Paola prepara le frecce della rivincita

Tiro con l'arco: la Fantato, eliminata nell'individuale dalla Wang, pensa alla gara a squadre Tiro con l'arco: la Fantato, eliminata nell'individuale dalla Wang, pensa alla gara a squadre Paola prepara le frecce della rivincita «Ero tesa, ma mi rifarò» TOCCA Al MASCHI per questo». Poi, ridendo, lo sguardo ironico e sereno. «Oltre al vento c'era anche fango per terra: però onestamente non mi ha dato fastidio». E indicava le ruote della sua carrozzina. «Ho lasciato il villaggio trovando una sistemazione vicino al campo di gara perché c'era qualche difficoltà, specie con i varchi di sicurezza, le distanze, il ponte: però vi assicuro che non sono mai rimasta chiusa in casa», ha aggiunto la Fantato ringraziando tutti coloro, tanti, che l'hanno aiutata. In fondo, quando ancora deve essere disputata la prova a squadre, dove spera di rifarsi, Paola ha già vinto la sua Olimpiade. In questa battaglia contro le menomazioni fisiche, piccole e grandi, Paola Fantato però non è sola. La storia dei Giochi è ricca di uomini e donne, vecchi e nuovi eroi, che hanno combattuto e vinto contro i loro limiti prima ancora che contro i loro avversari. Wilma Rudolph, la Gazzella Nera, ha avuto la stessa malattia di Paola. Ventesima di ventidue fratelli, quando nacque pesava meno di due chili. Prese la polmonite e la poliomielite le portò via l'uso della gamba sinistra. A sei anni usava un apparecchio ortopedico, a otto una scarpa speciale, a venti vinse i 100 metri alle Olimpiadi di Roma, un prodigio di grazia e armonia. Per restare all'atletica di casa nostra, problemi di natura diversa hanno avuto Franco Fa- cdA Vè Visto da 70 m il centro del bersaglio è grande quanto un tappo di bottiglia. va, il cui cuore faceva le bizze, Salvatore Antibo, sofferente di epilessia e Silvano Simeon che finì sotto i ferri del chirurgo per una disfunzione ventricolare. E Sante Gaiardoni, per saltare al ciclismo, che vinse lo sprint su pista a Roma, soffriva anche lui di epilessia. Il libro dei ricordi è pieno di storie e di volti. Jeff Float, oro nella staffetta 4 x 200 di nuoto a Los Angeles, era sordomuto per una meningite virale. Oliver Halassy, ungherese, vinse l'oro della pallanuoto a Berlino '36 malgrado una gamba amputata sotto il ginocchio. Altri ungheresi, stranezza del destino, hanno avuto problemi di questo tipo. Karoly Takacs, tiro con la pistola, ebbe la mano destra IL TIRO CON L'AR L'ARCO IL BERSAGLIO Arco ricurvo: Le punte dell'arco sono piegate verso l'esterno per maggior potenza di tiro. Quando la corda è rilasciata, le punte si raddrizzano, facendo leva. Arco rpiegate potenzarilasciatfacendoMirinoAiuta a StabilizFaccia: Rivestito di carta, con 10 cerchi di color bianco, nero, blu, rosso, oro. Fatto di fune di canapa compressa. Angolato a 15°. Diametro: 122 cm con il centro di 5 em. Controll Mirino: Aiuta a colpire il centro Stabilizzatore: Corde: Idrocarbonato o Kevlar, il materiale usato per i giubbotti antiproiettile. LE FRECCE Alluminio o carbone di grafite. Punta Asta Cresta distrutta da una granata. Imparò a sparare con la sinistra e vinse l'oro a Londra '48. Imre Foldi, invece, sollevatore di pesi, aveva una mano con un dito amputato e uno paralizzato. Il velocista Leroy Burrell è cieco dall'occhio destro fin dalla nascita, mentre Dimitrios Tofalos, oro nei pesi ad Atene 1906, aveva un braccio di sei centimetri più corto dell'altro. L'inglese Duncan Goodhew (nuoto) e lo statunitense Graig Louganis (tuffi) erano dislessici. Lo svedese Arne Borg (nuoto) aveva un solo polmone. E il neozelandese Murray Halberg, oro nei 5000 a Roma, era semiparalizzato a una spalla. Carlo Coscia CO ^à^Q zzatore: la il movimento del polso. Poss Ale P no ec. ono andare a 60 m/sec. tte [penne] Cocca LA NOVITÀ'

Luoghi citati: Atene, Berlino, Londra, Los Angeles, Roma