CARTOONIA in Rai

Una valanga di progetti Sono in arrivo «Le avventure Una valanga di progetti Sono in arrivo «Le avventure per la tv dei ragazzi: di Jonny Quest», una serie e una promessa per il futuro francese ispirata al «Gobbo» tornare a produrre fiction ma anche nuovi telefilm CARTOON l/L/// ROMA. Ondata di nuovi cartoni, per grandi e piccoli, maschi e femmine, in arrivo la prossima stagione televisiva su Raiuno, la rete Rai che fa di più, ma non a sufficienza, per il pubblico dei giovanissimi. Il più innovativo è «Le avventure di Jonny Quest», prodotto da Hanna & Barbera, venduto da Ted Turner, si avvale di un disegno tridimensionale che lo apparenta ai giochi di realtà virtuale molto in voga di questi tempi. Per lanciarlo verranno spediti dall'America a «Domenica in» un gruppo di «charaters», attori nei costumi dei personaggi alla maniera delle varie Disneyland sparse nel mondo. A gennaio, poi, parte una serie sul Gobbo di Notre Dame: disegnate con efficace tempismo dai francesi, sono ventisei puntate di mezz'ora che hanno tratto vigore dal cartone animato dedicato dalla Disney al romanzo di Victor Hugo. Ancora a gennaio, una serie di cartoni ispirata ad «Highlanders», il celebre film d'avventure con Cristopher Lambert, figlio, a sua volta, di una serie televisiva, nonché «Brumby, cavallino d'argento», una storia poetica disegnata con leggerezza, perfetta per schiudere la fantasia dei più piccoli. Infine, per celebrare con il massimo risalto l'ultimo anno di contratto esclusivo che lega la Rai LA SFIDA DEL MAESTRO VMILANO ENIAMO da un anno difficile, faticoso. Nel giugno del 1995 ho dovuto eseguire al pianoforte "Traviata", nel giugno del '96 mi sono trovato a dirigere "L'oro del Reno" senza scene, in forma di concerto. Lo ricordo per dare la misura delle difficoltà. Ho la vocazione del guerriero. Ma anche i grandi generali romani, posso dire romani nella città della Lega?, schiattavano, morivano sul campo. Figurarsi io che sono un caporale». Al tavolo dello Stato maggiore scaligero impegnato nella presentazione della prossima stagione lirica e sinfonica, Riccardo Muti aveva appena cominciato a parlare e i cronisti già annotavano la fisiologica, ovvia domanda da porre al maestro nel rituale momento del botta e risposta e la rimuginavano quasi archiviando l'interesse per quel che il direttore stava dicendo sulle tre sue esecuzioni in cartellone, «Armide» di Gluck, «Sigfrido» e la ripresa delle «Nozze di Figaro». A conclusione dell'intervento, eccola, la domanda, immediata e quasi panica perché non c'è chi non consideri una jattura un addio di Muti, ventilato da un autorevole «firma» della critica, un mese fa: «Maestro, quel riferimento a un possibile schiattare significa che lei è stanco della Scala?». La domanda non è andata più a fondo, non ha portato in campo le voci di un forte corteggiamento viennese. Ma è bastata a stana- alla Disney, ma anche nella speranza che l'anno prossimo l'accordo possa essere confermato, Raiuno lancia «Timone e Pumba», «spin-off» da «Il re Leone», a riprova che lo scambio tra immaginario cinematografico e immaginario romanzesco è l'arma vincente a «Cartoonia». In più una novità, non a cartoni animati, destinata a tutti i ragazzi e messa in onda in sostituzione di «Zorro»: si tratta di una serie di telefilm canadesi intitolata «Hai paura del buio?», dove, una puntata dopo l'altra, un gruppo di ragazzini, seduti in un bosco intorno al fuoco, raccontano una storia che mette un po' di spavento ma si conclude con il lieto fine obbligatorio. Il progetto prevede la pubblicazione di queste storie in una collana di libri d'avventura della Mondadori, nel tentativo di far capire che se è bello un racconto visto attraverso le immagini, ancora più bello è immaginarselo grazie alle parole. La struttura di programmazione resta immutata: «Solletico» tutti i giorni affidato a Mauro Serio e a Elisabetta Ferracini, la figlia di Mara Venier; «La banda dello Zecchino», la mattina dei giorni festivi, condotta da Marco Di Buono e Alessandra Bellini, la ragazzina telefono di «Mi ami? Ma quanto mi ami?»; il «Disey club» al sabato pomeriggio con Dado Co¬ letti e Francesca Barberini, della aristocratica e celeberrima famiglia. Basta questo per poter dichiarare assolta la Rai, servizio pubblico, dalle infinite accuse di volgarità, scempiaggine, violenza che le sono piovute addosso da ogni parte? Paola De Benedetti, attuale vicedirettore di Raiuno, unica donna arrivata a un posto di comando in quarant'anni di tv, considerata tra i papabili alla direzione, perché, scrivono gli esperti di nomine aziendali, «vicina al pds ma amata dal Vaticano», è troppo esperta di programmazione per ragazzi per credere che basti. Infatti fa alcune proposte. «Primo. Abbiamo smesso da anni di produrre fiction per ragazzi: dobbiamo ricominciare a farne per raccontare la vita italiana, altrimenti creiamo degli spostati che vivono in Italia ma conoscono solo l'America. Secondo. Visto e considerato che i bambini ascoltano il tg insieme ai grandi, dobbiamo inventare uno spazio "News" che li aiuti a interpretare i fatti e gli spieghi il perché della violenza. Non è possibile che nessuno gli dica come mai in Irlanda cattolici e protestanti s'ammazzano per le strade. Non conoscere le cause remote di un conflitto può portare a fargli credere che uccidere è normale. Terzo. Dobbiamo smetterla di ignora- grità, scempiaggine, violenza che le sono piovute addosso da ogni par? Pl D Bdi l i

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