Arriva Passera, bene i primi mesi '96

Arriva Passera, bene i primi mesi '96 Arriva Passera, bene i primi mesi '96 MILANO. Il consiglio di amministrazione del Banco Ambroveneto, presieduto da Giovanni Bazoli, ha nominato Corrado Passera amministratore delegato e direttore generale cooptandolo come consigliere e membro del comitato esecutivo in sostituzione del dimissionario Alessandro Pedersoli. Passera, già amministratore delegato del gruppo Olivetti, ha 42 anni. Laureato alla Bocconi, master alla Wharton School, ha trascorso cinque anni alla McKinsey e nell'85 è entrato nel gruppo De Benedetti, passando dalla Cir Sales, «tutto quanto il decreto prevedeva da parte dei soggetti interessati è stato fatto, compreso il ridimensionamento del costo del lavoro. Esistono tutte le condizioni per il suo rilancio e per la conversione del decreto». Per dare il via libera al decreto la Lega chiede sostanzialmente misure più dure sul costo del lavoro dell'istituto e un intervento dei privati «che deve essere almeno del 50% L'Asia è il nostro centro. Bangkok è la nostra casa». Per proiettarsi a livello mondiale, si sono alleati con i tedeschi della Lufthansa e con gli americani della United Airlines. Vogliono diventare la prima «compagnia virtuale globale», si vedono già i primi risultati economici: in otto mesi, l'accordo con la Lufthansa ha fruttato alla Thai 30 miliardi di lire. Nei primi sei mesi di quest'anno hanno guadagnato 224 miliardi di lire. In pratica, restando ciascuno leader (o quasi) nel proprio continente, Thai, Lufthansa e United Airlines formano una specie di Patto Tripartito dell'aria che se la dovrà vedere con l'altro cartello emergente American-British Airways-Qantas. E chi (dall'85 al luglio '90) alla Mondadori (fino al maggio '91) all'Espresso (fino al settembre '92) e all'Olivetti. Per conto della Cir, Passera ha seguito il Credito Romagnolo come amministratore e vice presidente sia della holding che dell'azienda bancaria. La raccolta dell'Ambroveneto nel primo semestre 1996 è cresciuta del 13% a oltre 31 mila miliardi, un dato che sommato alla raccolta indiretta porta a 48.900 miliardi (+14%). La massa amministrata per conto clientela ammonta quindi a 80 mila miliardi (+13,5%). Sopra, il ministro del Tesoro Ciampi Di fianco, il direttore generale del Banco di Napoli Federico Pepe dell'apporto al capitale»; vuole inoltre costituire una commissione parlamentare d'inchiesta che faccia luce sulla gestione del Banco di Napoli, così come chiesto anche da Alleanza Nazionale. Carlo Pace, capogruppo di An in commissione Finanze, ha inoltre indicato la necessità che gli investitori istituzionali effettuino interventi finanziari per almeno 1200 miliardi, a fronte dei 2283 di intervento del Tesoro, e che almeno un terzo dell'intervento delle banche assuma la forma di partecipazione all'aumento di capitale poiché ciò, ha indicato, «impegna le banche ad assumersi sin dall'inizio responsabilità di gestione, sottoponendosi ai relativi rischi». Al di là del quadro politico, comunque, per il salvataggio del Banco di Napoli restano aperte due questioni importanti. In primo luogo la decisione delle banche contattate dalla Banca d'Italia potrà variare dalla sottoscrizione di un semplice prestito subordinato all'ingresso nel capitale vero e proprio, passando per la via intermedia di un prestito subordinato convertibile. E in questi giorni Via Nazionale si starebbe muovendo proprio per chiedere ad Ambroveneto e Mediocredito Centrale, i due istituti considerati i più adatti all'operazione, un impegno diretto nelle sorti del Banco di Na- Le grandi compagnie si dividono le rotte, Alitalia e Air France isolate

Luoghi citati: Ambroveneto, Asia, Bangkok, Milano