nella clinica delle polemiche

L'ex ministro Podestà scrive a Major: «Dovete sospendere la decisione di scongelarli e far nascere questi piccoli» L'ex ministro Podestà scrive a Major: «Dovete sospendere la decisione di scongelarli e far nascere questi piccoli» Il Comitato nazionale di bioetica accusa: «L'errore è stato fatto all'inizio. Non si doveva arrivare a questo punto» NELLA CLINICA DELLE POLEMICHE IBOURN L professor Peter Brinsden ha la compostezza rassegnata di un uomo che ha tentato il tutto per tutto. In maniche di camicia, il primario di Bourn Hall, la gloriosa clinica appena fuori Cambridge fondata dai pionieri della fecondazione in provetta, racconta gli ultimi giorni frenetici trascorsi a lanciare messaggi in bottiglia ai legittimi proprietari di 904 embrioni umani depositati nei suoi laboratori. Non sapendo a che santo votarsi, il professore è ricorso a un Cd-rom con il registro elettorale dell'Inghilterra e ha ripescato in extremis gli indirizzi di oltre 60 coppie che parevano svanite nel nulla. Ma è una corsa contro il tempo. Allo scadere della mezzanotte di oggi le cellule «non reclamato» saranno scongelate e distrutte. Alle donne italiane che gli hanno scritto offrendosi di adottare gli embrioni dimenticati o rifiutati, il professor Brinsden risponde: «La legge non me lo pennette. Ieri ho ricevuto un fax dal centro Artemisia di Roma e la notte scorsa ho parlato con il professor Severino Antinori. Lui mi ha chiesto il motivo per cui non posso trasferire gli embrioni alla sua clinica e io gli ho spiegato che non mi è permesso fare niente del genere. Se non scongelo gli embrioni, sarò incriminato e la clinica sarà chiusa. Sessanta persone perderebbero il posto di lavoro e un migliaio di coppie all'anno non riceverebbero la fecondazione artificiale». Ma non c'è di mezzo soltanto il codice penale: «E' anche assolutamente antietico, a mio parere, impiantare degli embrioni senza il consenso della coppia per la quale li abbiamo fatti. Esattamente come troverei antietico usarli per la ricerca scientifica senza la sua autorizzazione. Alcune persone obiettano: come può essere allora etico buttarli via? Io non voglio buttarli via, il mio personale neppure. Ma mi trovo in un vicolo cieco, preso in mezzo tra l'obbedienza alla legge, la mia coscienza e fare ciò che è giusto per gli embrioni». Salvo colpi di scena dell'ultima ora, il primario di Bourn Hall non avrà altra scelta che far scongelare 700-800 embrioni. «Due tecnici saranno incaricati di questo, e voglio proteggere il'loro anonimato per evitare che siano.molestati o minacciati». Brinsden parla nel riquadro di una delle immense finestre a bovindo della clinica, al di là della quale passeggiano quieti nel parco donne e uomini il cui più grande desiderio è concepire un figlio. Sopra le nostre teste, nei laboratori, poco meno di 10 mila ovuli fecondati si trovano in uno stato di «animazione sospesa», sigillati tra i fumi dell'azoto liquido. Bourn Hall è un nome storico nel campo della fecondazione artificiale: è la creatura di Patrick Steptoe, lo scienzia- Louise Brown, la prima «figlia» della provetta: oggi ha 18 anni

Persone citate: Brinsden, Louise Brown, Patrick Steptoe, Peter Brinsden, Severino Antinori

Luoghi citati: Cambridge, Inghilterra, Roma