Brambilla e Rosolino niente miracolo

Per la prima volta nella storia due nuotatori azzurri nella stessa finale (400 si) e con i migliori tempi Per la prima volta nella storia due nuotatori azzurri nella stessa finale (400 si) e con i migliori tempi Brambilla e Rosolino, niente miracolo Chiudono al 4P e 6° posto nella batterie si era lasciato alle spalle tutta gente navigata. E gli statunitensi? Un disastro. Nessuna traccia di loro nei primi otto, cioè in finale: Piersma 10°, il favorito Dolan 11°. Vera gloria, dunque, per Brambilla e Rosolino, in una distanza che ci diede anche il nostro primo finalista olimpico, Angelo Romani a Melbourne '56. Brambilla, bergamasco, si allena per 20 km al giorno con Jean Douchan Le Cabec, detto Dusko, un simpaticone nato a Parigi e sposato con una croata, diventato zingaro fin da piccolo per seguire gli spostamenti del papà partigiano durante la seconda guerra. Rosolino, di padre napoletano e di mamma australiana, preferisce carichi di lavoro più digeribili: solo 7 km al giorno, sotto la guida di Riccardo Siniscalco. Rosolino è meno giovane, 18 anni contro 17 e mezzo. Belle cose italiane dunque per una finale senza statunitensi, fatto statistico comunque clamoroso. Si può parlare per l'Italia di un Giorgio Lamberti sdoppiato nei due, in Brambilla per la resistenza e la tenacia, in Rosolino per la velocità e la classe. A chiudere la mattinata delle batterie, Manuela Dalla Valle, di o l' - aveva vinto il titolo mondiale '93 under 20, prese i fusti Bencivenga, Ghibellini, Sottani, Alessandro Calcaterra e anche il fantino Angelini. Gli piacquero le sue gambe. Alberto Angelini da Savona ha gambe potentissime, con muscoli da ciclista pistard. Gli servono per fare molto nuoto e anche per tirare quando bisogna, sforbiciando, uscire bene dall'acqua. Adesso Angelini è quel che suol dirsi un punto impianto dove si svolge la pallavolo da spiaggia, uno sport che affascina anni 33, ha colto solo il 26° tempo (2'34"76) nei 200 rana. Poi Emanuele Merisi è entrato in finale con l'8° tempo (55"82, eliminando per 5/100 Selkov, gran russo) nei 100 dorso, che pure gli sono meno congeniali dei 200. Infine Ilaria Tocchini sui 100 delfino è stata esclusa anche dalla finale B: 17a con l'01"83. Meglio di tutte Angel Martino, che a 29 anni viene rilanciata come diva dagli Usa. Su un altro pianeta, comunque, resta sempre il russo Aleksandr Popov, che l'altra notte aveva vinto i 100 si, confermandosi il più grande sprinter del mondo, unico da sempre con il Tarzan cinematografico Johnny Weissmuller ad aver bissato in due Olimpiadi consecutive il successo nella distanza più classica del nuoto. Sasha vive in Australia, a Canberra, con il suo compatriota e coach Toureski. Ogni tanto torna in patria a Novigrad e si compra, con i soldi delle sponsorizzazioni, un altro po' di appartamenti. Ha 25 anni, aveva già vinto 50 e 100 si a Barcellona. Gli Stati Uniti in questi Giochi hanno cercato di gettargli addosso Gary Hall junior, figlio di un grande delle piscine, nipote di un grande Ma nella finale paga l'avvio troppo lento Loader neozelandese vince Toro su Palmer fermo. Sa nuotare veloce, pratica se serve il gioco duro: e non è poi che, quando si sta in acqua, uno di un metro e tre quarti sia visibilmente più piccolo di uno di due metri. Angelini studia legge, è di famiglia bene, suo padre Luciano giornalista e vicedirettore del Secolo XIX, quotidiano genovese. «La pallanuoto era la malattia di mio fratello Cristiano, meno giovane di me, ha giocato a Savona, a Imperia, a Torino. Nelle qualificazioni il bergamasco ha migliorato il record italiano di Lamberti Brembilla nelle batterie dei 400 si .con 3'49"3S ha migliorato il