Bonn schiaffo al Supercancelliere

La Camera dei Laender boccia il piano di austerità di Kohl, che sarà costretto a rivederlo La Camera dei Laender boccia il piano di austerità di Kohl, che sarà costretto a rivederlo Bonn, schiaffo al Supercancelliere Hanno votato contro anche regioni democristiane come Baviera e Baden BONN NOSTRO SERVIZIO La Camera dei Laender tedesca ha temporaneamente bloccato il piano di risparmio e di tagli allo Stato sociale con il quale il governo del Cancelliere Kohl intende riportare ordine nelle casse pubbliche tedesche e dare un nuovo stimolo alla ripresa economica. Tutto per il momento viene rimandato quindi ad una Commissione di mediazione che si riunirà il 26 agosto con il compito di trovare un compromesso tra le posizioni del Bundesrat a maggioranza socialdemocratica e il Bundestag, il Parlamento tedesco dove invece è il Cancelliere ad avere la maggioranza con la coalizione di governo cristianodemocratica-liberale. Nel caso (probabile) che le discrepanze tra le due Camere non siano superabili, il sistema federale tedesco prevede che il Parlamento possa «prevaricare» la Camera dei Laender con la cosiddetta «maggioranza del Cancelliere» (una maggioranza assoluta). Il giorno scelto per il voto del Parlamento sul piano di risparmio del governo, che prevede tagli per 50 mila miliardi di lire, non è proprio di fausto auspicio essendo venerdì 13 settembre, ma la maggioranza del Cancelliere non dovrebbe essere in pericolo. «Il federalismo in Germania è risultato valido anche dopo la riunificazione, anche se non sempre le cose possono andare lisce», ha detto il presidente di turno del Bundesrat, il bavarese Edmund Stoiber, in occasione del voto, che era anche la 700esima riunione del Bundesrat. Negli anni delle vacche magre il governo Kohl (che si è spesso trovato con una maggioranza di colore opposto nella Camera alta) si trova a toccare con mano i limiti di un sistema federale, in cui apparentemente gli interessi del Bund, cioè la federazione, e dei Laender sembrano diversi. Spesso i politici regionali tendono a diventare «principi del Land» e così infatti vengono definiti dalla stampa tedesca e a non guardare oltre i propri confini. Il ministro delle Finanze Theo Waigel, per sottolineare la responsabilità dei Laender nel buco delle finanze pubbliche tedesche, ha proposto infatti che il deficit delle regioni venga contenuto per legge. Il voto contrario dei Laender ha superato ampiamente il quorum richiesto: non solo i 32 voti delle regioni a guida socialdemocratica hanno votato contro il pacchetto di risparmio, ma anche alcune regioni a governo misto come la città Stato di Amburgo, o la Renania Palatinato e persino regioni fedeli al Cancelliere come la Baviera e il BadenWuerttemberg che però obbiettano solo ad alcioni punti marginali delle misure di risparmio e si sono unite al fronte del no una volta che era chiara la bocciatura da parte del Bundesrat. La misura che più trova opposizione da parte socialdemocratica è la riduzione dello stipendio all'80 per cento per le prime sei setti- mane di malattia. I sindacati tedesclii, che si sono opposti con grande forza e a giugno avevano organizzato una manifestazione di 350.000 persone a Bonn, hanno subito salutato con favore la decisione della Camera dei Laender tedesca di bloccare il piano di risparmio. Le altre misure contestate sono la maggiore facilità di licenziamento per le piccole imprese (fino a dieci dipendenti) e l'aumento dell'età della pensione a 63 anni per le donne e a 65 anni per gli uomini entro il Duemila, inoltre una penale pari ad una riduzione del 3,6% della pensione per ogni anno mancante in caso di prepensionamento. Il leader dell'opposizione socialdemocratica, Oskar Lafontaine, ha criticato: «I nonni devono lavorare più di quanto vorrebbero, e i nipoti rimangono disoccupati». Secondo la Spd infatti il progetto di tagli sociali del governo porterebbe a 200.000 disoccupati in più, mentre il ministro delle Finanze Theo Waigel assicura che le stesse misure creeranno 100.000 nuovi posti di lavoro. Henning Voscherau, socialdemocratico di Amburgo, che dissente dalla linea di «blocco totale» del segretario del suo partito, ha aggiunto: «Speriamo in correzioni di rotta da parte del governo». Alla fine il Cancelliere riuscirà a fare passare il suo progetto, perché la legge federale prevede appunto la possibilità di scavalcare il Bundesrat per le leggi che non tocchino la struttura amministrativa delle regioni, la ridistribuzione degli introiti fiscali, l'energia atomica, le riforme costituzionali ed altre. Bisogna vedere però quanto e come verranno modificate le misure di risparmio nel tentativo di guadagnare il consenso della Camera dei Laender. La posizione del leader dell'opposizione Oskar Lafontaine è tendenzialmente di «blocco totale» e la sua Spd ha fatto ben poche controproposte. Francesca Predazzi La misura più contestata il salario ridotto in caso di malattia Ora una commissione bicamerale dovrà studiare un testo di mediazione Il leader dell'opposizione Lafontaine annuncia battaglia senza esclusione di colpi cNUFR:a cosi1 •• NASCE UNA LEGGE li legge proposta dal governo :;: I APPROVA ^modifSaré la legge BUNDESRAT ■ CAMERA FORMATA DAI é? RAPPRESENTANTI DEI 16 LAENDER : [REGIONI) I commissione bicamerale di conciliazione circa un compromesso tra bundestag e bundesrat accordo raggiunto nessun accordo I il bundestag, in alcuni casi, può' scavalcare il veto del bundesrat approvando nuovamente la legge, pero' con la maggioranza assoluta Per il Cancelliere Kohl una bruciante sconfitta alla camera dei Laender sul piano di austerità

Luoghi citati: Amburgo, Baviera, Bonn, Germania, Renania Palatinato