Benedetti Michelangeli caccia agli inediti

^1 ^1 1HL_Benedetti Michelangeli caccia agli inediti COMPARSO un anno fa, Arturo Benedetti Michelangeli nei negozi di dischi è oggi più che mai presente. Sue registrazioni inedite emergono da quegli archivi in cui il grande pianista li aveva tenuti. Attento, parsimonioso nel concedere le sue magistrali interpretazioni Benedetti Michelangeli di sicuro non approverebbe questo florilegio discografico, che assomiglia all'apertura di una diga. Ma è utile segnalare alcune opere che, pur nulla aggiungendo a quanto già si conosceva del grande pianista di origini bresciane, ci permettono di rivivere momenti della sua arte. Brescia, a Palazzo Martmengo, sta dedicando una mostra ad Arturo Benedetti Michelangeli (fino al 5 settembre) che porta un evocativo e preciso titolo, «Il grembo della musica». La manifestazione offre un ricco e brillante catalogo che si può condiderare la prima monografia completa dell'artista. Contiene un ampio saggio critico di Piero Rattalino; scritti di Alberto Arbasino, Emanuele Severino; i giudizi dei musicisti (da Pollini a Gavazzeni), dei critici (da Joachim Kaiser a Giorgio Pestelli); degli allievi; degli accordatori; del Coro della Sat, cui il maestro armonizzò una ventina di canti popolari. In più c'è una cronologia dei concerti, delle incisioni. Un ricco materiale iconografico completa l'opera edita da Skira (prezzo 100 mila lire). Allegato all'opera c'è anche un prezioso ed in cui sono documentati due momenti precisi della carriera di Benedetti Michelangeli: gli inizi e la prima maturità. Si tratta di materiale inedito. Il disco inizia con il pianista diciottenne che affronta il «Concerto n. 1» di Liszt. L'esecuzione concludeva un concorso di Ginevra (vinto da Michelangeli) del 1939 e fu trasmesso dalla radio svizzera. Manca il minuto iniziale della registrazione (si usava una tecnica ancora sperimentale), ma è un momento storico (il primo documento sonoro della carriera) e la testimonianza di quanto il pianista fosse in possesso di una tecnica trascendentale del suono. Seguono poi il beethoveniano concerto «L'Imperatore» (1942), il vivaldiano «Concerto in Si minore» (1942), il «Concerto op. 16» diGrieg (1941), la «Sonata in do maggiore op. 2 n. 3» di Beethoven, quindi una Polac¬ Trionfo a Montecarlo ca, una Berceuse e un Valzer di Chopin. Sono 74 minuti in cui emerge l'essenzialità, il rigore e l'istinto architettonico di un grande musicista. C'è anche un altro disco che documenta gli inizi di carriera: «The young Arturo Benedetti Michelangeli» (Teldec, 2 ed). D'altronde sono i periodi meno controllati della produzione del pianista. Qui si trovano i concerti alla Scala su musiche di Schumann e Grieg, e poi Bach («Concerto italiano»), Scarlatti, Chopin («Berceuse op. 57», Mazurca op. 33 n. 4»). Esecuzioni anche qui preziose che evidenziano il grande controllo del suono in possesso del pianista. Peccato che manchino indicazioni sul luogo delle registrazioni, evidente pecca per un disco storico. Un altro ed con opere per piano e orchestra mette in evidenza la grandezza di un direttore d'orchestra italiano, Claudio Abbado, alla guida dell'Orchestra da camera d'Europa. Si tratta dei «Concerti n. 17 KV 453 e 21 KV 467» di Mozart. Al piano c'è Maria Joào Pires, con cui Abbado (e la Philharmonica di Vienna) aveva fornito una prova sconcertante. In questo disco invece meritano un applauso. I movimenti lenti sono estremamente poetici, di una ammirabile leggerezza di tocco. Anche se il primo e il terzo sono talvolta intaccati dalla sonorità un po' troppo percussiva della pianista. Un'interpretazione che Abbado trascina verso una prova vivida e allegra. Concludiamo segnalando una nuova collana della Decca, «Eclipse», prima serie digitale a basso prezzo. Si tratta di 40 ed tratti dal prestigioso catalogo Decca, ricco di esecuzioni di celebri pagine dal Canone di Pachelbel fino a grandi capolavori di compositori quali Haendel, Bach, Beethoven, Mozart, Strauss, Mahler, Ravel. Da domenica a venerdì La Stampa e il Coniere locale a lire 1.700. Accade I DISCHI ^11HL_ Bdi Mihlli Alessandro Rosa Quest'anno chi va in vacanza in Romagna, insieme a La Stampa legge anche il Corriere locale. Ad un prezzo veramente solare. Sabato La Stampa e il Corriere locale + Specchio obbligatoriamente a lire 2.500. Specchio non può mai essere acquistato separatamente dai quotidiani. Giovedì Gratis con il Corriere locale "Extra", il settimanale che vi dice tutto su spettacoli ed eventi della riviera romagnola. Nel Mondo, Si Vive In Vacanza.

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