«San Luigi troppo isolato la sicurezza è a rischio»

Evacuate alcune famiglie: statale e ferrovie bloccate fino alle 12 Evacuate alcune famiglie: statale e ferrovie bloccate fino alle 12 Appello del commissario dell'ospedale «San Luigi troppo isolalo la skurezza è a rischio» Chiesti interventi per l'illuminazione Gli altri «nodi»: parcheggi e viabilità L'ordigno è stato estratto dal fondale del torrente Orco e trasportato a Ciriè dove gli artificieri hanno provveduto a farlo esplodere nel poligono militare Gli artificieri controllano la bomba appena depositata sul greto del torrente dopo essere stata sollevata con una gru dal fondale in cui era impantanata Si trova in mezzo alla campagna, ma è un ospedale d'interesse nazionale. E, adesso, il fatto di essere fra i prati è diventato un limite troppo grosso a cui bisogna porre rimedio. Si parla del «San Luigi» di Orbassano: Giuseppe Galanzino, commissario dell'azienda ospedaliera, lancia un appello a tutti gli enti competenti per qualificare l'area circostante la struttura sanitaria. «La mancanza di servizi - spiega Galanzino mette a rischio non solo la sicurezza degli utenti, ma anche coloro che nell'ospedale vengono qui ogni giorno a lavorare». La richiesta di collaborazione a Regione, Provincia e Comune di Orbassano si è fatta più urgente dopo un episodio della settimana scorsa. Un anestesista che rientrava a casa, dopo un intervento, è stato fermato da quattro giovani armati. Erano le 23,30 e il medico, Enio Prencipe, aveva appena oltrepassato i cancelli dell'ospedale: i suoi aggressori lo hanno obbligato a un lungo giro in macchina, al termine del quale lo hanno abbandonato per strada, portandogli via auto, documenti e chiavi di casa. «Purtroppo so bene - continua Galanzino - che violenze di questo tipo possono accadere ovunque, ma la mancanza d'illuminazione sulla strada che porta al "San Luigi" non è certo un aiuto ad evitare che avvengano proprio qui». Il problema illuminazione è solo uno dei tanti argomenti della denuncia di Galanzino. Due volte, quest'anno, violenti acquazzoni Giuseppe Gala zino hanno allagato il parcheggio a valle dell'ospedale, isolandolo. Il primo maggio scorso, l'acqua era talmente alta da impedire il passaggio alle ambulanze: l'accesso al pronto soccorso è stato deviato, causando ritardi. «Una cosa mai successa in passato - racconta il commissario dell'azienda ospedaliera -. I lavori dell'interporto e del centro agroalimentare, a monte del "San Luigi", hanno deviato il corso dell'acqua piovana. E' evidente che il problema necessita di una risoluzione urgente». Parcheggi e viabilità rappresentano gli altri due grandi nei dell'ospedale. «Attendiamo con ansia - conclude Galanzino - uno svincolo sulla tangenziale che porti fino a noi. Devono al più presto essere costruiti parcheggi. Ora le macchine sostano disordinatamente sul terreno incolto e spesso si creano ingorghi che sono un'ennesima ragione di rischio per i mezzi che devono passare con urgenza». Graziano Dell'Acqua, sindaco di Orbassano, si occupa da tempo dei problemi: «Anche se il Comune non ha vere responsabilità sul "San Luigi", che è di competenza regionale, ci siamo impegnati da sempre a mettere a disposizione le nostre forze per qualificare i servizi. Crediamo però che gli sforzi debbano essere suddivisi fra tutti: proprio perché l'ospedale è d'interesse nazionale, non è giusto che pesi sulle spalle dei cittadini di Orbassano». zino Carlotta Oddone i evitano molti danni

Persone citate: Carlotta Oddone, Galanzino, Giuseppe Gala, Giuseppe Galanzino, Graziano Dell'acqua, Prencipe

Luoghi citati: Ciriè, Comune Di Orbassano, Orbassano