Il commercio tedesco punta tutto sull'Est

Gli Stati Uniti sono ora il secondo partner Gli Stati Uniti sono ora il secondo partner Il commercio tedesco punta tutto sull'Est BONN Il cancelliere KoNOSTRO SERVIZIO «Le esportazioni tedesche verso i Paesi dell'ex blocco orientale hanno superato quelle verso gli Stati Uniti». Lo scrive la Bundesbank nell'ultimo rapporto mensile e aggiunge: «Per il futuro si può immaginare un ulteriore notevole potenziale di crescita». Il rapporto della banca tedesca lo conferma: la Germania si sposta ad Est. La Repubblica Federale infatti ha ormai preso il posto della Russia, diventando il primo partner commerciale dei Paesi dell'Europa orientale, mentre il baricentro degli scambi commerciali tedeschi ha subito un netto spostamento ad Est. La quota dell'Europa occidentale nelle esportazioni tedesche è scesa infatti dal 72 al 65 per cento. Le esportazioni tedesche verso l'Europa orientale sono cresciute dal 1993 al 1995 del 30 per cento, scrive la Bundesbank, e adesso sfiorano i 60 miliardi di marchi. Se si aggiungono i 58 miliardi di marchi rappresentati dalle importazioni verso la Germania dai 17 Paesi della regione, si ottiene un volume di affari che rasenta i 120 miliardi di marchi. Le esportazioni tedesche verso questa regione sono ormai l'8,3% delle esportazioni totali della Germania. Visto dall'altra parte il confronto risulta ancora più impressionante: l'Unione europea assorbe ormai circa il 60 per cento delle esportazioni dei Paesi dell'Europa orientale e la metà vanno in Germania. Nei 7 anni trascorsi dalla caduta del Muro, la Germania insomma ha riempito il vuoto lasciato dal crollo dell'Unione Sovietica diventando il primo Paese di riferimento per gli Stati in via di riforma dell'Est europeo. I dati forniti dagli analisti della Bundesbank sottolineano che la crescita maggiore si concentra nei tre Paesi con il migliore successo economico: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Gli scambi con le tre Repubbliche baltiche sono aumentati, è calata invece l'importanza della Russia, che però per le sue dimensioni rimane un importante partner. Sono aumentati del 50 per cento gli investimenti diretti tedeschi nella regione, a 4,3 miliardi di marchi per il 1995. Si realizza insomma l'obbiettivo della politica tedesca degli ultimi anni: espandere l'influenza politica, commerciale, economica della Germania nei Paesi dell'ex blocco dell'Est. Strumenti di questa politica sono state le sovvenzioni alle esportazioni ed una distribuzione capillare di agenzie di consulenza tedesche in tutte le capitali dei Paesi dell'Europa orientale. E' da notare che su un totale di 105 miliardi di marchi, che i Paesi dell'Est europeo devono alla Germania, ufficialmente sono 16,8 miliardi gli aiuti direttamente fatti confluire dagli enti pubblici tedeschi, ma i cosiddetti crediti privati godono in realtà di garanzie statali. Francesca Predazzi Il cancelliere Kohl

Persone citate: Francesca Predazzi, Kohl