Muoiono bruciati due fratellini

Avevano 3 e 2 anni. La mamma li aveva lasciati soli per andare da una vicina Avevano 3 e 2 anni. La mamma li aveva lasciati soli per andare da una vicina Muoiono bruciati due fratellini Potenza: incendio nella casa container E' rimasta solo ima scatola nera. Sventrata dalle fiamme. Svuotata eli tutto. Tutto è diventato nero. Le pareti. I pavimenti. Sino a ieri mattina era un prefabbricato cne ospitava una giovane coppia di sposi con i loro due piccoli figli. A Pignola, un piccolo paese a 10 chilometri da Potenza. Oggi è solo il luogo di una tragedia. Crudele. Quella che ha ucciso Antonio e Angela Giuzzio, 3 anni il primo, 2 anni la seconda. Dormivano mentre è divampato l'incendio. Il padre. Pasquale, un operaio di 27 anni, era al lavoro in una fabbrica di Potenza. La madre, Anna Lucia, 23 anni, si era recata nel prefabbricato attiguo al suo. Uno dei tanti piazzati ìopo il terremoto del 1980. E, . >po 16 anni, ancora lì. Occupati ora da molte giovani coppie in attesa di ottenere una casa popolare. Abitate anche abusivamente. Proprio com'è avvenuto per la famiglia Giuzzio. Solo 10 minuti di assenza. Improvvisamente il fumo nero. Denso. Minaccioso. Un pericolo subito avvertito dalla mamma dei due fratellini. Subito la corsa fuori dal prefabbricato della sua amica. La vista delle fiamme. La richiesta eh soccorso. Subito raccolta da alcuni giovani del posto che hanno cercato in ogni modo eli entrare nel prefabbricato maledetto. Hanno sfondato prima il POTENZA NOSTRO SERVIZIO TRAGEDIA FIGLIA m UN'OSSESSIONE TFANO I amo», ha scritto in un biglietto che ha posato vicino al cadavere della donna che aveva appena ucciso a coltellate. «Ti raggiungo», ha poi segnato in un altro foglio, poco prima di darsi fuoco nella loro auto, dopo essersi cosparso di benzina. Era un grande amore, quello che legava Gabriele Daniele Cordara a Donatella Barbanti, conviventi da circa un mese in un paesino dell'entroterra di Fano, Calcinelli di Sahara. Un amore che l'uomo temeva di perdere. La sua compagna infatti, una donna appena separata dal marito, forse cominciava ad avere qualche dubbio sulla tenuta del nuovo rapporto, e forse non escludeva la possibilità di tornare assieme al marito. Ma Daniele e Donatella erano una coppia che si voleva bene, «molto affiatata», raccontano ora i vicini di casa. Originario di Milano ma residente a Calcinelli da diverso tempo Cordara, che aveva 35 anni, faceva il parrucchiere in un negozio di Pesaro. La sua compagna, invece, 36 anni, disoccupata, era originaria della vicina Fossombrone. Poco più di un mese fa aveva accettato di andare a vivere con lui. La donna aveva un figlio. In questo periodo lo aveva mandato in vacanza da alcuni parenti, per completare in tutta calma le pratiche della separazione dal marito. La possibilità di costruire un rapporto più profondo era stata una spinta in più per poter uscire dalla monotonia di un amore ritenuto esaurito con l'uomo che è il padre del suo bambino. Poi, però, aveva avuto qualche ripensamento, normale in un momento difficile come quello della separazione. E di questi tentennamenti di Donatella, Cordara soffriva moltissimo. Avrebbe ingigantito le difficoltà della decisione della compagna, che gli aveva confessato i propri dubbi, le proprie inquietudini e di considerare anche la possibilità di poter un giorno tornare con il padre di suo figlio. Temeva di perderla per sempre. Così potrebbe essere nato il diverbio di domenica sera, da cui e scaturita la tragedia. La lite tra i due è avvenuta attorno alle 22 di domenica. I vicini di casa hanno udito urla, voci alterate, ed hanno pensato ad una lite. Poi, improvvisamente, il silenzio. Cordara aveva ucciso la compagna. :»! ... Temeva che la donna volesse tornare dal marito. Una lettera d'addio alla m A sinistra: un lenzuolo copre i corpi dei due fratellini morti nell'incendio della loro casa, un prefabbricato. A destra: volontari al lavoro davanti al rudere del container :»! ... psia. A disporla il pubblico ministero del tribunale di Potenza, Nicola Balice, a cui è stata affidata l'inchiesta. Una fuga di gas o un corto circuito le due ipotesi avanzate dagli investigatori. La prima quella ritenuta più probabile. Il gas potrebbe essere uscito da una bombola di gas propano liquefatto che alimentava i fornelli della cucina o dal tubo di raccordo tra la bombola e l'elettrodomestico. Ora si sta studiando da dove possa essere scoccata la scintilla che ha provocato l'incendio. Dalle prime dichiarazioni raccolte dalla mamma dei fratellini, ricove¬ na gridare. Sono accorso, ho visto Anna Lucia disperata. Ho tentato di fare il possibile ma è stato tutto inutile». Anche i vigili urbani del paese hanno sfidato l'incendio, ma senza successo. Si è dovuto attendere l'intervento dei vigili del fuoco. Ma i 10 chilometri che separano Potenza da Pignola si sono rivelati una distanza enorme. Quando hanno domato le fiamme per Antonio e Angela non c'era più nulla da fare. Li hanno trovati vicini, quasi abbracciati sul letto dei genitori. Carbonizzati. Poi, li hanno trasportati nell'obitorio del cimitero di Pignola in attesa dell'auto¬ vetro della finestra, poi hanno tentato di entrare dalla porta ma invano. Le fiamme, ormai, avevano invaso il piccolo ambiente. «Sono uscito per andare al supermercato, ed era tutto in ordine. Dopo appena sette, otto minuti non c'era più nulla da fare». Questa la testimonianza di un giovane del luogo su quei terribili istanti. «La mamma di Antonio e Angela era venuta nel mio prefabbricato per consegnare alcuni oggetti a mia moglie. Erano circa le 10,45. Poi, sono uscito per andare al supermercato. Appena 7 o 8 minuti e ho sentito una don¬ Il rogo forse causato da una fuga di gas Inutili i soccorsi: li hanno trovati abbracciati storie, la pericolosità di queste scatole di legno. Buone solo per creare incidenti. L'incendio di ieri, a Pignola, è divampato nella parte posteriore del prefabbricato, dove era la cucina. Poi, rapidamente, è passato nella parte anteriore raggiungendo i due bambini che, probabilmente, prima di morire hanno perso i sensi a causa del fumo. Ma le risposte si avranno al termine delle indagini. Intanto, la mamma dei due fratellini è indagata per incendio colposo e abbandono di minori. rata sotto choc nell'ospedale San Carlo di Potenza, sembra che i fornelli fossero spenti. L'attenzione degli inquirenti è rivolta, ora, alla presa di corrente per l'alimentazione dell'elettrodomestico. In tutti i casi, si ripropone ancora una volta in modo drammatico la precarietà di questi prefabbricati approntati 16 anni fa per ospitare i terremotati, solo nel periodo di emergenza. Quattro anni fa, in una tragedia analoga, a Muro Lucano morì un bambino di appena 16 mesi. Allora la causa fu un corto circuito. Ora, probabilmente il gas. Sicuramente, ad accomunare le due Umberto Avallone madre per ricordare i suoi fallimenti in amore

Persone citate: Angela Giuzzio, Anna Lucia, Cordara, Donatella Barbanti, Gabriele Daniele Cordara, Nicola Balice, Umberto Avallone