Nizzola e Abete i cari nemici

Continua la lotta per succedere a Matarrese, si profila l'ombra del commissario Continua la lotta per succedere a Matarrese, si profila l'ombra del commissario Nizzola e Abete/ i cari nemici Oggi i calendari incompleti diAeB PAGANO SEMPRE I TIFOSI QUESTA dei calendari a puntate, oggi le prime dieci giornate, il resto più avanti, a bottino intascato, è una protesta che non ci piace. La troviamo arrogante e grossolana. Confonde e disturba i tifosi, gli unici a essere scavalcati dagli eventi, pur meritevoli di ben altre attenzioni; crea problemi, non trascurabili, alla macchina del Totocalcio (e Pescante, ad Atlanta, segue sgomento il tira-molla); si inserisce in un contesto tutt'altro che nobile, visto come le varie componenti stanno gestendo, sul piano politico, le elezioni presidenziali del 6 agosto. Il problema è che nessuno ha completamente torto o completamente ragione. Le società reclamano, fra le altre cose, sgravi fiscali e il fine di lucro. Il governo promette e poi dimentica di aver promesso. Salvo ricordarsi di essersene dimenticato e scrivere lettere accorate (Veltroni). Non che prima fossero tutte rose e fiori. Anzi. Di sicuro, è un gran brutto periodo. La sentenza Bosman ha fatto da detonatore, l'eliminazione di Matarrese, Sacchi e Maldini ha contribuito ad alzare la soglia dell'isteria collettiva. Il calcio che cambia, cambia male. La sfumatura ai calendari è l'atto estremo, e più mortificante, di una transizione drastica e per certi versi deprimente. C'è spaccatura a livello di candidati alla presidenza della Figc (Nizzola contro Abete), ribadita, ieri, da un esilarante consiglio federale. C'è frattura all'interno della stessa Lega professionisti (Polo Nord, Juve-Milan, contro Polo Centro, Fiorentina-LazioRoma). L'esigenza, matura, legittima, di una riforma dei campionati e, più in generale, dell'intero sistema, viene, così, mortificata da tutta una serie di volgari ripicche e sgradevoli imboscate. Avanti di questo passo, si corre il rischio di dover rimpiangere Matarrese, per il quale starebbe lavorando, addirittura, l'eclettico Abete, ora dottor Jekyll (se Nizzola si candida, mi faccio da parte) ora mister Hide (Nizzola presidente? mai. Meglio il commissario, o filetti di Tonino congelati sino a marzo). La pubblicazione dei calendari non costituisce un semplice atto notarile. Va oltre. Assorbe e frulla date, ferie, sentimenti, baruffe familiari. Traccia paletti, segnala scadenze, crea intrecci suggestivi. Per questo è stata sabotata, in spregio all'utente. Noi speriamo in uh colpo di reni del buon senso. Anche e soprattutto perché il calcio italiano nella sua globalità può permettersi, oggi, pochi ultimatum. Ci sono doveri da onorare, non solo diritti da rivendicate o Superleghe da sponsorizzare. Veltroni ha scritto a Pescante e Matarrese, quando, viceversa, l'unico interlocutore, di fatto, è la Lega. Non è dettaglio marginale. E' segno dei tempi. Quelli che ci meritiamo. , Roberto Beccanti™ STADVIA SANS ROMA. I calendari restano dimezzati. Da Milano oggi «usciranno», come annunciato, solo le prime dieci giornate. Alla richiesta di Veltroni di sospendere la protesta, Nizzola risponde con un «sì, certo. Non ora ma appena possibile. La nostra non era una sfida. Scriverò a Veltroni per ringraziarlo dell'attenzione che questo nuovo governo mostra per lo sport». Buona risposta, ma non quella attesa dal responsabile dell'ufficio per lo sport, Valitutti. Insomma alla mano tesa di Veltroni si è risposto con un saluto affettuoso, da lontano. Ma molto più lontane sono le posizioni dei due candidati alla poltrona di Matarrese. Dopo cinque ore e mezzo di consiglio federale e tre di summit alla presenza di Matarrese, Nizzola e Abete sono più che mai due cari nemici. Ormai c'è solo Giulivi a dirsi ancora speranzoso in una soluzione unitaria per il 6 agosto. Prontamente rimbeccato dallo stesso Abete che da questo orecchio proprio non ci sente. Il presidente della Lega di C (oggi conferenza stampa per presentare il suo programma) deve aver fatto sobbalzare tutto il consiglio federale, annunciando; «Il Coni deve dirci cosa succederà se il sei agosto non avremo un presidente. Secondo me. non esiste un commissariamento ad acta. O entra davvero il commissario o resta, nella pienezza dei suoi poteri, questa dirigenza fino al 31 marzo '97 (cioè Matarrese, ndr)». E sobbalza Nizzola che precisa: «La norma non è chiara, sono opinioni in libertà. Per me il mandato di questi dirigenti è scaduto il 30 giugno e sono già in prorogatio. Aspettiamo che il Coni chiarisca». I due candidati si affrontano con gelida gentilezza. Ad Abete che vive per programmare, Nizzola ribatte che è il candidato a fare il programma. Che così si è fatto finora e così spera si continuerà. «Ci conosciamo dice il presidente della Lega di Milano - e ci conoscono. Quello che conta é la storia personale, l'ottica imparziale sui problemi: Non sarò un vincitore se mi eleggeranno, non mi sentirò uno sconfitto in caso contrario. Io non mi sono candidato, sono stati altri, ed è giusto così, a volerlo». Non mancano le frecciate. Nizzola: «Critiche al mio programma, che finora è l'unico, non ne ho viste». Abete si è soprattutto premurato di cancellare l'immagine negativa di un commissario: «Non siamo una federazione allo sbando, la situazione è legata ad un vincolo statutario che crea una sorta di diritto di veto. La differenza di programmi tra Nizzola e me impone la pluralità di candidature». E chiede di conoscere esattamente come saranno le modalità dell'elezione. Per i sospettosi è quasi l'annuncio di un timore di brogli. Appare quindi vano l'appello all'unità che Pescante lancia da Atlanta: «Auspico che si arrivi ad una definizione delle cariche CICLISMO Circuito a Misano LE AMICHEVOLI I nerazzurri presentano i nuovi acquisti a S. Siro con il Manchester United prima del 6 agosto. Ne hanno bisogno il calcio e lo sport italiano. Il Coni, comunque si manterrà assolutamente estraneo ed accetterà la volontà dell'assemblea. L'auspicio è che tutto funzioni, altrimenti si dovrà andare ad un'altra assemblea, magari con la nomina di un commissario. Condivido l'intervento di Veltroni, sulla linea di quanto avevamo discusso nei colloqui preparatori alla sua visita al Coni. C'è troppa frenesia nel calcio di oggi, se manca la cinghia di trasmissione le ruote girano a vuoto e si scaldano». Il consiglio federale ha approvato la panchina a sette giocatori dalla prossima stagione per i campionati professionistici. In serie A accettata l'iscrizione di Lazio e Napoli che hanno regolarizzato le loro posizioni. Per la B, respinto il reclamo dell'Andria e confermato in sua vece il Cosenza. Piero Serantoni

Luoghi citati: Atlanta, Lazio, Milano, Napoli, Polo Centro, Roma