Provini hard nuove accuse per Merola

Provini hard/ nuove accuse per Klterola Biella, il presentatore avrebbe approfittato di una ragazzina in una camera d'albergo Provini hard/ nuove accuse per Klterola Un'altra minorenne ha denunciato violenze carnali BIELLA. L'inchiesta sui provini sexy che scuote il mondo dello spettacolo porta nuovi guai a Valerio Merola. In carcere da giovedì scorso con le accuse di violenza carnale, atti di libidine e induzione alla prostituzione, il presentatore televisivo e organizzatore di concorsi di bellezza è stato raggiunto ieri da un secondo ordine di custodia cautelare. Su iniziativa del sostituto procuratore Alessandro Chionna, il gip di Biella Paolo Bernardini lo accusa di aver approfittato di una minorenne in una camera d'albergo. La nuova denuncia non impedirà comunque a Valerio Merola di lasciare domani la cella di Regina Coeli e di tornare a casa, agli arresti domiciliari. Ieri il suo interrogatorio è durato pochi minuti: l'indagato, in polemica con il magistrato inquirente, si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Il mio cliente non ha voluto replicare alle nuove accuse in segno di protesta verso un'in¬ chiesta priva di fondamento dice l'avvocato Titta Madia -. Per la nuova ordinanza di custodia cautelare si parla di una minorenne che nel '95 si sarebbe recata spontaneamente nella camera d'albergo di Merola. I due avrebbero avuto un rapporto che ora, a distanza di un anno, diventa violenza». Secondo la ricostruzione del pra, ad accompagnare la ragazza nella camera di Merola sarebbe stata Raffaella Zardo, la modella di Treviso già «superteste» della procura e poi finita nel registro degli indagati per favoreggiamento. Per questo motivo il sostituto procuratore di Biella ha chiesto al gip di spedire anche la bella donna dietro le sbarre, con l'accusa di induzione alla prostituzione. Però il giudice, forse ritenendo insufficienti i gravi indizi, ha negato il provvedimento. La risposta del magistrato inquirente è stata immediata: Chionna ha presentato ricorso al tribunale della libertà di Torino. A Treviso Raffaella Zardo cade dalle nuvole. «Davvero volevano arrestarmi? E per quale motivo? - si chiede turbata la giovane modella -. Mi hanno interrogata quattro volte, una senza verbalizzazione. Ribadisco di non aver mai fatto nulla di illecito, tantomeno aver accompagnato una ragazzina nella camera da letto di Merola». La posizione di Raffaella Zardo si era già aggravata dopo che la ragazza aveva deciso di chiudere la collaborazione con il pm. Con le sue rivelazioni, la donna avrebbe contribuito all'arresto di Gigi Sabani ma adesso il magistrato sospetta che voglia difendere Valerio Merola. La giovane invece ritiene di aver subito pressioni da Chionna e lo ha denunciato. «In questa storia mi ha cacciato Beppe Pagano - racconta Raffaella Zardo -. Ma io non ho accusato nessuno: né Gigi Sabani, né Valerio Merola. E non capisco perché adesso si mettano a credere ai racconti di qual¬ che ragazzina che è solo in cerca di facile pubblicità. Se fosse vero il contrario, perché quelle non si sono decise prima a correre dal magistrato invece di aspettare così tanto? Comunque sono fiduciosa, prima o poi questa storia finirà. Deve finire, anche se la cosa non mi turba più di tanto perché - non mi stancherò di ripeterlo - non ho nulla di cui vergognarmi. Anzi: rifarei tutto ciò che ho fatto». Se Merola tace, Beppe Pagano parla senza apparenti problemi. L'unico «superteste» rimasto alla procura è stato sentito giovedì per 4 ore e ieri mattina ha incontrato ancora il pm. «Se mi va di andare da Chionna, ci vado. Mi siedo e parlo dice Pagano, del quale Panorama ha appena pubblicato un piccante memoriale -. Io non permetto a nessuno di fare il doppio gioco: ho trascorso due mesi in galera per questa storia, ora chi deve pagare paghi». Daniele Pasquarelli Il pm ha anche chiesto l'arresto di una teste per favoreggiamento della prostituzione Il giudice ha respinto Al secondo posto c'è Alessandra Canale Giudicata perversa quella della Berte Ed Ornella Vanoni è stata giudicata «una donna calda e padrona» Valerio Merola

Luoghi citati: Biella, Torino, Treviso