«In piazza spareremo a vista» «l'esercito»
«In piazza spareremo a vista» «In piazza spareremo a vista» GIAKARTA. Il comandante militare di Giakarta, generale Sutyoso, ha dato ordine ieri all'esercito di sparare a vista su quelli che ha definito come «fomentatori di disordini». L'ordine segue una serie di manifestazioni antigovernative represse sanguinosamente nei giorni scorsi, le più gravi avvenute in Indonesia da almeno due decenni. Sutyoso ha affermato che «c'è un limite alla pazienza» delle autorità. Nei disordini di sabato e domenica vi erano stati almeno due morti e una ventina di feriti. Gli scontri erano cominciati quando gli agenti avevano dato l'assalto alla sede del partito democratico indonesiano di Megawati Sukarnoputri, figlia del defunto presidente Sukarno. Da allora gli scontri non si sono ripetuti ma nelle vie della capitale indonesiana si percepisce una forte tensione. [Ansa-Afp-Reuter] dimostranti e forze dell'ordine (foto ansa] ca mondiale sulla capacità dell'Indonesia di tener fede alla propria reputazione di pagatore quasi impeccabile. Nessuna ha prosperato più della famiglia del presidente. L'aeroporto internazionale in cui atterrate venendo da fuori è stato costruito da Bambang, spiegano gli analisti indonesiani, delineando i contorni di uno dei più grandi imperi economici familiari del mondo, con tentacoli che si estendono a ogni settore. Se prendete un volo interno, vi capiterà di usare la linea aerea di Tommy, e il taxi che prenderete apparterrà magari alla società di sua sorella Siti Hardiyanti Rukmana, conosciuta popolarmente come «Mbak (sorella, appunto) Tutut». l'Indonesia indipendente da lui estromesso dal potere, Suharto ha gettato le fondamenta di un prospero futuro. In trent'anni l'Indonesia è riuscita a salire dalla più nera miseria al livello dei Paesi a medio reddito (sia pure sui gradini più bassi di quel gruppo) con una crescita economica invidiabile che sembra destinata a risultati ancora più spettacolari. «L'indonesiano medio si rende conto che oggi sta meglio di cinque anni fa e che fra cinque anni starà ancora meglio» nota Bill Rolph della Ing Barings. E' il più grande Paese debitore dell'Asia, con oltre 100 miliardi di dollari da restituire, ma i suoi brillanti risultati dell'anno finanziario 1995-'96 rendono ottimista la Ban¬ ferro (niente democrazia, in cambio di ordine e sviluppo economico) il presidente, nella tradizione dei vecchi monarchi di Giava, non mostra la minima intenzione di cedere il potere o di rivelare chi sceglierebbe come erede, qualora le circostanze lo costringessero ad andarsene. «La gente si sta innervosendo osserva Rizal Ramli, economista e consulente -. Il potere si è sempre più concentrato nelle mani di un solo uomo, per cui l'eventualità della successione crea molta incertezza». Il posto di Suiiarto nella storia dipende dalle realizzazioni dell'Indonesia in campo economico e sociale. Dopo i decenni di caos politico e decadenza della gestione Sukarno, il carismatico primo presidente del¬ Freschezza e vitalità per tutto il giorno, anche al sole*.
Persone citate: Bambang, Megawati Sukarnoputri, Rizal Ramli, Suharto, Sukarno
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