record italiano di Lamberti (3'50"46 del '91) inquisito per una Tangentopoli di qui. All'arrivo della finale c'erano solo 7 centesimi fra i due, 48"74 contro 48"81. Ma Popov è rimasto saldamente sul trono che occupa ormai da quasi un lustro. Il russo è un guru del nuoto e non solo. Sa tutto di bracciate e parapsicologia e qui è venuta fuori la storia di suoi poteri di ipnotizzatore, quando fissa gli avversari con tizzoni di occhi. Ha 25 anni contro i 21 di Hall jr, nuoterà ancora sino a comprarsi in patria Grande fisico e grinta eccezionale per reggere i ritmi del citi tutto un quartiere. E' bello, sicuro, arrogante, meticoloso. Col nome, più che col tempo, ha supernobilitato una finale da annali, due sotto i 48", tutti sotto i 50". Nella stessa gran sera di Popov, gli statunitensi avevano pure patito il bis dell'irlandese Michelle Smith, prima sui 400 si. La prima statunitense è arrivata ultima, cioè ottava, e non è neanche la prima americana: quinta, inaffti, Claudia Poli costaricana. Russa anche la medaglia d'oro dei 200 delfino, con Denis Pankratov, indicatissimo dal pronostico, sempre primo: l'56"51, a 1"29 dal suo mondiale. La folla Usa si è consolata con la sua 15enne Beth Botsford nei 100 dorso, l'01"19 lontana però dal mondiale della chiese (da doping?) Cihong He. La festa Usa è stata conclusa dal successo sulle cinesi di Martino, Van Dyken, Fox e Thompson nella 4 x 100 si. Gian Paolo Ormezzano GIOCHI FLASH Ginnasta eliminato per ingorgo stradale ATLANTA. Arantxa Sanchez, olimpionica '92, dopo aver eliminato la belga Van Roost 6-1, 7-5 dice: «Questa organizzazione è un disastro. Io non voglio fare la fine di Carbalho. Dobbiamo protestare, far capire che queste sono le Olimpiadi, non un baraccone». Carbalho è il ginnasta che non ha potuto gareggiare perchè bloccato nel traffico con un bus del trasporto olimpico. Ivanisevic ha abbandonato il villaggio. La Seles: mi ispiro a Clay-Muhammad Ali ATLANTA. La Seles dice di cercare l'ispirazione per la vittoria in Muhammad Ali: «Mio padre mi faceva sempre guardare i filmati dei suoi combattimenti». La tennista ha incontrato il vecchio campione in una caffetteria del villaggio: «Ho voluto una foto con lui e gli ho chiesto un autografo. E' stata una grande emozione». Lo shopping notturno della principessa Va a ruba un falso accredito dei Giochi ATLANTA. Uno dei souvenir più venduti e ricercati è un accredito fac-simile. Un astuccio di plastica trasparente con un cordino per il collo dal quale è visibile un accredito simile a quello ufficiale: 5 dollari il costo del gadget che dà la sensazione di essere uno degli atleti delle Olimpiadi. Ecco i preservativi con i colori dei cerchi ATLANTA. Cinque preservativi con i colori e la disposizione dei cerchi olimpici compaiono su 500 mila volantini distribuiti da un'associazione anti-Aids che richiama alla pratica del sesso sicuro in diciassette lingue. Equitazione: docce fredde per i cavalli ATLANTA. Se un cavallo dovesse morire nel completo di equitazione (ne sono deceduti nove dal'12 al '92), la Humane Society Usa chiederà che certe prove siano bandite. Per evitare l'inconveniente sono stati installati 85 ventilatori, ricoveri ombreggiati, rilevatori della temperatura corporea e sono state piazzate docce fredde dappertutto. In Georgia sospese le condanne a morte ATLANTA. Sono state sospese durante i Giochi le condanne a morte nella Jackson prison, 40 miglia dal villaggio. Sono 108 i detenuti ai quali le Olimpiadi allungano la vita, come ha ironizzato Steven Bright, portavoce del «Southern Center for human rights». In Georgia sono state eseguite dall'inizio del secolo 673 condanne capitali, più che in qualsiasi altro stato americano.