furlan va in tilt con Paes

L'indiano, n. 127 al mondo, entra a sorpresa in semifinale L'indiano, n. 127 al mondo, entra a sorpresa in semifinale furiali va in tilt con Paes L'azzurro: «Chepeccato, ci tenevo» giri ATLANTA. Paes è un gigante, Furlan è fuori dall'Olimpiade. L'occasione d'oro - o forse solo di bronzo, comunque una grande occasione scivola dalle mani di Renzo Furlan in appena 80 minuti. Il suo quarto di finale contro l'indiano Leander Paes è un calvario che nessuno, né l'azzurro né Adriano Panatta, ancora sconvolti dal caldo e dall'inattesa batosta, riesce a spiegare. «Ha giocato benissimo e io non ho saputo reagire», sintetizza Furlan. «Non me lo spiego, quest'indiano è una specie di mosca tze-tze, tira pianissimo», scuote la testa Panattone, incredulo. Eppure Paes ieri era un gigante, a dispetto dei suoi 173 centimetri d'altezza e della sua scheda personale, nella quale non si riesce a trovare traccia di un buon risultato nei tornei Atp. Ha 23 anni, non ha mai passato un turno in un tabellone del Grande Slam e non ha mai superato la barriera dei primi cento del mondo: oggi è n. 127, 102 posizioni più in basso del no¬ stro giocatore. In certe situazioni però il moro di Calcutta ha già dimostrato di essere capace di momenti di autentica trance agonistica: in Davis, ad esempio, dove ha battuto Ivanisevic, Ferreira, Leconte, Hlasek e trascinato l'India a diverse vittorie contro pronostico, specialmente sull'erba di casa. Qui all'Olimpiade evidentemente ha ritrovato il gusto di giocare per la bandiera e, dopo aver sorpreso Enqvist, anche ieri si è prodotto in una serie di cariche all'arma bianca che hanno subito disorientato il soldatino di Conegliano. Tennis leggerissimo, quello di Paes, ma tremendamente efficace quando i suoi attacchi kamikaze e le sue risposte a tutto braccio sono così precisi. Furlan se l'è ritrovato subito addosso, ha perso il 10 set in un lampo, ha provato a reagire nel 2° ma l'avversario ormai era carico come una molla. L'unico tram per rientrare in partita è passato sul 5-4 Furlan, ma anche in quel game, per lui il più difficile, l'in- ri: se superano le ex sovietiche, la finale diventa Male Liuzzi nella lotta Nuoto sincronizzato: l'Italia è ultima Due arcieri negli ottavi Furlan, la sconfitta che non ti aspetti: in classifica è 102 posti più su di Paes diano ha servito benissimo e si è tolto d'impaccio. «Una volta lanciato è molto difficile fermarlo. Lui raramente gioca a questi livelli, ma quando ci riesce diventa un cliente difficilissimo». Non sono scuse di circostanza, e Furlan non è quel tipo di tennista che considera l'Olimpiade come un qualunque torneo del circuito. «Solo adesso che ho perso mi un'ipotesi concreta

Luoghi citati: Atlanta, Calcutta, Conegliano, India, Italia