Terrore al campo degli scout

Cosenza, uno degli accompagnatori Agesci ha avuto la mano spappolata dall'ordigno Cosenza, uno degli accompagnatori Agesci ha avuto la mano spappolata dall'ordigno Terrore al campo degli scout Esplode und bomba, ferite due guide Loro, gli scout del gruppo di Cassano, nonostante tutto cercano di rimuovere l'immagine di Tonino con la mano grondante di sangue. «Ma molti sono scioccati - dice Maria Rosa Civaie, gli occhi velati dalle lacrime -; quando ho sentito quello scoppio ho pensato solo a spingere mio figlio fuori». Fino a tarda sera, gli artificieri e i carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro hanno setacciato la zona, senza però trovare altri ordigni. Prima di dare la certezza che si trattasse davvero di un residuato bellico preferiscono finire gli accertamenti; l'ipotesi, peraltro, rimane la più accreditata. COSENZA. «Ho sentito un botto, ricordo di aver visto una luce. Non mi rendevo conto; ho capito solo quando ho visto Tonino uscire fuori con la mano insanguinata». In un lettino dell'ospedale di Trebisacce, Maria Rosa Civaie fa ancora fatica a ricordare i particolari di quell'esplosione nel campo scout piazzato sul Laco dello Sparviere, 1500 metri di quota, sul versante orientale del massiccio del Pollino. Una bomba a mano, quasi certamente un residuato bellico, che alcuni dei trentacinque scout che da una settimana prendono parte al campo avevano trovato un paio di giorni fa. E che all'improvviso è esplosa, ferendo lievemente la donna e in modo più grave uno degli accompagnatori degli scout di Cassano Jonio: Tonino De Marco, 43 anni, che è stato già trasferiti; nel reparto Grandi Ustionati di Bari con la mano sinistra spappolata per lo scoppio. Per lui, al pronto soccorso dell'ospedale di Trebisacce, prima del suo trasferimento in Puglia, i medici hanno stilato una prognosi di una quarantina di giorni. E' finita male, ma si è rischiato molto di più. Maria Rosa Civaie, 37 anni, ne avrà per una settimana. La storia era iniziata un paio di giorni fa, quando una squadra dei campeggiatori si era spinta su, verso la vetta dello Sparviere, e aveva trovato ! quell'ordigno. Lo avevano consegnato giù al campo; pare avessero tentato - invano - di mettersi in contatto con una squadra di forestali per consognare loro l'ordigno. Poi l'avevano messo in un ripostiglio. E ieri, l'imprevisto. Per i genitori che ieri si trovavano sullo Sparviere, a dividere l'entusiasmo del proprio figlio, alle prese con tende e falò, quell'esplosione rimane un incubo. Il pensiero che quell'ordigno sarebbe potuto scoppiare prima, magari appena ritrovato dai ragazzi, fa venire i brividi. Il residuato bellico era stato rinvenuto dai ragazzi durante un'escursione nel parco del Pollino «Abbiamo sentito un gran botto, poi abbiamo visto Tonino insanguinato» Rocco Valenti G GLI SCOUT ITALIANI età -11 - 16 -21 e 21 ela - 11 - 16 -21 re 21 GLI ISCRÌTTI AGESCI (cattolici)!92.000 CNGEI (laici) 20.000 LE «GERARCHIE» (*) maschi età LUPETTI 32.200 8-11 SCOUT 38.200 11 - 16 ROVER 19.500 16-21 CAPI 16.300 oltie 21 feminine ela COCCINELLE 24.200 8- 11 GUIDE 31.000 11 - 16 SCOLTE 16.300 16-21 CAPI 11.700 olfre 21 PRETI 2400 I 1 1 Ragazzi scout in un campeggio estivo

Persone citate: Maria Rosa Civaie, Pollino, Rocco Valenti, Tonino De Marco

Luoghi citati: Bari, Corigliano Calabro, Cosenza, Puglia