Il Settebello viaggia spedito

Gara nervosissima, ma gli azzurri di Rudic sono nei quarti Gara nervosissima, ma gli azzurri di Rudic sono nei quarti Il Settebello viaggia spedito Dopo Usa e Ucraina, battuti i croati ATLANTA. Pallanuoto nobile, a priori, fra Italia e Croazia che è poi un pezzo della Jugoslavia dominatrice di questo gioco sino alla sua diaspora. E Rudic, allenatore azzurro, è croato (però di Belgrado, Serbia) con passaporto italiano. La Croazia arriva come l'Italia da due vittorie, 8-5 sulla Grecia e 11-6 sulla Romania, vittorie scontate, punteggi forti. Italia anche da due vittorie, 10-7 sugli Stati Uniti e 8-6 sull'Ucraina. Quest'ultima partita doveva essere un giochetto, i nostri purtroppo lo sapevano, e così hanno cominciato scherzando, e si sono trovati tre volte a inseguire l'Ucraina. Nel secondo tempo gli azzurri se ne sono andati avanti, poi hanno ripreso a scherzare e così il punteggio non dice di una loro superiorità snob, che fa infuriare Rudic. Stadietto acquatico pieno per Italia-Croazia e tifo soprattutto croato. In tribuna Bordin, il maratoneta di Seul, esperto di fatiche: e la pallanuoto pare che chieda, in 28 minuti, le energie per fare 42 chilometri (e 195 metri) di corsa. Tifo pure dal basket, Brankovic (pivot croato da 2,14), la nostra Pollini col presidente federale Petrucci e (in ritardo) tutta la squadra. E dalla canoa, Scarpa. Subito un gol di Silipo, subito il pareggio croato. Qualcuno dice che se le due squadre pareggiassero farebbero un buon affare insieme. Evidentemente Angelini, autore del 2-1 e poi del 3-1 per noi nel primo tempo, non è stato avvertito. Nell'Italia continui e abbondanti cambi, sino a 5 su 6 (manca il portiere). I nostri si mangiano spesso il vantaggio della superiorità numerica ma non fanno in fondo che adeguarsi al difetto che fu dei loro predecessori campioni dell'Olimpiade, del mondo e dell'Europa: quasi fosse più bello, più nobile segnare contro una squadra completa. A forza di mancati sfruttamenti, lasciamo arrivare la Croazia a 3 pari (secondo tempo), per poi ricacciarla indietro con gol di Giustolisi e ancora Angelini. A metà gara 5-3, normale. Si riprende e segna Alberto Calcaterra, vantaggio ora importante. Corre voce che il presidente del Coni croato, Vrdoljak, nell'intervallo ha chiesto in italiano a voce