto I. naia a Isolabella (TO); Padula Giuseppe, a. 33. Maria Vittoria, nato a Rodi Garganico (FG); Milanese Francesco, a 59. Mauriziano Umberto I, nato a Nizza Monferrato (AT); Cino Salvatore, a 56. Centro Traumatologico Ortopedico, nato Gioiosa Marea (ME); Graglla Giovanni, a. 70, Mauriziano Umberto I, nato a Saluggia (VC); De Marchi Franca in Arnoldo, a. 52, Molinette, nata ad Asti; Gavello Quinto, a. 81, Molinette, nato a Castagnole Delle Lanze (AT). Presso residenza: Rosso Maggiorina in Somale, anni 82, corso Svizzera 42, nata a Tonno; Canova Giulia in Vinciguerra, a. 67, via Vittoria 43, nata a Mason Vicentino (VI); Giglio Catherine Filine, a. 31, corso Cincinnato 213, nata a Tunisi; Pezzlca Cesare, a. 68. piazza Luigi Matlirolo 10, nato ad Alghero (SS); Palmltessa Angelo, a. 84, corso Traiano 46, nato a Barletta (BA). Presso case di cura, di riposo e istituti religiosi: Pelllssero Carlo, anni 84, casa di cura S. Paolo, nato a Chieri (TO); Ferrarlo Ezio, a. 72. Istituto riposo per la vecchiaia, nato a Torino: Bozzlnl Antonio, a 73, casa di cura Cellini, nato a Torino; Bagattl Giselda in Garanzlnl. a. 85. casa di cura S. Paolo, nata a Torino Presso Medicina Legale: Ghlani Roberto, anni 30, nato a Cagliari; Pelizzola Roberto, a. 46. nato a Copparo (FE). Igor Man In un villaggio hutu Il capo dell'ex Kgb Alida Grandi Gay Antonio Falco Ne danno l'annuncio il figlio Giovanni, la nuora Maura, gli adorati nipoti Ileana, Giorgio e Renata, i consuoceri e parenti tutti. Funerali sabato 3 em. ore 11,45 parrocchia Madonna delle Rose. La presente è partecipazione e ringraziamento. Torino, 1 agosto 1996 Ha raggiunto la sua cara Amalia Mario Concas Maresciallo Maggiore del Carabinieri Ne danno il triste annuncio Silvia e Paola con Pino e parenti tutti. Un sentito ringraziamento al dottor Bambace, Anna e tutti coloro che gli sono stati vicini. I funerali sabato ore 8.15 parrocchia Ascensione. Torino, 1 agosto 1996. Cristianamente è mancata Maria Solaro ved. Imassi Addolorati l'annunciano i figli Giuliana e Franco, il genero Enrico Madon, i nipoti e parenti tutti. Funerali venerdì 2 agosto ore 15 in Vicoforte, parrocchia San Donato. - Torino, 1 agosto 1996. Carola e famiglia sono vicini ad Andrea e familiari. Enrico, li siamo vicini con tutto affetto per la perdita del tuo papà Angelo Mane Famiglia Aymo. - Plnèrolo, 1 agosto 1996. Enrico, in questo triste e doloroso momento per la perdita del tuo PAPA', non potendo essere personalmente al tuo fianco ti abbracciamo con tutto il nostro amore. Leila e Pier Andrea. Stefano Casati è nella luce di Dio. Lo annuncia Maria Bennanl con infinito amore e la sua famiglia. — Pavone Canavese, 2 agosto 1996. Gian Paolo, Anna e Luca Slccardi si uniscono con affetto al dolore di Angelo, Piera e Luca. Orario accettaz Sportelli PK. Salone LA Lunedì/Venerdì 9-12,30 Sportelli PK. V Lunedì/Venerdì 8,30Sabato ore 8,Domenica e