Meno posti nell'industria

Cofferati: sì al tavolo sull'occupazione, ma servono i soldi Cofferati: sì al tavolo sull'occupazione, ma servono i soldi Meno posti nell'industria In aprile registrato un calo dell'1,4% ROMA. Ancora brutte notizie dal fronte dell'occupazione. Nelle grandi imprese ad aprile è continuata la riduzione dei posti di lavoro, che su base annua registra una contrazione dell' 1,4 per cento. Insomma a primavera,. quando ancora tirava il «vento del Nord-Est» per l'export, si è accelerata la disoccupazione industriale. Secondo i dati forniti dall'Istat risulta invece in diminuzione il ricorso alla cassa integrazione, che fra aprile '95 e '96 ha segnato un calo del 13,2 per cento. L'Istat ha calcolato anche un aumento della retribuzione lorda media per dipendente (+5,9 %) mentre il costo del lavoro medio per addetto è cresciuto del 6,6 per cento. L'andamento negativo del mercato del lavoro allarma i sindacati, che hanno reclamato dal governo maggiore decisione per fronteggiare la disoccupazione. Per Walter Cerfeda, della Cgil, «si è ormai avviata una fase di rallentamento dell'economia che se non corretta porterà a una grave recessione già nel prossimo autunno». Per Cerfeda, il governo deve muoversi con decisione con investimenti infrastnitturali e una politica di sostegno dei redditi per ridare fiato alla domanda interna. «Se ciò non avverrà si avranno forti tensioni sociali». Sergio Cofferati, segretario Cgil Analoga la tesi di Natale Forlani (Cisl) per il quale «servono anzitutto politiche dell'occupazione mirate nelle aree deboli». Il dirigente della Cisl si chiede con allarme: «Se alla crescita del 3 per cento corrisponde una caduta degli occupati, che cosa accadrà con una previsione di crescita inferiore all' 1%?». Infine, per Paolo Pirani (Uil) è preoccupante che «al calo nelle grandi imprese non corrispondono nuove opportunità di lavoro in altri settori». Il governo ha intanto convocato per martedì le parti sociali per definire l'intesa sul primo capitolo della trattativa sull'occupazione, quello su scuola e formazione professionale, mentre i capitoli più «caldi» come la flessibilità e l'orario di lavoro sono stati rinviati a dopo le ferie estive. Ma il leader della Cgil, Sergio Cofferati, ha già lanciato un avvertimento al governo perché non compia «passi falsi indicando obiettivi ambiziosi senza dire quanti soldi ci sono e come vengono reperiti» per la riforma della scuola e della formazione professionale. Per Cofferati dovrà essere la prossima finanziaria ad occuparsene. Intanto il leader della Cgil chiede «in tempi brevissimi» anche una modifica della legge sulle privatizzazioni per destinare una «quota rilevante» dei relativi proventi (insieme a quelli ricavabili dalla vendita del patrimonio immobiliare pubblico) alle politiche per il lavoro, formazione compresa. La Cgil non nega, dunque, che sulla scuola e la formazione tra il governo e le parti sociali possano essere definite fin dalla prossima settimana «positive convergenze» ma avverte che senza il «tassello» sui finanziamenti «il tutto sarebbe poco credibile» mentre proprio la leva della «formazione continua» appare «fondamentale per la crescita dell'occupazione». PARTENZA 31 LUGLIO Da O a 16 anni sconto del 50% Volo Air Europe A/R da Milano Malpensa PARTENZE 29 e 30 LUGLIO Da O a 16 anni sconto del 50% Volo Air Europe A/R da Milano Malpensa e Roma Fiumicino [r. e. s.]

Persone citate: Cerfeda, Cofferati, Natale Forlani, Paolo Pirani, Sergio Cofferati, Walter Cerfeda

Luoghi citati: Milano, Roma