Alta Velocità Protestano i sindaci

InValdiSusa InValdiSusa Alta Velocità Protestano i sindaci «Quei sondaggi sul nostro territorio per costruire il tunnel dell'Alta Velocità noi non li vogliamo». Rispondono così i sindaci della Val di Susa alla prefettura che ha autorizzato la società francese Alpetunnel-Geie ad eseguire i lavori. I Comuni sul piede di guerra sono quelli di Bruzolo, Chianocco, Mompantero, Bussoleno, Venaus, Giaglione e Susa. La prefettura di Torino, in data 28 novembre '95, ha autorizzato il direttore tecnico aggiunto Lucio La Velia e i suoi collaboratori ad eseguire dei sondaggi sul territorio. Le notifiche devono essere effettuate dai vari Comuni a spese della società entro il prossimo 4 agosto. Protesta anche il presidente della Comunità montana Luciano Frigieri. I comitati contro l'alta velocità ferroviaria si stanno preparando a nuove manifestazioni e rispolverano il loro slogan: «Giù le mani dalla Valle di Susa, la valle non si tocca». Domenica scorsa alcuni componenti dei comitati anti-Tav sono anche saliti sul Rocciamelone con il motto: «No al Tav No alla costruzione di nuove infrastrutture. Vista l'indifferenza che regna alle pendici del monte, speriamo che almeno lassù qualcuno ci ascolti». In realtà il sindaco di Mompantero, Frigieri Romano Perino, con i suoi colleghi e il presidente della Comunità montana, non hanno mai abbassato la guardia. «Questa è un'ennesima provocazione - dice Romano Perino -; noi non siamo d'accordo circa l'inizio di questi rilievi e il mio Comune non autorizzerà l'entrata di mezzi o persone sul terreno dei privati». La prefettura ha disposto un decreto in cui autorizza i sondaggi geologici, rilevamenti e il transito sui terreni privati, ai responsabili e al personale dell'Alpetunnel-Geie, ma Perino ribadisce: «Di qui non si passa, farò ricorso con gli altri sindaci contro il decreto. Forse sarà la prima volta che un sindaco si appella ad un dispositivo del prefetto, ma la valle non può sopportare altre devastazioni». Con l'arrivo ai sindaci delle prime richieste di notifiche ai cittadini dei sette Comuni interessati, anche la Comunità montana Bassa Valle di Susa ha preso posizione. Il presidente Luciano Frigieri è categorico: «La nostra linea la conoscono ormai tutti. Prima di parlare di tunnel vogliamo sapere cosa accadrà alla valle, e per valle intendo la zona da Mompantero a Torino». Il responsabile della Comunità vuole sapere dove vorrebbero far passare l'alta velocità: «Fino ad oggi ci hanno fatto vedere praticamente nulla, soltanto qualche schizzo su un foglio di carta». [g. mar.] incatenati, ma i tutori dell'ordine picchiano ugualmente molti dei presenti. Sonò irregolari, nessuno denuncerà questi metodi così duri. Io non c'ero, ma ho visto i lividi sul corpo di "X" e intendo difenderlo». Javier Scordato Un lettore ci scrive: «Il dibattito di questi giorni a proposito degli spettacoli "a sfondo benefico", mi ha ricordato l'iniziativa svoltasi nei mesi scorsi per finanziare Telefono Azzurro. Il 3 febbraio, Salvatore Pettinatto del consiglio direttivo del comitato Sos Telefono Azzurro segnalava l'esigenza di "un piano di informazione a cadenza periodica sulla stampa, che, ogni tre mesi, avrebbe dovuto informare anche chi non ha contribuito con un versamento, sulle voci di impiego, su cosa, su quanto e sul relativo costo di ciò che, nel corso del 1996, si sarebbe fatto grazie alla raccolta che ha impedito la nostra chiusura". «Sono passati cinque mesi, ma finora non mi è parso di aver visto alcun rendiconto in merito. E' possibile conoscere l'importo delle offerte ricevute da Telefono Azzurro e la loro destinazione?». Lorenzo Barbio

Persone citate: Frigieri, Lorenzo Barbio, Luciano Frigieri, Perino, Romano Perino, Salvatore Pettinatto