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Enzo Biagi Enzo Biagi «Come un acquedotto: può dare acqua inquinata o limpida» E' inutile negarlo: se una cosa non l'hai vista alla televisione è come se non ci fosse stata», dice con obiettività e un po' di rassegnazione Enzo Biagi, grande giornalista, ex direttore del Telegiornale, protagonista di programmi di approfondimento. Un po' di rassegnazione perché, dice Biagi, la tv è comunque determinante, tanto da «poter fare un presidente del Consiglio». il parere della Panetti. Per il viso e il sedere della Marini si va avanti a puntate per giorni: fateci vedere tutte le radiografie e finiamola lì». Però, dice Biagi, «la tv è un pezzo del sistema, con i suoi ineriti, come quello di aver insegnato a parlare la stessa lingua, magari stereotipata, agli italiani. E non solo: i 48 abitanti della mia Pianacelo hanno il mondo attraverso lo schermo». E, se guasti ci sono, e ci sono, tutti hanno le loro responsabilità: «Non solo chi produce programmi, ma anche chi li guarda. Se a un bambino fai vedere soltanto cartoni animati giapponesi si farà una ben strana idea della vita». Conclude Biagi: «La società oggi è uno spettacolo. Esce la Ariosto e entra la Falck con il suo tempestoso divorzio. Esce Sabani e entra Menala, poi arriva Boncompagni. Eterno Nabokov... La tv è un acquedotto: può mandare acqua inquinata o limpida e gasata. Anche chi beve deve stare attento». [m. nei.] Anche Kennedy, dice Martini nel libro, ammise di dover molto alla tv. Ma in quel caso c'erano lui e Nixon di fronte, alle prese con uno strumento che aiutava a offrirsi in pasto agli elettori, a mostrare il volto, il sorriso, le proprie ragioni. Oggi il «mezzo» è diverso, è strumento di pressione: «Serve a spacciare tesi, a fabbricare miti». Ma è comunque un problema allargato. Attacca Biagi: «La tv la fanno molto i giornali. Di per sé non è una novità. Fu una grande trovata giornalistica pubblicare tutte le domande di Lascia o raddoppia? e Landò Degoli, anche attraverso la stampa, diventò un personaggio famosissimo. Oggi si gonfia ancora di più tutto quanto. Non c'è argomento sul quale non corrano tutti a chiedere LETTERE AL GIORNALE: IL LUME©!' M ©.ei.il.