Una Gladio anti-immigrati

Su un giornale un documento segreto: spie nei quartieri Su un giornale un documento segreto: spie nei quartieri Una Gladio anti-immigrati Scandalo in Belgio, coinvolti ex ufficiali BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Gladio», la rete creata durante la guerra fredda per organizzare la resistenza nell'improbabile caso di un'invasione sovietica, aveva forse la sua ragione di esistere. Si può opinare la sua necessità fino agli Anni Ottanta, quando la rete dei «legionari» anti-comunisti si era ormai, secondo molti, legata organicamente ai gruppi del terrorismo nero. Ma francamente l'ultima novità che viene dal Belgio, una Gladio contro gli immigrati stranieri, farebbe solo sorridere. Se non fosse che e preoccupante. A svelare l'esistenza di questa nuova organizzazione è il quotidiano francofono Le Soir, che ha pubblicato ampi stralci di un documento segreto dell'agosto '95, intitolato «Piano di base della difesa militare del territorio». Vi si legge che «numerose comunità di immigrati si sono stabilite nei grandi agglomerati urbani. Se questi gruppi di popolazione dovessero entrare chiaramente in disaccordo con la politica belga, potrebbero lanciare delle azioni dirette a contrastare questa politica, o a far conoscere il loro malcontento». Nel documento si riconosce che «non esiste alcuna minaccia aperta in Belgio», ma le comunità di immigrati rappresentano «una minaccia clandestina a carattere permanente». Per farvi fronte il Sei-vice general de renseignement, lo spionaggio militare, ha messo in piedi una rete di «Unità di sicurezza militare del territorio» costituita da ufficiali in congedo, con lo scopo primario di raccogliere informazioni. «Le Unita devono mettersi al lavoro nelle province, come "un agente di quartiere nel proprio quartiere"». Come commenta Le Soir, «questa rete non è dunque null'altro che una nuova struttura di informazione militare, interessata ai soprassalti della società civile, e particolarmente diffidente nei confronti di ciò che le è estraneo». Al ministero della Difesa minimizzano. Un portavoce ha spiegato al quotidiano che «si tratta di un progetto di piano che deve essere messo a punto prima della fine dell'anno, e la minaccia che evoca è una minaccia in tempo di guerra». Ma è davvero difficile crederlo. Dal 28 novembre al primo dicembre scorso infatti, il Reggimento territoriale delle guide, una unità di ufficiali in congedo, ha partecipato all'esercitazione «Meise 95», il cui scenario era cosi descritto dalle Forze armate: «A partire dal mese di agosto scorso un movimento terroristico si afferma nella maggior parte delle grandi città europee. I traffici aerei e ferroviari sono perturbati in parecchi Paesi. Le comunità di emigranti, originari principalmente dalla Repubblica di Moslavia (sic!) propagandano le loro idee anti-europee e antiamericane». La fantomatica Repubblica di Moslavia richiama subito i Paesi New York, è drogata Reparti speciali della polizia a Bruxelles Secondo un giornale la Gladio anti-immigrati sarebbe formata soprattutto da ex ufficiali musulmani e quelli slavi. E Le Soir si chiede sconsolato: «Come è possibile che questo testo razzista sia stato redatto e vistato da più ufficiali?». Ci sarebbe da ridere, appunto. Ma in Belgio ci si ricorda ancora degli eccidi del Brabante, quando una banda di criminali faceva irruzione nei supermercati mitragliando i clienti senza alcuno scopo apparente. Non li hanno mai trovati. Fabio Squillante Il governo francese

Persone citate: Fabio Squillante

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, New York